Capitolo 16

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Sarah

Mi sveglio e sento un peso sulla mia pancia, noto il braccio di Angela che mi stringe la vita per tenermi il più possibile a sé, cerco di girarmi lentamente e come ci riesco la sento mugugnare qualcosa per poi poggiare la sua testa sul mio petto, io inizio ad accarezzarle dolcemente la schiena e sento il suo corpo rilassarsi di nuovo.
Come ho fatto a ferire una persona così? è questa la domanda che mi faccio non appena mi ricordo di tutto ciò che è successo in questi giorni, lei è la mia luce, lei ha l'interruttore per accedere la luce nel mio buio.
-Mi dispiace- sussurro prima di darle un bacio tra i capelli e lei mi stringe leggermente
-Non serve a niente scusarsi- le sento dire con un filo di voce
-Ah sei sveglia-
-No guarda sto dormendo- mi risponde prima di mettersi girarsi a pancia in su per mettersi leggermente seduta e io sospiro, faccio la sua stessa cosa e noto che fa' un piccolo sorriso
-Non voglio lasciarti- sussurra fissando di fronte a sé, il suo tono della voce è calmo, se devo essere sincera non l'ho mai sentita in questo modo la sua voce
-Non farlo allora- dico mentre giro un po' la testa per guardarla
-Mi hai ferita-
-Mi dispiace- mentre dico queste due parole cerco di trattenere le lacrime, non posso piangere
-Mi hai tradita-
-Non succederà più-
-Non mi fido più di te- e dopo queste sue parole non le rispondo, fanno male, fa male sentire queste parole.
-Non dici più nulla?- sussurra guardandomi leggermente e io faccio la stessa cosa, il suo viso illuminato dalla luce della luna è ancora più bello, i suoi occhi brillano di luce propria, o forse sono semplicemente lucidi a causa del pianto
-Sei bella lo sai?- sussurra facendo un piccolo sorriso e il mio cuore esplode
-Sei bella ma fai tanto male- continua lei e a me scende una piccola lacrima
-Tu sei semplicemente bella- sussurro anche io e lei ridacchia
-Voglio dimenticarmi di tutto ciò che è successo, so che ho delle colpe anche io e mi dispiace per tutte le cose che ti ho detto quel giorno-
-Ange allora facciamolo insieme, ricominciamo da capo e proviamo a sistemare le cose, come abbiamo sempre fatto- le rispondo mentre la guardo ma lei distoglie subito lo sguardo, ora guarda di fronte a sé
-E se io non volessi farlo? se io non volessi farlo con te?-
-Che intendi dire?- le domando subito e lei sospira
-Intendo dire che ho bisogno di un'altra persona per dimenticarti, nel senso che io ti amo Sarah ma forse è arrivata il momento di lasciarti andare- a questa sua risposta sento di nuovo il mio cuore spezzarsi in mille pezzi
-No, non possiamo, non puoi lasciarmi andare, io ho bisogno di te e farò di tutto per far sì che tu ti fida di nuovo di me- dico velocemente e lei sorride, però è un sorriso triste e mi sembra anche "normale", però non risponde, sta in silenzio.
-Non puoi obbligare te stessa a perdere i sentimenti per me- continuo io
-Mi lasci un paio di giorni per pensarci? per capire che cosa voglio fare della nostra relazione- mi domanda con un filo di voce e io faccio di si con la testa, so che finirà male questa cosa, ma che altro posso fare? obbligarla ad amarmi?
-Se ti rapisco e ti tengo in un posto che conosco solo io così mi amerai per sempre?- le chiedo senza pensarci
-cosa?- mi domanda con un espressione tra il confuso e lo spaventato
-cosa?- come faccio la sua stessa domanda lei ridacchia, nella stanza cala di nuovo il silenzio ma lei fa' un gesto che non mi aspettavo, fa intrecciare le nostre dita, inutile dire che in questo momento le farfalle nello stomaco stanno impazzendo.

sono qui, perdonami- lil jolie e Sarah (sequel l'opposto di me)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora