Capitolo 13: la trappola

18 1 1
                                    

Il sole stava ormai calando quando Alex si preparò per la missione più pericolosa della sua vita. Le mani, nonostante il suo tentativo di rimanere calma, tremavano leggermente mentre riponeva l'arma nella fondina e sistemava lo zaino leggero sulle spalle. Il pensiero di Jun, nelle mani di Yoongi, la stava divorando dall'interno, ma doveva mantenere la lucidità. Doveva essere più forte di quanto fosse mai stata.

Alex ripassava mentalmente quello che Namjoon le aveva insegnato. Controlla il respiro, mantieni l'equilibrio, non perdere la calma. Era più facile a dirsi che a farsi. Le sue mani erano ancora dolenti per l'allenamento, ma il dolore era diventato parte di lei, un promemoria costante di ciò che stava per affrontare.

Mentre infilava il coltello nella cintura, sentì un movimento dietro di sé. Si voltò e vide Yeon avvicinarsi, il volto calmo, ma con la preoccupazione evidente nei suoi occhi. La donna non disse nulla per qualche istante, osservando ogni suo gesto, come se volesse imprimersi nella mente quella scena prima che Alex si dirigesse verso l'ignoto.

"Sei sicura di voler fare questo?" le chiese infine, con voce bassa e controllata.

Alex si fermò per un istante, lo sguardo fisso sul pavimento. Sapeva che la donna capiva quanto fosse pericoloso, ma la sua decisione era già presa. "Non posso lasciarlo nelle mani di Yoongi."

Yeon annuì, anche se il suo sguardo rifletteva l'angoscia di chi sa che le possibilità di successo sono poche. "Promettimi solo che farai attenzione. Se le cose dovessero andare male, devi essere pronta a scappare."

Alex fece un cenno con la testa. "Lo farò."

La più grande rimase in silenzio per un attimo, poi la guardò dritta negli occhi. "E ricorda, anche se non lo vedi, non sarai mai davvero sola."

Alex la osservò per un lungo momento. Sapeva cosa significava quella frase. Yeon e Namjoon non l'avrebbero lasciata andare senza un piano, e anche se non volevano infrangere l'accordo con Yoongi, avrebbero comunque trovato un modo per starle vicino. Forse non era la scelta più saggia, ma sentire quelle parole le diede un po' di conforto.

"Grazie," mormorò, senza aggiungere altro.

Il gruppo si preparava in silenzio. Jungkook e Taehyung, entrambi visibilmente contrari alla sua decisione, non facevano nulla per nascondere la loro frustrazione. Namjoon, d'altro canto, sembrava calmo, come se stesse già pianificando il prossimo passo per ogni possibile scenario.

Quando si voltò verso gli altri, vide negli occhi di Jungkook una tristezza profonda. Non aveva detto una parola, ma Alex sapeva che avrebbe fatto di tutto per impedirle di andare da sola. Anche ora, mentre affilava la lama del suo coltello, si fermò per un attimo, il suo sguardo incrociò quello di Alex.

"Non devi farlo," disse, con voce appena udibile. "Non devi andare da sola. Possiamo farcela insieme."

Alex scosse la testa. "Lo sai che non posso. Se voi venite, Yoongi lo ucciderà. È l'unico modo."

Jungkook si alzò di scatto, la sua voce ora piena di frustrazione. "E tu credi che lui rispetterà l'accordo? Pensi davvero che lasciarti andare sarà sufficiente? Non è il tipo che tiene fede alle promesse, Alex, lo sai!"

Alex si morse il labbro, cercando di mantenere la calma. Ogni parola che Jungkook diceva era vera, ma non poteva permettere che la paura la fermasse. Jun era la sua unica famiglia ora. Non poteva permettere che Yoongi gli facesse del male.

"Sarà una trappola," aggiunse Taehyung, con tono cupo. "Lui non ti vuole solo per uno scambio. Ha in mente altro."

"Lo so," disse Alex, cercando di mantenere il controllo sulla sua voce. "Ma non ho scelta. È l'unica possibilità di riportare Jun indietro."

RESTIAMO VIVIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora