1. - E guerra sia

632 27 26
                                    

Immaginate di essere all'ingresso della Princeton University, con i suoi giardini, alberi e studenti nello spiazzo. Le Hole che cantano a squarciagola Celebrity Skin e noi, tutt* noi, che marciamo di fianco a Sunday, contro i bulli di Princeton.

Scena epica. 😈😎

Volume ON, un po' di rebel rock nelle cuffie, 🎧 e il viaggio continua! 

🚀🚀🚀

SUNDAY

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

SUNDAY

Oggi.

Suona la campanella. È il mio quinto giorno qui, alla Princeton University.

Prendo un gran respiro, mento alto e muovo le Mary Jane con la zeppa chiodata lungo i giardini del campus.

Se sei sveglia, ti bastano poche ore per capire come funzionano le cose da queste parti. Aver frequentato la public high school mi ha dato un vantaggio notevole: so riconoscere i bastardi nel mucchio dell'anonimato.

Nonno su una cosa si è sbagliato alla grande... I mostri non siamo noi. Sono questi qui fuori.

L'ho appreso a mio discapito quando ero ancora dentro alla mia gabbia dorata. E poi, per emendamento, quando sono stata messa su un pulmino scolastico e informata che da quel giorno avrei frequentato una scuola pubblica come tutti gli altri bambini della città.

Un privilegio, agli occhi dei miei genitori; la consapevolezza che non avevo più una famiglia, a quelli miei di triste ragazzina.

Nicodemo Ross, per quel che ha potuto, ha provato a tenermi al sicuro. Tuttavia la sua protezione non poteva essere immortale, come non poteva esserlo lui.

Evitarmi i mali del mondo non li ha resi meno letali e io sono dovuta comunque crescere con un corso accelerato. Di quelli improvvisati e senza istruzioni.

I suoi insegnamenti non parlavano di vita vera, di quella che mi ha preso a sassi e poi a schiaffi. Della vita disgraziata che si attacca allo stomaco e morde, quella che mi sbrindella persino adesso, mentre mi muovo.

Serro le labbra e procedo fino all'ingresso principale. Avanzo con le zeppe in falcate per nulla aggraziate, da troll con le sembianze di una piccola fata.

Distinguo in modo nitido le cricche e i loro status: la zona grigia è quella delle masse, di chi non sta da nessuna parte. Io stessa sono un puntino anonimo in quel nulla. E, proprio in mezzo a questa zona incolore, spicca l'oro dei Principi di Princeton.

Drake Prince e il suo maledetto sorriso accecante.

Drake Prince... con i suoi occhi verde palude.

Drake Prince... il ragazzo del fazzoletto.

Strange and BeautifulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora