L'Effemeride di Cristallo

Capitolo 7. Misteri antichi

La giornata di Ludwig iniziò senza che avesse avuto un istante di riposo dopo quella notte travagliata. Puntuale alle 7:00, sua madre giunse con il consueto vassoio, carico di una colazione sontuosa. Era diventata un'abitudine dall'inizio delle vacanze estive di quel caldo luglio. Era convinta che la colazione fosse essenziale, soprattutto ora che la vita di Ludwig cominciava a essere particolarmente intensa. La vittoria della borsa di studio portava ora grandi responsabilità, e il cervello aveva bisogno di essere rifornito con una colazione nutriente fin dalle prime luci del mattino.

Dopo aver gustato la colazione preparata con cura dalla madre, Ludwig decise di dedicare la mattinata alla ricerca di informazioni sulla misteriosa fiala che aveva vinto all'A.R.C.E., rimproverandosi di non averlo fatto prima anche per semplice curiosità. Quella che poteva essere una mera curiosità a suo tempo, adesso aveva assunto i connotati di paura e premura.

Dunque, si sedette al suo computer e iniziò a navigare sul web, alla ricerca di qualsiasi informazione potesse riguardare oggetti antichi e misteriosi.

Tra forum appassionati di storia e siti web dedicati all'occulto, si immerse in un mare di leggende e racconti che parlavano di reliquie perdute, artefatti magici e oggetti leggendari. Le storie che leggeva erano affascinanti e misteriose, e alimentavano la sua curiosità nei confronti della sua fiala.

Senz'altro, ricordava le parole del Maestro a proposito di quella fiala, descritta come una "forgia-intelletto", un'antica reliquia capace di conferire al possessore una vasta apertura mentale su tutti i fronti. L'acutezza di Ludwig negli ultimi anni sembrava essere stata forgiata anche dal possesso di quella fiala, eppure, di fronte alla complessità attuale, emergeva chiaramente che ciò non bastasse.

Il Maestro aveva sottolineato con fermezza un altro aspetto fondamentale: "la vera grandezza intellettuale dev'essere conquistata con metodiche adeguate, poiché niente e nessuno apertamente la dona; è compito di ognuno cercarla, scavando nell'intimo del proprio essere."

Si chiedeva, dunque, quale altro segreto potesse nascondere e quale storia la Fiala del Mindforge avesse vissuto nel corso dei secoli. Il tempo trascorse velocemente mentre Ludwig si immerse sempre di più nella ricerca online, annotando appunti e salvando link interessanti da approfondire ulteriormente in seguito. La sua mente era piena di domande e ipotesi, ma fino a quel momento nessuna concretezza.

All'improvviso, tra gli innumerevoli risultati della ricerca, Ludwig notò una pagina web che sembrava promettente. Cliccò sul link e si trovò di fronte a una foto di una fiala simile alla sua.

"Finalmente ti ho trovata!" Esclamò compiaciuto.

Le prime righe del testo descrivevano il liquido contenuto all'interno in modo intrigante, ma improvvisamente la corrente elettrica saltò e il suo computer si spense. Ludwig si sentì frustrato dall'interruzione improvvisa, ma si rassicurò sapendo di avere un potente McIntosh di ultima generazione che si riavviava rapidamente.

Non perse altro tempo mantenendo i nervi saldi.

Tuttavia, quando tornò a navigare, non riuscì a trovare più traccia della pagina web che aveva visto prima. Né nei suoi segnalibri, né nella cronologia di navigazione. Quel breve assaggio di informazioni sulla fiala, molto simile alla sua, era svanito nel nulla, alimentando ulteriormente la sua curiosità e il suo desiderio di scoprire la verità. Era come se qualcuno, o qualcosa, volesse fermarlo, cancellando ogni traccia del suo passaggio e mettendo ulteriormente in dubbio la realtà di ciò che aveva appena sperimentato.

Deciso a tutti i costi a scoprire di più sulla misteriosa fiala, Ludwig pensò di fare un salto alla biblioteca del paese, sempre aperta anche la domenica, ovviamente, non prima di aver terminato fino all'ultima briciola la colazione preparata con cura dalla madre.