Capitolo 8. Ricerche

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Dopo essersi deliziato con il suo pranzo fino all'ultimo spaghetto, Ludwig con passo deciso tornò nella sua camera, pronta ad accoglierlo come un rifugio sicuro per le sue indagini. Chiuse la porta dietro di sé con un leggero scatto e si avvicinò alla scrivania, pronta ad accoglierlo con i suoi strumenti di ricerca: un antico libro polveroso, testimone silenzioso dei secoli passati, e il suo affidabile computer di ultima generazione, un'arma potentissima nel suo arsenale di conoscenza.

Sedutosi di fronte allo schermo luminoso, Ludwig sentì l'emozione pulsare nelle sue vene. Aveva di fronte a sé un enigma da risolvere, un puzzle di cui possedeva solo alcune tessere. Con mano esperta, aprì il vecchio libro, mentre accanto a lui il computer risplendeva nella sua modernità, pronto a fornirgli l'accesso a un vasto tesoro di informazioni. Era un alleato potente, capace di sondare le profondità più remote del cyberspazio, alla ricerca di indizi e segreti sepolti nel passato.

La moneta di Stella e la sua fiala, che da tempo aveva trovato posto come una reliquia sulla mensola, erano i due oggetti dai quali Ludwig doveva partire per le sue indagini.

Entrambi gli oggetti sembravano fuori posto nel loro tempo, emanando un'atmosfera di mistero e vetustà che sfidava le convenzioni del presente.

Erano pezzi di un puzzle ancora più grande, frammenti di un enigma che trascendeva le epoche. Ludwig sapeva che per comprendere appieno il loro significato, avrebbe dovuto immergersi nella storia nascosta dietro di essi, scavando nelle profondità del passato per svelare la verità celata tra le pieghe del tempo.

Mentre scansionava le pagine ingiallite del libro antico, Ludwig si soffermò sulla sezione che parlava di monete antiche dalle straordinarie proprietà. Si trattava di monete in grado di cambiare il corso degli eventi e di conferire al possessore non solo grandi privilegi, ma anche enormi responsabilità.

Nel corso dei secoli, queste monete erano state al centro di culti antichi, che le consideravano veicoli per accedere ai "liquidi di sapienza" - elisir speciali che, una volta assunti o utilizzati correttamente, promettevano di conferire una vasta conoscenza su una molteplicità di argomenti. Tuttavia, c'era un avvertimento: per ottenere questa sapienza, era essenziale comprendere le formule giuste, un compito che solo un intelletto già vasto poteva affrontare con successo. Altrimenti, il potere dei filtri sarebbe stato vano.

Con l'emozione crescente nel petto, Ludwig comprese che quei filtri, noti come "liquidi di sapienza", potevano avere una somiglianza sorprendente con il liquido contenuto nella sua fiala. Effettivamente, la sua fiala era denominata "Fiala del Mindforge" e questo non poteva essere solo un caso. Finora, però, non l'aveva mai utilizzata dopo averla vinta.

Forse, rifletté, era finalmente giunto il momento di scoprire il suo potenziale.

In quel preciso momento, capì che sia lui, sia Stella erano in possesso di qualcosa di straordinario e complementare.

Non vedeva l'ora di condividere con lei tutte le scoperte e le intuizioni che aveva avuto.


Il pomeriggio trascorse velocemente per Ludwig, immerso nei suoi pensieri e nelle sue ricerche.

Quando riportò il libro alla biblioteca, il custode lo accolse con un sorriso enigmatico danzante sulle labbra, fissò Ludwig con uno sguardo penetrante che sembrava scrutare oltre la superficie delle cose.

"Spero, caro ragazzo, che tu abbia trovato quello che cercavi... Oppure, forse, era meglio di no!"

Le sue iridi profonde come pozzi senza fondo sembravano contenere segreti antichi, mentre le rughe intorno agli occhi raccontavano storie mai rivelate. Il suo volto era un libro aperto con pagine mancanti, dove l'espressione ambigua si intrecciava con un'aura di mistero, lasciando intendere più di quanto rivelasse.

L'Effemeride di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora