Cody's Pov
La mia musica rimbombò nell'arena, così uscii e mi incamminai verso il ring. Battei un paio di mani come al solito, la cintura alla vita. Avrei avuto un match piuttosto importante, ma volevo vincere anche per mantenere la cintura, ma soprattutto perché non voleva fare preoccupare la bellissima ragazza che ero sicuro stesse fissando la tv nel camerino di Jey.
Mentre Solo Sikoa camminava sulla rampa, mi concessi due secondi di distrazione per pensare a Lise. Ovviamente volevo chiederle di uscire, di stare insieme, ma se lei avesse detto di no? Mi feci sopraffare dall'ansia, fino a che l'arbitro mi richiamò alla realtà, per sapere se ero pronto al match.
Analise's Pov
Ero sul divano con Jey a vedere il match, mentre condividevamo gli snack che aveva recuperato lui due ore prima. Ovviamente non gli avevo detto niente del bacio, ma un giorno era sicura di doverlo fare. Ma visto che non era nulla di ufficiale, e nonostante io sperassi al più presto, era inutile dirgli qualcosa.
Il match era appena iniziato, e Cods prese subito il controllo. Sapevo di essere esageratamente preoccupata nei suoi confronti, ma non riuscivo a smettere: ogni colpo, ogni mossa finita male non potevo fare altro che non stringere il braccio del mio nipote e trattenere il respiro. Lui però era molto attento, sembrava studiare ogni mossa di Solo per trovare una via d'uscita prima che fosse troppo tardi.
Cody fece per fare una Cross Rhodes a mio nipote quando si presentarono gli uomini della Bloodline. Jey saltò subito in piedi, dicendo che potevo anche rimanere lì visto che Nia non c'era. Io obbedì, un po' riluttante, però sapevo che aveva ragione: era inutile mettersi nei guai quando quelli non erano neanche in vista.
Il match finì e i ragazzi entrarono piuttosto sudati e stanchi, con Jey che addirittura aveva ricevuto un graffio sul braccio. Gli prestai però poca attenzione, osservando Cody che, esausto, stava zoppicando lentamente verso di me. Si sedette a fianco, piantando mi un bacio sulla guancia, facendomi arrossire come una scema.
Saliti in hotel, dopo che Cody mi accompagnasse nella mia stanza, decise di aspettarmi in salotto mentre mi lavavo. Tornando in salotto, lo vidi sdraiato sul divano con il telefono acceso. Mi avvicinai a lui sorridendo, così spense il telefono mentre mi sedevo sulle sue gambe, avvolgendo le braccia intorno al collo.
"Stanco?"chiesi dandogli un bacetto veloce.
"Nah pulcino" dissi ricambiando il bacio.
"Posso sapere perché mi chiami pulcino?"chiesi curiosa.
"Va bene. Tutto questo iniziò verso Wrestlemania, notte due, quando mi presi la mano, spaventata, quando arrivò The Undertaker" ridacchiammo entrambi al ricordo di quel momento, lui divertito io leggermente imbarazzata" così pensai che tu fossi spaventata dal buio, che in fondo sei fragile, come i pulcini. Poi, quando ti hanno aggredita, e ti ho portata via, ho capito che avrei dovuto proteggerti, ad ogni costo"
"Sai, anche tu sembri un pulcino"dissi seria. Lui però scoppiò a ridere, divertito dalle mie parole.
"Scusa ma io sto cercando di dire cose carine e tu mi dici che lo sembro anche io?" andò avanti a ridere.
"Ehi, fammi parlare. Stavo dicendo, che tu sembri un pulcino perché ogni volta che Roman parla di tuo papà, tu te la prendi sul serio, sapendo che è finto, ma tu ci pensi come se fosse vero. La faccia che fai, è davvero triste, come un pulcino triste.E poi, hai i capelli biondi chiaro." conclusi fiera del mio discorso
"Hai notato molte cose di me, Analise, come mai?"chiese innocentemente sapendo di farmi una domanda scomoda. Gli risposi semplicemente che mi piaceva guardarlo quando lui non se ne accorgeva. Era vero: ogni lineamento, sguardo o parola mi attraeva, e non riuscivo a non fissarlo, come a voler memorizzare ogni dettaglio del suo viso.
"Sai, ho pensato molto, in questo periodo. Anzi no, ho pensato a noi due. Io ci tengo tantissimo a te, come penso che tu ci tenga a me. E ecco, so che in teoria questo non sarebbe mai dovuto succedere, però è inevitabile. Non mi interessa in che guai mi caccio, so che quando Roman torna sarà anche peggio di ora, però vorrei stare con te, poter parlare liberamente, svegliarmi la mattina con il tuo visetto. Quello che voglio dire è: vuoi essere la mia ragazza, pulcino?"concluse alzando lo sguardo con i suoi occhioni azzurri.
Sapevo in che guai stavo andando, quanti problemi sarebbero nati dopo le mie mie prossime parole, ma cosa è la vita senza qualche rischio?
"Si Cody, volentieri"dissi baciandolo. Lui mi prese la vita, e mi trascinò più vicina, ma io mi misi a cavalcioni, il suo petto contro il mio corpo. Nessuno dei due aveva intenzione di lasciare l'altro, così dopo aver cercato di alzare le coperte del letto sotto di noi, ci siamo scaldati a vicenda, continuando a baciarci.
"Andrei avanti fino all'alba, lo sai?"disse baciandomi il naso. Ridacchiai sotto la sua presa, anche se perfettamente d'accordo con lui. Mi girai di schiena, sbadigliando, con lui che mi prese la vita, facendola scontare contro il suo bacino.
"Buonanotte pulcino, fai bei sogni"sussurrò nei miei capelli.
"Sogni d'oro, meli" dissi iniziando a sentire il sonno.
"Amore, cosa vuol dire?"disse non sapendo cosa significasse meli.
"Tesoro in samoano"spiegai, cadendo tra le braccia di Morfeo.
.......................................................................................
Ciaooo!! 😗
Come state? Questo è il capitolo, piuttosto mediocre, lo so, però penso che il prossimo capitolo arrivo a SummerSlam, e li ragazz*, sarà una chicca. Però per ora è tutto!
Baci stellari 🌟
Laura🌄🧡
STAI LEGGENDO
Il suo incubo americano
FanfictionLei è la sorellina del suo nemico, Roman Reigns Lui è l'avversario di suo fratello Riusciranno a tenere a bada i loro sentimenti?