Ashley
Il rumore fastidioso della sveglia di Victoria mi fece aprire gli occhi già con il piede sbagliato; come ogni mattina, restai qualche minuto a letto per riprendermi e quando mi voltai verso Victoria mi accorsi che stava ancora dormendo.
Come aveva fatto a non sentire la sveglia?
Quando la fame iniziò a farsi sentire, abbandonai la camera da letto per dirigermi in cucina dove un forte odore di caffè mi invase le narici
<<Buongiorno>>
salutai mia madre ed Eric che a stenti mi guardarono, impegnati com'erano a lavorare con il computer, per poi andare a prepararmi una fetta di pane con la marmellata di ciliegie, la mia preferita.
Dopo qualche minuto Victoria entrò in cucina già vestita con l'uniforme della scuola, bella e impeccabile come sempre.
Mi chiedo solo come abbia fatto.
<<È finito il caffè?>>
chiese mentre cercava con lo sguardo la caffettiera.
<<È appena finito, ma non preoccuparti, ne preparo ancora>>
rispose mia madre mentre apriva l'armadietto della dispensa per recuperare altro caffè
<<Dov'è la mia uniforme?>>
domandai a Victoria
<<Dovrebbe essere nell'armadio>>
il suo comportamento fu molto sorprendente, per la prima volta mi aveva guardata negli occhi mentre rispondeva ad una mia domanda.
<<Ok grazie, meglio se adesso inizio a prepararmi>>
<<Fai bene, ne hai bisogno>>
mi provocò con un tono della voce basso, in modo che solo io potessi sentire.
Non avevo né tempo né voglia di starle dietro e rispondere a tutte le sue stupide provocazioni, così mi limitai ad ignorala e continuare ciò che stavo facendo.
Una volta arrivata in camera, cercai ovunque la mia uniforme e alla fine la trovai sotto i miei vestiti, sarà finita lì ieri mentre sistemavo le mie cose velocemente prima che Jackson e Victoria potessero spingersi oltre ai semplici baci.
Per non perdere tempo mi infilai subito la camicia bianca, la gonna bordeaux e le scarpe bianche; niente male come divisa scolastica, se non fosse che la gonna era troppo corta e scomoda.
Le lezioni iniziavano alle otto in punto, ma io dovetti trattenermi nell'ufficio del preside con mia madre per firmare alcuni documenti e ricevere altre informazioni sul sistema scolastico.
Quando uscimmo dall'ufficio erano le otto e mezza, troppo tardi per andare a lezione, così decisi di aspettare l'ora successiva prima di entrare in classe.
Recuperai il libro di inglese dell'armadietto e mi sedetti nella sala studio per aspettare, dopo un po' entrò un ragazzo moro, anche lui con il mio stesso libro di inglese tra le mani.
Quando si accorse della mia presenza e fu sicuro di non avermi mai vista prima d'ora, si avvicinò lasciando cadere lo zaino ai suoi piedi.
<<Posso?>>
chiese indicando la poltrona di fronte a me
<<Certo, fai pure>>
Questa giornata non era iniziata nel verso giusto, ma mi sforzai comunque di rispondere tirando fuori il tono più amichevole possibile.
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War of hearts
ChickLitAshley Wilson è una ragazza con una vita molto difficile a causa del divorzio dei suoi genitori, ma dal giorno in cui sua madre ha incontrato Eric Anderson e lui ha proposto di trasferirsi nella sua casa a New York, tutto cambiò. Ashley è costretta...