Jackson🌕

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JACKSON:
Sì, era vero, ci stavo mettendo più del dovuto, non sapevo neanche io il perché, quando iniziai a sentire dei singhiozzi soffocati, come se qualcuno stesse piangendo, non ci pensai due volte e spalancai la porta della camera di Lukas, stava piangendo?... non avevo mai visto Lukas piangere, era quello forte, lui non piangeva...
<<Cazzo, Jacks non guardarmi perfavore>> mi implorò
<<Ma perché piangi? Va tutto bene Lukas?>> trasudavo agitazione da tutti i pori
<<Cazzo no, sono mesi che nulla va più bene, sono mesi che soffro, sono mesi che non ho una vita normale, ma soprattutto sono mesi che non sto bene Jacks! >> stava letteralmente piangendo, come un fiume in piena, non riusciva a fermarsi...
<<Ne vuoi parlare?>>
<<Porca puttana no, sarei dovuto restare zitto, in realtà non so neanche perché te l'ho DETTO!>> Continuò a sbraitare
<<Lukas, se c'è qualcosa che posso fare io...>>
<<Non c'è niente che tu possa fare, nessuno può fare più un cazzo ormai>>
Stavo morendo dall'ansia e Lukas non faceva altro che alimentare le mie paure
<<Magari in due la cosa si risolverà>> provai a convincerlo a parlarmi
<<È una cosa troppo grande, è troppo grande per tutti in realtà, persino per me, e non so per quanto tempo ce la farò ancora a resistere...>>
<<Spiegati, Parlami ti prego Lukas>> lo supplicai
<<Non so per quanto ancora il mio corpo ce la farà a resistere...>> non smetteva di piangere, era diventato il quadro della disperazione
<<Non sto capendo luk...>> spiegai preoccupato
<<Davvero non capisci Jacks? Tu che sei così tanto intelligente?>> stava sorridendo in un modo inquitante
<<No... non capisco...>> buttai giù di lì
<<Sto morendo cazzo...>> annunciò quella che potei definire come l'inizio dei mie problemi
<<Cos- cosa? Stai scherzando vero?>> avevo la fronte imperlata di sudore non mi sentivo più le gambe, il cuore sembrava che avesse smesso di battere, sentivo le tempie pulsare, volevo solo che questa situazione finisse
<<Potrei mai scherzare su una cosa del genere? Potrei mai scherzare sul fatto di avere un cancro al cervello? >>
Sentivo le lacrime spingere per un uscire ma cercai in tutti i modi di trattenerle, erano anni che non piangevo, erano anni che non piangevo per via del mio passato , tenevo tutto dentro e soffrivo in silenzio, ma in certe situazioni? In certe situazioni è difficile trattenere le lacrime e continuare a far finta che vada tutto bene, quando in realtà niente va più bene; le lacrime iniziano ad uscire calde e silenziose sulla mia guancia fredda e potevo sentirne il contrasto, quello che più mi dispiaceva però era vedere la sofferenza negli occhi di Lukas, il ragazzo che per me c'era sempre stato, anche se non sapeva il mio passato fino in fondo, lui era la mia roccia, come si fa quando la tua roccia si sta sgretolando senza che tu possa fare niente? Se non esserci e basta? Non sapendo come reagire feci la cosa più istintiva e lo abbracciai, lo strinsi forte a me, come per non farlo andare via come se potesse in qualche modo servire a salvarlo o anche semplicemente a credere che sia tutto uno scherzo o che magari stia sognando, ma non è così, questa è la cruda realtà e non c'è niente di più doloroso di questo nemmeno il mio passato posso mettere a confronto, perdere qualcuno di caro è terribile ma lo è ancora di più perdere qualcuno che ami...
Ci addormentammo abbracciati nel suo letto, non me ne importava di sembrare gay, adesso l'unica cosa che volevo era stare con Lukas, per tutto il tempo che avevo o meglio aveva a disposizione
<<Jacks?>> senti questo leggero sussurro all'interno della stanza buia e in un certo senso fui sollevato di sentire la sua voce, la sua voce normale non quella rotta dal pianto, quella voce calda e suadente da cui ero terribilmente ossessionato
<<Sì, Luk?>> risposi pacamente
<<Perché stiamo così... così avvinghiati? Sembriamo due gay... Ceh io lo sono okay ma tu no, non ti da fastidio?>>
<<No, Luk non mi da fastidio>> provavo una leggera ansia nel pronunciare queste parole ma cosa mai sarebbe potuto succedere?
<<Te l'ho detto vero?>> continuò
<<Sì Luk... me l'hai... l'hai detto>> sapevo perfettamente a cosa si riferiva ma non ce la facevo a pronunciare quelle parole, faceva troppo male e già stavo soffrendo abbastanza;
Rimanemmo così per non so quanto tempo ma il tempo con questo ragazzo sembrava fermarsi, non sapevo che ore erano, in realtà non lo volevo nemmeno sapere, sarei rimasto così per tutta la giornata o la notte? Ma a malincuore mi dovetti alzare per prendere il telefono che stava suonando con una certa insistenza: era Janette
La mia vicina di casa nonché migliore amica
<<Jane dimmi?>> proferì assonnato
<<Mi vuoi spiegare dove diamine sei?! È tutto il pomeriggio che né io né i tuoi ti sentiamo, si stanno preoccupando, gli ho detto che eri ad un progetto scolastico e che stava durando più del dovuto ma adesso devi tornare e sbrigati anche! Che i tuoi genitori si stanno anche arrabbiando perché non rispondi!>> mi urlò dall'altro lato del telefono
<<Janette calmati sono con Lukas>>  gli comunicai
<<Ti piace proprio eh quel ragazzo? Stai sempre appiccicato a lui, non capisco per non vi mettiate insieme, DAI È OVVIO CHE VI PIACETE!>> strillò ancora più forte, non sapevo se a quella ragazza le volevo male o bene, di sicuro adesso la volevo vedere sotto terra perché anche nell'oscurità della stanza riuscì a vedere le guance di Lukas tingersi di un rosa pallido, e io probabilmente ero diventato un pomodoro perché non riuscivo neanche a guardare Lukas negli occhi senza arrossire ancora di più
<<Jacks ci sei?>>aggiunse Jane
<<Ciao Jane>> questo era Lukas che la stava salutando e a considerare il mutamente nella sua voce, si rese conto di aver fatto una cazzata <<Merda, stavi... stavi ascoltando Luk vero?>>
<<Esatto Jane, ho ascoltato ogni parola del vostro discorso e devo dire che l'ho trovato allettante ma forse poco veritiero>> controbatté lui sarcastico
<<Scusatemi ragazzi, ma adesso Jacks deve tornare a casa altrimenti stasera fa il digiuno>> ci disse prima di staccarmi il telefono in faccia
<<Sarà meglio che vada Luk>> mi stava accompagnando all'uscita:
<<A Jane glielo vuoi dire?>> si percepiva un leggero tremolio nella mia voce
<<Quando ne avrò l'occasione glielo dirò >>
<<Capisco Luk, chi è che lo sa oltre a me?>>
<<La mia famiglia e basta>>
<<Senti io me ne vado ok->> non feci in tempo a finire la frase che Lukas mi strinse forte a se, che nonostante ci separassero 15cm di differenza riuscì a stringermi così tanto da respirare a malapena
<<Luk-?>>
<<Scusa Jacks hai ragione>>
<< Macché >> e gli diedi una pacca sulla spalla non sapendo come reagire, come ci si comportava in certe situazioni? Sono sempre stato con ragazze ma in quest'ultimo periodo...

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