Non passò molto tempo prima che mi trovassi anche io al centro dell'attenzione. I fotografi e gli organizzatori ci avevano richiesto uno shooting speciale per celebrare le nostre vittorie, uno di quei momenti che avrebbero immortalato il nostro trionfo, e non solo per il mondo del tennis.Dopo aver celebrato e abbracciato Giovanni, mi presero da parte per prepararmi per il set fotografico. Le stylist mi aspettavano nel backstage con una serie di abiti eleganti pronti per l'occasione.
Uno in particolare catturò subito la mia attenzione: un abito lungo, color avorio, con dettagli in argento che scintillavano leggermente alla luce. Era raffinato, ma anche semplice, perfetto per l'occasione.
«Questo è quello giusto.» dissi, facendomi girare su me stessa per vedere come cadeva il tessuto leggero.
«Hai davvero buon occhio, Clelia.» rispose la stylist, aggiustandomi un'ultima ciocca di capelli. «Ti farà risplendere.»
Sorrisi, mentre mi sistemavano anche gli ultimi dettagli. Il mio viso riflesso nello specchio mi sembrava più maturo, diverso. Forse erano le esperienze vissute negli ultimi giorni, forse il fatto di essere appena diventata campionessa Slam. Sentivo che stavo crescendo, anche emotivamente.
Una volta pronta, mi portarono fuori per lo shooting. Il set era stato allestito in un cortile elegante, circondato da luci soffuse e qualche decorazione floreale, ma senza pubblico. Solo il silenzio della notte e i riflettori puntati su di noi.
Jannik era già lì, in piedi con il suo trofeo, in un completo nero perfettamente tagliato su misura. Quando mi vide arrivare, mi lanciò un'occhiata che diceva tutto.
I minuti successivi furono un vortice di movimenti rapidi e indicazioni da parte dei fotografi. Ci separarono subito per iniziare con gli scatti individuali. Io e Jannik ci trovammo ai lati opposti del set, con i riflettori puntati su di noi. Ogni volta che mi posizionavano, però, sentivo i suoi occhi su di me.
«Clelia, gira leggermente la testa, guarda di lato... sì, così, perfetto.» disse il fotografo, indicandomi come posizionarmi. Ma il mio sguardo si spostava sempre, inconsapevolmente, verso Jannik.
Quando fu il suo turno, lo vidi muoversi con quella sicurezza che aveva in campo, ma con una sfumatura di nervosismo che mi fece sorridere. In mezzo a quella situazione elegante e controllata, sembrava anche lui fuori dalla sua comfort zone. Ma poi i nostri sguardi si incrociarono di nuovo. In quell'istante, tutta l'incertezza sparì.
«Guarda Jannik per un attimo, Clelia...» suggerì il fotografo. Feci come richiesto, girandomi verso di lui. La sua espressione cambiò in un sorriso spontaneo che riuscì a farmi arrossire.
«Hai scelto il vestito giusto.» mi sussurrò tra uno scatto e l'altro, con un tono che sembrava quasi un complimento casuale, ma che mi fece battere il cuore più forte.
«E tu hai il completo perfetto.» risposi, con un sorriso complice, cercando di nascondere il divertimento nel notare che anche lui si era messo a suo agio con le battute.
Dopo gli scatti individuali, ci fecero avvicinare per quelli insieme. Mi chiesero di posizionarmi accanto a lui, poi ci guidarono su come muoverci e dove guardare. I fotografi continuavano a dirci di sorridere, di guardarci negli occhi, di avvicinarci, come se la tensione tra di noi non fosse già palpabile.
«Clelia, appoggia la mano sulla spalla di Jannik, sì, così... ora guardatevi.» disse uno dei fotografi. Sentii il suo sguardo su di me, e il mondo sembrò fermarsi per un attimo.
«Sembra che ci stiamo sposando, non trovi?» sussurrò Jannik con un mezzo sorriso, piegando appena la testa verso di me.
Trattenni una risata. «Sì, sembra quasi una foto di matrimonio.» risposi, cercando di mantenere la posa mentre sentivo una risata scivolare sulle mie labbra.
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GAME, SET, LOVE//Jannik Sinner
Fanfiction«Questo è il tuo momento. Gioca per te stessa e per tutti quelli che credono in te. Non lasciare che la pressione ti fermi; ogni colpo che fai è un passo verso i tuoi sogni. Io sono qui, ti sosterrò sempre.» Lei, ha riscritto la storia del tennis...