"Mia nonna è s-stata sempre al mio fianco, mi ha donato sempre tutto, quanto vorrei parlare con l-lei invece n-no sono qui con una t-tomba davanti ai miei occhi e ancora non posso r-realizzare che la m-mia amata n-nonna sia m-morta. Mi m-mancherai tanto. Ti v-voglio bene, r-riposa in pace n-nonna." Era il giorno del funerale e le parole dette poco fa erano interrotte dai miei singhiozzi che non smettevano di fermarsi.
Andai vicino a mio fatello che subito mi strinse a se facendomi piangere ancora di piú sulla sua spalla.
Ho sempre amato mia nonna andavo da lei quando i miei litigavano e lei mi consolava. Oppure quando i miei amici di asilo mi facevano qualcosa di brutto lei mi abbracciava, quelle braccia che erano state sempre il mio rifugio.
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Ormai erano passati due giorni dalla morte di mia nonna e oggi dovevo ritornare a scuola.Come sempre mi svegliai alle 5:00 am.
Indossai una felpa color cielo con degli skinny neri, ai piedi decisi di mettere le mie amate vans dello stesso colore della felpa che mi erano state regalate dalla mia ex amica.Presi lo zaino e andai alla stazione del treno indossai il cappuccio incorporato dalla felpa poichè pioveva.
Stavo aspettando il treno fin quando qualcuno non mi strinse la vita da dietro e mi sussurró delle parole all'orecchio.
"Brava, vedo che hai rispettato il mio messaggio".
Provai a girarmi ma la presa era troppo stretta.
"Non provarti a girare, intesi?" Anuii soltanto spaventata dalle sue parole.
Tolse le mani dai miei fianchi e corse via. Mi girai verso la direzione in cui era scappato e vidi soltanto un mucchio di persone ad aspettare come me il treno.
Quella voce era troppo sconosciuta. Iniziai a tremare con la paura che mi succedesse qualcosa.
Il treno passó come un razzo davanti ai miei occhi. Salii e i posti erano quasi tutti occupati quindi mi toccó sedere affianco ad un ragazzo dagli occhi marroni e i capelli neri portati in un ciuffo.
"Ciao,come ti chiami" interruppe il silenzio che si era creato da un paio di minuti.
"Non credo possa interessarti"dissi voltandomi dal lato opposto.
"Acida la ragazza"non gli risposi anzi mi limitai a mettere le cuffiette che portavo sempre con me.
LowLow&Mostro-Scusate per il sangue.
Dopo 30 minuti il treno si fermó tolsi le cuffiette e presi lo zaino dirigendomi verso il cancello della scuola.
"Arrivederci acida"mi voltai e vidi il ragazzo di prima salutarmi.
Lo ignorai.Entrai in classe e la prima ora avevo arte.
Bene disegnare mi è sempre piaciuto, disegnando liberavo ogni sfogo dentro di me."Allora ragazzi prendete un foglio d'album e disegnate qualcosa a piacere per vedere come ve la cavate disegnando." disse sedendosi e appoggiando i suoi miseri occhiali sul naso.
Presi un foglio e iniziai a fare quello ce aveva detto al professoressa.
Senza accorgermene avevo disegnato il ragazzo che mi aveva chiamata acida nel treno.Finito lo portai alla professoressa, lo osservò vari secondi per poi girarlo dalla parte opposta e mettermi il voto.
Me lo consegnò e arrivata al mio posto la prima cosa che feci girai quel pezzo di carta che avevo in mano 7 non male.
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-EscapeWhitCameron Xx
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BRUISES|h.s
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5:45Am.
RandomStesso posto. Stessa ora. - Annabell ogni mattina alle 5:45, si trova alla stazione per andare a scuola. Ma quando un ragazzo le dà appuntamento sempre lì, alla stessa ora, la sua vita si stravolge. Cover by: @pandacornx