Non ho mai dimenticato

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13 ottobre 2008


Era come se quel giorno il sole non volesse saperne di sorgere. Lo sguardo di Riley indugiava sulle nuvole grigie che promettevano pioggia, come avevano fatto ogni giorno nelle ultime due settimane. L'autunno si era liberato in fretta dell'estate quell'anno, regalando soltanto brevi pause tra un temporale e l'altro e temperature più basse della media stagionale nel sud-est del Maine.

Non che Riley se ne lamentasse. Detestava il caldo, i vestiti appiccicati alla pelle, il sudore che le impiastricciava i capelli non appena metteva piede fuori casa. Per non parlare delle zanzare, quelle piccole bastarde che la privavano del sonno una sera sì e l'altra pure.

E poi, la pioggia lavava via i pensieri, giusto? O almeno, così aveva sentito dire.

Sbuffò, rigirandosi nel letto per controllare il cellulare sul comodino. Altre quattro chiamate perse. Tutte di Julian, proprio come quelle del giorno prima. E del giorno prima ancora.

Neppure aprì la chat per controllare i messaggi. Di sicuro gliene aveva lasciati a decine, chiedendole cosa stesse accadendo, perché fosse scomparsa, come si permetteva di ignorarlo.

Avrebbe dovuto parlargli, prima o poi. Evitare le persone era difficile nell'era dei social media e lo era ancora di più in una cittadina di poche anime come Redwood.

La loro storia aveva raggiunto la data di scadenza, solo che Julian non ne era ancora al corrente. Si erano divertiti per qualche settimana (o meglio, lui si era divertito. Lei si era sforzata di lasciarsi trascinare dalla corrente) ma la frequentazione con quel barista era stata squallida sin da subito, proprio come il locale lungo la I-395 in cui l'aveva conosciuto. Luci soffuse, bagni improponibili, pessimo alcol e clientela ancora peggiore. Se avesse potuto tornare indietro non si sarebbe fermata in quella bettola per acquistare una bottiglina d'acqua.

Avrebbe voluto dire che non era stata colpa sua, che Julian era diverso dalla sua clientela, oppure di essere rimasta vittima di quel fascino magnetico e animale di cui sono dotati alcuni uomini, ma la verità era che nell'ultimo periodo si era di nuovo fatto vivo in lei il bisogno di evadere dai propri pensieri. Le capitava sempre quando si tratteneva per periodi prolungati a Redwood. Viaggiava molto, vero, ma per sua sfortuna quella era la sua casa e il luogo che non se la sentiva di abbandonare. In fondo, lì non aveva trascorso soltanto i momenti peggiori della sua vita. A volte, i fiori trovano il modo di sbocciare anche nel deserto.

Il cellulare vibrò di nuovo. Un messaggio. Non aveva bisogno di leggerlo per immaginarne il contenuto. D'altra parte, gli uomini che tendono ad alzare il gomito e a pronunciare battute sessiste in presenza di quella che considerano la propria fidanzata (o meglio, il proprio cagnolino fedele) non brillano certo per fantasia.

Riley spinse da parte il cellulare e si trascinò giù dal letto. Julian avrebbe potuto aspettare ancora un po'. Gli avrebbe parlato quella sera e avrebbe troncato definitivamente, spiegandogli che tra loro non poteva funzionare. Nessun dettaglio, non era necessario. In fondo, non gli avrebbe mentito.

Raggiunse la doccia senza porsi altre domande sulla propria vita sentimentale e iniziò a ripetere mentalmente gli impegni della giornata. Se avesse potuto, sarebbe rimasta rannicchiata sotto l'acqua calda fino a sera, ma aveva delle scadenze da rispettare e non le era rimasto più molto tempo. Era ora di mettersi al lavoro.

Non si truccò e non scelse abiti più eleganti di un jeans e una t-shirt bianca che le cadeva appena lungo la spalla sinistra. Ci pensò su, poi decise di indossare anche una felpa con cappuccio. Niente cappotto, aveva bisogno di sentire il vento sulla pelle. E poi non faceva ancora così freddo. La pioggia, che aveva iniziato a cadere lieve, avrebbe rinforzato ed era proprio quello che stava aspettando. Prese la macchina fotografica e le chiavi dell'auto mentre sgranocchiava un paio di biscotti arraffati al volo da una confezione quasi finita. Nella sua testa si aggiunse un altro appunto di cui si sarebbe sicuramente dimenticata.

Missing AutumnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora