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<<Visto che siamo a Roma direi di fare le cose tipiche no?>> suggerì l'indomani
<<Noiso>> esclamarono Janette e Lukas all'unisono
<<Non so, volete lanciarvi con un paracadute?>>.
DOVEVO STARE ZITTO.
ZITTO. NON DOVEVO PARLARE CAZZO.
Ci stavamo per lanciare da un aereo con il paracadute.
<<Non credo di farcela>> dissi terrorizzato
<<La prossima volta taci>> proclamò Janette prima di buttarsi a capofitto nel vuoto e così a ruota la seguì pure Lukas ma lo fermai in tempo
<<Non hai paura?>> chiesi con il labbro tremolante
<<E di cosa? Tanto ormai... tu invece sì?>>
<<Sono diventato giallo dalla paura Lukas ma non credo si noti vero?>> replicai sarcastico
<<Al mio 3.
1... 2 >> urlò Lukas prima di prendermi la mano e poi lanciarci entrambi nel vuoto, in mezzo alle nuvole, mi sentivo di volare, sembrava un fottutissimo sogno.
Mi sentivo vorticare tutto ed ero spaesato ma è stato liberatorio cazzo.
<<Lukas tutto bene?>> sembrava aver corso una maratona di 100km per via del suo affanno pesante
<<Sì, sì sto b- bene>> precisò mettendosi una mano sull'addome e respirando a fatica.
<<Ma se tipo...?>> propose Janette facendo gli occhi dolci
<<NON CI PENSARE NEMMENO AL SECONDO GIRO!>>.
La sera arrivò molto in fretta tanto che dovevamo già andare a dormire. Dire che ero teso era dir poco e al solo pensiero di dover dormire con Lukas mi venne la pelle d'oca; ma quante volte lo avevamo fatto da bimbi? Cosa cambierà adesso?
<<Allora buonanotte>> mi augurò Lukas un po' amareggiato
<<Notte>> e mi girai dall'altro lato senza neanche riuscire a prendere sonno, dopo del tempo che sembrò un'eternità finalmente presi però sonno.
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Soffrire con il sorriso?
ChickLitUn'amore ostacolato da qualcosa di più forte dell'amore stesso...