In settimana riposai tutto il giorno, letteralmente mi alzavo tardi, chiacchieravo con Cody e mio nipote, facevo una passeggiata per respirare aria fresca per poi andare a dormire presto. Avevo ancora qualche dolore alle gambe dal match contro Piper, così informai il capo che nella puntata di Smackdown ci sarei stava ma non avrei fatto nulla di importante.
Come al solito arrivai in arena prestissimo, ma almeno avrei potuto parlare un po' con le ragazze, che non sentivo da molto. Visto che non erano ancora arrivate, ne avevo approfittato per andarmi a preparare. Ritornata nella spogliatoio delle girls, Naomi era già lì.
"Ciao ragazza, da quanto non ci vediamo..."le dissi mentre la abbracciai.
"Già, però non importa, eri molto impegnata, non che ora non lo sei. A proposito..."disse guardando dietro la mia spalla.
Mi girai e vidi Cods sulla soglia della porta, così salutai Trinity e andai con lui. Appena usciti, iniziammo a fare una piccola conversazione, ed ero talmente concentrata che inciampai su me stessa, ma Cody mi prese la mano, facendomi evitare una caduta imbarazzante. Arrivati allo spogliatoio di Jey però, mi accorsi che avevamo avuto le mani intrecciate tutto il tempo.
"Yo, siamo pronti? Sono gasatissimo!"disse Jey alzando lo sguardo.
"Voglio sotterrarmi" borbottai per poi fingere una svenimento e cadere su mio nipote.
"Potrei trascinarti fuori se vuoi"si propose.
"Vediamo se sei abbastanza forte" ridacchiai.
Arrivò il nostro turno, e, come scommessa, Jey mi portò nel ring in braccio. Serietà a mille.
Cods stava facendo un promo, in cui diceva che aveva gradito molto la visita fatta da Solo a Cash at the Castle. Proprio lui e insieme agli altri scappati di casa ci hanno raggiunto sul ring, blaterando a caso di come siamo i migliori. Stufato dalla loro parlantina non richiesta, Cody prese il microfono e disse:" Tu, io, stanotte."
Dopodiché mi prese la mano e andammo via insieme a Jey, mentre mille domande mi colpivano la testa. Cosa avrà in serbo per lui? Riuscirà a non farsi male?
Cody's Pov
Sapevo di aver fatto una cavolata, lo avevo capito dal primo momento in cui le parole mi erano uscite di bocca. Ero capace, anzi capacissimo di batterlo, ma era il dopo ad essere preoccupante. In realtà eravamo equi: Solo, Tama Tonga e Nia Jax contro io, Analise e Jey. Ma metti se avesse deciso di, a match finito, far debuttare un altro di quella stirpe infinita?
Analise era vicino a me, come al solito, ed in quel momento mi stava guardando di sottecchi, probabilmente per vedere se avessi paura. Cavolo, era preoccupata più lei che io. Ma lei ci aveva sempre tenuto a me, da quando eravamo amici: ogni volta che arrivava la nuova Bloodline o avevo un match, Jey mi diceva sempre che fissava lo schermo molto attentamente, e distoglieva lo sguardo ad ogni colpo violento.
"Yo, ho fame, voi state qui?" chiese Jey alzandosi dalla poltrona.
"Si, vai tu, sto bene qui" mi anticipò Lise.
Dopo che Jey uscì, lei si voltò verso di scatto verso di me, e iniziò a bombardarmi di domande, senza lasciarmi il tempo di rispondere. Riassunto veloce? Mi ha chiesto se ho paura, ma in dieci frasi diverse.
"Sto bene, andrà bene. Riesco benissimo a batterlo" dissi.
"Lo so, infatti non è questo che mi preoccupa. E se ti facesse male sul serio? E se debutta un mio parente e tu le buschi malamente? E se..."
Mi stavo stufando delle sue lamentele, e se e se. Se era preoccupata perchè non crede in me perchè non dirlo subito? Per farla zittire la presi per i fianchi a la portai sulle mie gambe. Lei si zittì immediatamente, sorpresa dalla mia mossa.
"Non ti devi preoccupare" le sussurrai.
"Come faccio a smetterla?"
"Devi fidarti di me"
"Ma io già lo faccio"
"Lo fai abbastanza?" chiesi. Annuì.
"Abbastanza da cosa?"
"Da rimanere in questa posizione"
Rimanemmo così per un po', io con una mano sui suoi fianchi e lei che mi guardava dritto negli occhi. Avvicinai il mio viso al suo, e lei lo avvicinò di più finchè le nostre labbra erano molto, troppo vicine.
Già era irresistibile starle vicino normalmente, ma così diventava insopportabile. Le presi il mento con le dita, e mi sporsi fino a che le nostre labbra si toccavano. Lei allungò le braccia intorno al mio collo e si strinse più vicino a me, mettendosi a cavalcioni. Posai le mani sulla sua schiena, facendo avanti e indietro. Il bacio era dolce e delicato, niente di osceno. Ci staccammo dopo un po', ed iniziammo a fissarci.
"Sei ancora preoccupata?" dissi sorridendo dolcemente.
"Penso che lo sarò sempre, sai?...ci tengo a te" dichiarò.
"Anche io ci tengo a te, ma non ho dubbi che riuscirai a battere tutte le ragazze in quel roster"
"Ci tieni davvero? Non dovresti" disse muovendosi improvvisamente a disagio.
"Sai cosa altro non dovrei fare? Amarti." dichiarai.
"Mi...ami?"
"Si, e anche molto"
"Sai, penso di amarti anche io" disse arrossendo teneramente.
Sentii dei passi che arrivavano dal corridoio, così la baciai velocemente sulle labbra e la tirai giù in tempo, perchè infatti Jey aprì la porta ed entrò tutto allegro.
"Yo, Uce, ti chiamano, non posso accompagnarti perchè devo andare da Paul" disse appoggiando alcune caramelle e uscendo dallo spogliatoio.
"Va benissimo, pulcino mi accompagni?"
Lei mi seguì, ancora rossa in viso, ma per fortuna Jey non se ne accorse. Arrivati al gorilla, mi girai verso di lei. Lei però si era già sporta per darmi un bacio veloce.
"Ti stai già abituando a baciarmi, pulcino?" ridacchiai.
"E tu ti stai abituando ad accettarli"
"Mai voluti rifiutarli. Prima di andare, volevo chiederti, anche se non dovrei, vuoi essere la mia ragazza?"
"Si" disse e mi baciò con slancio.
Dopo esserci staccati, ero carico e pronto per vincere quella cavolo di partita.
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Il suo incubo americano
FanfictionLei è la sorellina del suo nemico, Roman Reigns Lui è l'avversario di suo fratello Riusciranno a tenere a bada i loro sentimenti?