Capitolo 19

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POV Angela

Erano passati alcuni giorni da quel pomeriggio e iniziando a conoscere sempre di più Sarah sapevo che la sua situazione sportiva la stesse turbando se pur lei continuasse a far finta di nulla e fingendo intorno le altre mettendo su un sorriso finto. Ogni pomeriggio dopo scuola si recava immediatamente ai campi da tennis e passava ore ad allenarsi o in compagnia di altre ragazze nella squadra o da sola. Dopo ogni allenamento trovava il modo di passare del tempo con me, ma era chiaramente sempre stanca o senza energie così negli ultimi giorni iniziai a lasciarla riposare sul mio letto, notando come spesso i suoi occhi si chiudevano al suono della mia voce. Non ero assolutamente arrabbiata di tutto ciò, ma ero preoccupata per la sua salute ed era proprio per quello che preferivo lasciarla riposare se pur quelli erano gli unici momenti ridotti a noi durante le giornate, non volevo assolutamente essere un peso di più per lei, ma volevo aiutarla e così oltre a lasciarla riposare iniziai anche ad aiutarla con i compiti, per lo meno nelle materie che ero sicura di essere brava.
Era venerdì sera ed eravamo entrambe allungate sul mio letto, rannicchiate l'una con l'altra, mentre guardavamo un film. Erano giorni che avevo un idea che mi passava per la testa per alleviarle l'umore e lasciarla rilassare e credevo che non ci fosse momento migliore per domandarle ciò.
"Stavo pensando ad una cosa questi giorni" iniziai cercando di capire se fosse il momento giusto o se stesse dormendo.
"Sarebbe?" rispose subito la ragazza con un accenno di sorriso e curiosità nella voce.
"Ormai sono settimane che ci frequentiamo e volevo chiederti se ti andrebbe di uscire insieme con me...domani sera" domandai diventando leggermente titubante alla fine guardando una luce indecifrabile formarsi nei suoi occhi.
"Mi stai chiedendo di venire ad un appuntamento con te Angela?" domandò divertita e con tono provocante dopo alcuni secondi e ciò mi rilassò.
"Si" risposi con sicurezza e senza aggiungere altro.
"Avevo iniziato a pensare che preferissi saltare questa parte, comunque accetto volentieri la sua proposta!" esclamò adesso estremamente contenta e divertita, salendo a cavalcioni su di me ed afferrando le mie guance per far connettere le nostre labbra.
Dal nulla sembrava essere tornata la Sarah di sempre piena di energie, "Onorata" scherzai tra i suoi baci e stringendola a me in un abbraccio.
"Spero non ti dispiaccia dover saltare un allenamento domani" aggiunsi poi ma vidi immediatamente il suo capo scuotersi, "Per te salterei dieci allenamenti" rispose e seppur faticavo a crederci in quel momento, sapevo che era onesta, il suo tono era così pieno di sincerità che non potevo ribattere.
"Allora non vedo l'ora che sia domani" risposi tra dei baci sulle sue labbra, baciando il suo sorriso che si faceva più grande ad ogni uno di loro.

POV Sarah

Ero sicuramente stanca e a pezzi fisicamente quella settimana, ma Angela sapeva come farmi sentire meglio e aiutarmi. Avevo notato come si preoccupasse per la mia salute, ma specialmente come mi lasciasse dormire sul suo letto senza disturbarmi mai, o facendo alcuni dei miei compiti aiutandomi a non rimanere indietro.
Nessuno era mai stato così gentile e prudente nei miei confronti e non potevo che esserle grata.
Quando ieri mi chiese finalmente di uscire con lei, senti il mio cuore quasi uscire fuori dal mio petto dalla felicità e sentivo come se tutta l'energia che avessi consumato in quei giorni fosse di colpo tornata in me.
Non avevo idea di quali fossero i piani, se non che mi avrebbe portato a mangiare fuori, per cui decisi di vestirmi e prepararmi in modo più adeguato possibile per dei piani del genere.
Mi incontrai con Angela nei parcheggi e non potevo smettere di sorridere mentre la guardavo ammirarmi come se volesse mandare a fanculo l'appuntamento e tenermi per il resto della serata tra le sue braccia.
"Sei stupenda amore" furono le sue parole mentre ci abbracciammo e potevo sentire come le sue mani sulla mia pelle emanavano un calore intenso.
"Tu sei nient'altro che di meno" risposi lasciandole un bacio sulla mandibola, riempiendomi i polmoni del suo profumo che mi annebbiava la vista ogni volta.
Una volta nell'auto lasciammo la musica suonare dalle casse, mentre Angela guidava in questo ristorante. Il silenzio regnava su di noi, ma era piacevole, la sua mano destra era perennemente appoggiata sulla mia gamba e se non per alcuni cambiamenti di marcia e per alcune carezze delicate, non azzardava spostarla da lì, aumentando la tensione ed il mio battito minuto per minuto.

Si baciano tutti tranne noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora