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L'acuto e nitido suono del piccolo campanello d'oro appeso sullo stipite della porta del negozio avvisa lo staff e le altre persone che si trovano all'interno del bar che è arrivato un nuovo cliente. Il ragazzo dietro al bancone alza lo sguardo solo per qualche istante, un immediato sorriso involontario si forma sulle sue labbra.

"Non mi aspettavo di vederti fino alla prossima settimana" dice mentre si gira e prende subito una tazza in ceramica dallo scaffale sopra la macchina per il caffè.

"Il caffè era, inaspettatamente, straordinariamente buono" ride Luke, e il ragazzo con i capelli dal colore acceso deve fermarsi per un momento perché dannazione, la risata di Luke è così bella e piena di gioia e di vita e passionale e sommessa e sincera e così contagiosa.

Tira fuori dal contenitore una zolletta di zucchero e se la rigira tra le dita. "Vuoi una zolletta?" Sorride.

Luke gli lancia un'occhiataccia. "Per favore, per favore non citare Hunger Games con me mai più" e il suo sguardo è diretto alla massa di capelli rossa e nera che lo ha catturato il giorno prima.

Cappuccetto Rosso, Luke lo sta iniziando a chiamare così nella sua testa, scuote solamente la testa e prende due zollette di zucchero e le fa cadere nell'acqua calda con il latte. Si strofina le mani sul suo piccolo grembiule, eliminando ogni piccolo granello di zucchero rimasto.

"Quindi" inizia a parlare "hai portato alcune storie per me?"

Luke emette un verso di sorpresa. "Te ne sei ricordato?"

Il ragazzo mentre prepara la sua bevanda alza gli occhi al cielo. "Se riesco a ricordare come preparare il tuo caffè, posso ricordare tutto".

"Cos'altro ricordi?" Chiede Luke.

"Non sei emo, ma la tua anima è amara e scure e tutte quelle cose da emo, scrivi storie e non poesie, non sai nulla su come si prepara un caffè e ti piacciono i ragazzi con le magliette dei Blink 182". Gli fa l'occhiolino, sollevando le sopracciglia con un sorriso beffardo.

"Oh, che disgrazia" se ne esce Luke con tono falsamente drammatico. "Se solo tu indossassi una maglia dei Blink 182 oggi".

Il ragazzo si solleva il grembiule, guarda in basso ed emette un verso infastidito. "Avrei giurato di aver messo una maglietta dei Blink stamattina".

Luke fa una piccola risata di scherno. "Bene, ho una storia per te".

"Allora raccontamela, perchè sono davvero curioso. Sono serio!" Aggiunge quando Luke lo fulmina con uno sguardo.

"C'era una volta un ragazzo, no scusate un principe, che entrò nel piccolo e banale negozio di un contadino. Cammina fino al bancone, dove dietro ad esso si trovava un ragazzo alto e molto attraente e scopre il nome del ragazzo. Wow che storia emozionante" finisce Luke sarcasticamente.

Si rifiuta di ridere di Luke. Assolutamente si rifiuta. Non lo farà, non-

"Stai ridendo di me?"

Realizza che le sue spalle si stanno muovendo a causa di una risata silenziosa. "Sì, credo proprio di sì".

"Quindi non hai prestato minimamente attenzione alla storia?" Il ragazzo sta giocherellando con i marshmallows, con l'intenzione si farli fondere nel liquido bollente.

"Certo che sì" assicura.

"Bene, e anche se era così ovvia, te lo chiederò. Come ti chiami?"

Luke sente il ragazzo ridere immediatamente dopo aver pronunciato quelle parole, una risata che sembra moltissimo all'abbaiare acuto di un chihuahua. "Sai leggere le targhette con i nomi?"

Mixtape Boy ||Muke [italian translation] SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora