Erano passati circa dieci giorni da quella strana sera al Luna Park. Ammetto che tornai a casa spaventato e non riuscii a chiudere occhio. Passai tutta la notte e i giorni seguenti a ripensare a quell'incontro, alle parole che la donna mi aveva detto, così toccanti e stranamente vere, almeno sul mio conto. L'unica cosa che non riuscivo a capire, e per cui mi tormentavo, era a chi si stesse riferendo quando mi parlò di quella persona, così simile a me a suo dire, che avrei incontrato, probabilmente, nel corso della mia esistenza.
Questa cosa mi aveva così condizionato la vita, che mi ritrovavo a fissare insistentemente ogni ragazzo che incontravo per strada, magari con cui distrattamente mi scontravo, o con cui mi relazionavo al bar o al supermercato. Fissavo questa povera gente in attesa di una ipotetica dichiarazione, del tipo: "Oh, eccoti Louis! Finalmente mi hai trovato! Ce ne hai messo di tempo!" Mi aspettavo di trovare in quell'imbarazzante modo la mia.. anima gemella?
Mi sentivo veramente stupido, tant'è che il terzo giorno mi slegai con foga il braccialetto e lo gettai nel cestino. Peccato che dopo quel gesto, passai le ore seguenti a martoriarmi il polso, alla ricerca del cinturino che ormai rigiravo spesso tra le dita. Così fui costretto a rilegarmelo al polso. I miei amici e mia madre, con cui vivevo, si erano accorti di alcuni miei comportamenti un po' strani, e mi chiesero diverse volte se stessi bene, ma io annuivo e fingevo di essere il solito Louis, un po' indisponente e burbero.
Da circa due anni lavoravo in un negozio di alimentari della mia città, facevo un po' di tutto, dallo stare alla cassa ad occuparmi del magazzino. I proprietari, una coppia di mezza età, mi consideravano ormai come un figlio, ed io mi trovavo bene con loro. Inoltre la paga era buona, mi permetteva di comprarmi ciò che mi piaceva, ed ero riuscito anche a mettere qualche soldo da parte. Avrei voluto, di lì a poco, fare un viaggio all'estero, lontano dalla routine e dalla mia solita vita.
Quel mercoledì mattina, lo ricordo come fosse ieri, Clara e Ben, i proprietari del market, mi lasciarono solo in negozio per quasi tutto il giorno, per sbrigare alcune consegne fuori città. Non c'era nessuno e pioveva a dirotto da ormai qualche ora, ed io osservavo fuori dalla vetrina, da dietro la cassa, alcune persone camminare spedite con l'ombrello in mano.
Finché non lo vidi.
L'unico ragazzo senza ombrello, che si riparava la testa con un giornale e teneva sottobraccio una scatola di cartone; portava una camicia a fiori, parecchio colorata, ed un paio di pantaloni neri attillatissimi. Ai piedi, poi, aveva un modello di stivaletti che avrebbe reso ridicolo chiunque ma.. beh, non lui. Erano dorati, ed ora praticamente fradici per colpa della pioggia, come tutto il resto dell'abbigliamento, d'altronde.
Quei capi, così bagnati ed aderenti al suo corpo, attirarono la mia attenzione fin da subito; ma la cosa che più mi colpì, fu il suo viso, così angelico e maturo allo stesso tempo. Aveva i capelli castani, mossi e lunghi fino alle spalle, che ora erano tutti appiccicati in faccia, bagnati, vista la misera protezione del giornale di carta.
Lo vidi attraversare la strada rapido e, correndo, entrare nel mio negozio, mentre io stavo lì, ad osservarlo a bocca aperta.
La porta quindi si aprì, producendo il solito tintinnio della campanella appesa all'ingresso. Entrò e, affannato, posò per terra la scatola di cartone, cacciandosi indietro i capelli bagnati sulla testa. Quel gesto lo rese ancora più sexy. Notai che aveva, come me, diversi tatuaggi sul corpo.
"Fiuu.. Che corsa.." Disse poggiandosi le mani sui fianchi, un po' affaticato. Poi mi guardò.
"Oh, ehm.. Salve!" Sorrise bonario.
Deglutii, cercando di mantenere un certo contegno, e gli risposi:
"Buongiorno.."
"Ma fa sempre così il tempo da voi? Cioè, non sembrava dovesse venire a piovere prima.. A saperlo mi sarei preso l'ombrello.." Guardava il cielo, dal vetro.
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IL MIO SOLO DESTINO ~ Larry Stylinson
FanfictionLouis è un normale ragazzo di 22 anni, un po' disincantato nei confronti dell'amore. Una sera, alla chiusura di un Luna Park, fa un incontro particolare: una chiromante gli svela una parte del suo futuro, che sembra proprio vederlo felice con la su...