Il suo incubo americano

Smackdown solitario

Un rumore forte mi fece svegliare, così mi girai lentamente per dare un colpo alla sveglia, ma quest'ultima gemette? Non penso di avere una sveglia umana. Aprii gli occhi e vidi che la mia mano era sulla faccia leggermente rossa di Cody. Ho colpito lui?

"Siamo violenti già la mattina pulcino? E io che ti facevo di una silenziosa fino al caffè" borbottò scostandosi la mano dal viso.

"Che hai detto? La mattina si sta zitti, regola obbligatoria se vuoi avere a che fare pacificamente con una samoana come me" borbottai uscendo dal letto e andando in bagno.

Ero prontissima per Smackdown. Non avevo dormito tutta la notte, e quando dormicchiavo sognavo che Jimmy non si svegliava più. Infatti ci sarebbero dovuti 5 truccatrici professioniste per coprire quelle Prada sotto i miei occhi, talmente erano enormi le mie borse. Pensavi davvero che ero pronta? Come hai fatto a non cogliere il mio sarcasmo? Ah, voi lettori.

Tornai in cucina, correndo come una pazza sentendo un indiscusso odore di pancake. Quando ero piccola e mio papà viaggiava per lavoro, Roman me li cucinava sempre, obbligatoriamente coperti di litri di nutella e chili di fragole. Era un po' il suo modo di viziarmi quando sapeva che mi mancava papà. Ripensandoci, per quanto tempo non vedrò il mio fratellone? Mi bloccai davanti al tavolo, e la fame mi abbandonò. Che diritto aveva lui di cucinarmi quello? Solo mio fratello poteva, peccato che ora non si fa più sentire, ed era colpa di Cody. Tutti i miei ex migliori amici, avevano tradito la Bloodline, e dopo anni erano andati dal biondino. Lacrime represse iniziarono a scorrere. Dovevo andarmene.

Presi le mie cose, la valigia e il titolo e uscii dalla stanza, ignorando le chiamate di Cody.

"Trin? E' presto?" chiesi titubante. Controllai e per fortuna erano già le 10.19.

"Vieni pure, cara"disse mia "cognata" mettendo giù la chiamata.

Cody's Pov

"Lise! Pulcino!" la chiamai, ma lei non tornò indietro.

Perchè se ne era andata? Non avevo fatto niente di brutto, le ho solo cucinato la sua colazione preferita, o almeno così mi ha detto Jey. Devo trovare un modo per chiederle scusa.

Analise's pov

Spensi la chiamata con Roman quando vidi che eravamo già arrivati all'arena. Slacciai la cintura e aspettai Trin. Oggi sarebbe stata una lunga serata, per tre motivi:

1. Non potevo scherzare con Jimmy come facevamo da anni

2. Sarei dovuta quindi andare nello spogliatoio femminile dopo 3 anni in cui non ne mettevo piede

3. Avrei sicuramente visto Cody

Andai nello spogliatoio con Trin e mi cambiai con lei. La adoravo così tanto perchè lei sapeva che in questi brutti momenti, non voleva parlare con nessuno, e lei lo rispettava. 

Arrivato il mio momento, abbracciai Trin, presi il mio titolo e mi avviai verso il ring.

"Ho difeso il mio titolo molte volte, e ne sono sempre uscita vincitrice. Ora che non ho più la mia famiglia con me, non sono diventata più debole, anzi. Sfogerò la mia rabbia per difendere il mio titolo e mantenere l'onore della mia famiglia. Perciò batterò tutte lì dietro, nessuno potrà mai fermarmi. Solo parole, giusto? Avete ragione, troppo da femminuccia. Chi ha quindi le palle di venire qui fuori e subire la mia ira?" chiesi aspettandomi Nia.

Partì una theme song sconosciuta, ed uscì Piper Niven. Ahahah, e chi la ha mai sentita? Si avviò verso il ring, ma a un certo punto, una smorfia sorpresa si formò sulla sua faccia, e pian piano si allontanò sparendo tra le quinte. 

Facevo così paura? Perchè si era tirata indietro?

Sentii una mano girarmi e andai a terra in meno di un secondo. Slacciai il titolo dalla mia vita, per paura di farmi male. Arrivarono subito forti piedate sul mio stomaco, e mi sentii il respiro sparire. Mi afferò dai capelli e lì vidi Nia Jax. Cazzo, avrei dovuto aspettarmelo. Mi prese per farmi un bodyslam, ma scivolai e andai contro l angolo, respirando forte cercando respiro. Mi rannicchiai con le ginocchia al petto, come una bambina. Lei però mi prese e iniziò a sbattermi da una parte all'altra del ring.

Iniziavo a vedere sfocato e le forze vennero meno, i colpi si attutirono finchè si fermarono. Ero svenuta? O addirittura morta? Sentii una musica risuonare nell'arena. Ah no, sta stronza aspettava Solo e quel cane di Tama Tonga. Li sentii salire sul ring e iniziarono a parlare, così strisciai verso il mio titolo che avevo mollato e rotolai fuori dal ring nella speranza che non  mi notassero. 

"Dove vai, zia? Nia, recuperala" sentii Solo. Cazzo.

Nia mi prese dai capelli e iniziò a menarmi più forte. Mi lasciò andare e mi lanciò il titolo. Rotolai fuori dal ring, forse un po' troppo, perchè stavo cadendo. Qualcuno mi afferrò al volo, alzai lo sguardo e vidi Cody. Scavalcammo la barriera e mi portò via passando per il pubblico. 

Ero stanchissima, vedevo sfuocato e non aveva mai desiderato così tanto un aiuto. Vedevo il pubblico fissarmi, così mi dimenai dalla presa di Cody, ma lui non aveva intenzione di mollarmi. Mi strinse più forte e gemetti dal dolore.

"Scusa pulcino, siamo arrivati dai."

Arrivammo in infermeria, e mi sdraiarono mentre Cods spiegava la situazione ai medici. Mi visitarono e mi diedero due settimane di riposo, più una stampella per la caviglia sinistra. Il mio salvatore era davvero preoccupato: mi aveva tenuto la mano mentre mi visitavano la caviglia, e uno sguardo di preoccupazione non abbandonava mai il suo viso. Ci stavamo fissando da circa un minuto quando sentii una voce fin troppo familiare che scoppiai a piangere.

"Ehi gemellina, come te la passi?"

Mi alzai di scatto verso Jimmy, la caddi a causa della mia caviglia. Mi prese al volo e mi abbracciò. Gli avvolsi le gambe attorno alla sua vita e rimasi lì per un po'.

"Mi sei mancato un sacco, per favore non andartene. Dimmi che sei davvero tu, rimani con me. Sono da sola, ho Cody, ma tu sei tu. Ti prego, ho avuto così tanta paura di perderti, di non poter scherzare con te, di non poter fare scherzi idioti a Roman mentre dorme. Ho perso Seth, Sami, Jey, Solo e Roman. Rimani... per me." parlai a raffica tra le lacrime.

"Tesoro, i medici hanno detto che devo riposarmi. Torno a casa, non so quando mi daranno il via libera. So che fa male, soffro anche io." mi posò a terra dicendomi la verità, una che non avrei mai voluto sentire. 

"Jimmy..." le parole mi morirono il gola quando si avvicinò a me, mi baciò la testa.

"Chiamami tutti i giorni" disse andando via, via da me.

Mi girai e abbracciai Cody con tutta me stessa.