Marlene Pov
Non riuscivo a scacciare il senso di inquietudine che mi tormentava da giorni. Deva era sempre stata riservata, ma ultimamente sembrava nascondere qualcosa di molto più grande. Pensavo che finalmente si fosse aperta del tutto con noi ma a quanto pare mi sbagliavo. Forse era solo il dolore per la perdita di Layla, ma c'era qualcosa che non quadrava, e non potevo più ignorarlo.
Quel giorno, decisi di agire.
La sala comune era deserta, e sapevo che Deva era stata convocata da White per un altro interrogatorio. Era l'occasione perfetta per cercare qualche indizio. Non avrei voluto frugare tra le sue cose, ma sentivo che non c'era altra scelta.
Entrai nella stanza che condividevano, cercando di fare meno rumore possibile. Aprii con cautela il primo cassetto del comodino di Deva, trovando solo libri e appunti sparsi. Nulla di sospetto.
Il secondo cassetto era più interessante. Tra le pergamene spiegazzate e alcune lettere lasciate in disordine, trovai una scatolina rigida di colore nero. Deva odiava il nero. Non ha niente nel sua guardaroba di nero, forse un pantalone e la divisa. Nessun oggetto di sua appartenenza è nero. Dopo che ci raccontò la sua infanzia collegai subito che il nero per lei rappresentava la cantina buia dove suo padre la rinchiusa.
Con un senso di inquietudine lo aprii e all'interno c'era un piccolo mucchietto di foglietti piegati con cura. Li presi, sentendo un brivido lungo la schiena. Aprii il primo con mano tremante, e ciò che vidi mi lasciò senza fiato.
"Il tempo sta scadendo, Deva. Non pensare di poterti nascondere per sempre."
L.Strinsi il foglietto tra le mani, il cuore che mi martellava in petto. Chi era "L"? E perché stava minacciando Deva? Con mani tremanti, aprii un altro biglietto:
"Sei sempre più vicina al disastro. Sta' attenta, Layla. Non puoi sfuggire al tuo destino."
L."Anche Layla riceveva queste minacce quindi?" dissi tra me e me.
Ogni biglietto che leggevo era peggio del precedente. Sentiva il panico crescere. Non si trattava solo di Deva che soffriva per la perdita di Layla: c'era qualcosa di molto più oscuro in gioco. Qualcosa che coinvolgeva minacce costanti.
Misi tutti i bigliettini nella mia borsa, il cuore mi batteva all'impazzata. Dovevo avvertire gli altri. Non potevo far finta di niente. Deva era in pericolo, e qualunque fosse il segreto che stava nascondendo, non potevo più ignorarlo. Sicuramente noterà l'assenza dei bigliettini ma non mi importa.
Mentre uscivo dalla stanza raggiungendo la sala comune, con i biglietti ancora nella borsa, incontrai Sirius nel corridoio. Lui si fermò, fissandomi con curiosità.
"Marlene?" chiese, scrutandomi. "Tutto bene?"
Lo guardai, cercando di mantenere la calma. Non poteva coinvolgere nessuno finché non fosse sicura di cosa stava succedendo. "Sì... tutto bene," risposi a bassa voce, cercando di sembrare indifferente. "Deva è ancora con l'Auror White?"
Sirius annuì, ma continuava a fissarmi. "Sicura di stare bene? Sembra che hai visto il fantasma di Merlino"
Esitai per un attimo. "No" risposi, abbassando lo sguardo. "Avverti gli altri... Ci vediamo nella stanza delle necessità. Riguarda Deva e Layla." dissi velocemente e andai verso la stanza delle necessità sentendo il peso dei biglietti nella mia borsa. Qualunque fosse la verità, stava per venire a galla.
Aspettai il resto del gruppo seduta su uno dei divanetti nella stanza. Il piede continuava a tamburellare a causa dell'attesa. Sembrava che il tempo non passasse eppure erano passati solo pochi minuti.
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Little Liar - Sirius Black
FanfictionDeva Highmoore porta il peso di un grande segreto riguardante la sua migliore amica Layla e, Sirius Black, cercherà di essere una luce nell'oscurità attorno a lei. "Non importa quante bugie dirai, non lascerò andare così velocemente"-Sirius Black "L...