Quella notte ci addormentammo abbracciati, e più volte sentii Harry borbottare nel sonno e fare qualche movimento inconsulto. Credo stesse facendo un incubo. Così gli accarezzai dolcemente i capelli e il viso, lasciandogli un bacio sulla fronte. Pianissimo gli sussurrai: "Ci sono io a proteggerti amore."
Con la fronte leggermente corrucciata, Harry sembrò continuare a dormire, mentre io vegliavo su di lui.Nei giorni seguenti tutto procedette normalmente, le nostre vite più o meno frenetiche continuarono senza strani avvenimenti, per fortuna. I primi giorni, sia io che Harry stavamo sull'attenti ad ogni rumore sentissimo in casa, e comprammo una scheda telefonica nuova per Harry. Dopo le inquietanti chiamate mute, non potevamo permettere che succedesse ancora. Intanto io mi ero davvero trasferito da lui, anche se ovviamente tornavo spesso a casa da mia madre, a cui non avevamo spiegato nulla di tutta questa situazione, perché Harry continuava ad avere paura; io cercavo di spronarlo, ero sempre pronto a riaprirgli gli occhi su chi fosse realmente quel bastardo di Nick, e su che cosa gli avesse fatto, ma al contempo non volevo ferirlo e riportargli alla mente quegli avvenimenti sgradevoli.
Passarono circa 3 settimane così, finché una mattina, come tutte, ci salutammo per andare al lavoro. Uscii prima io di casa e, arrivato alla mia macchina, ebbi la strana sensazione di essere osservato. Stranito mi guardai attorno. Nessuno di sospetto, e nessuno che effettivamente mi stesse fissando. Rimasi ancora un po' in macchina, ma poi dovetti accendere il motore, o avrei fatto tardi al lavoro. Un po' controvoglia, partii.
Io ed Harry ci saremmo visti a casa, come al solito, nel tardo pomeriggio. Ci scambiammo qualche messaggio nel corso della mattinata e mi diede una notizia: non trovava più le sue chiavi di casa. Mi disse che aveva perso un sacco di tempo a cercarle, tant'è che fece anche ritardo alla panetteria. Fu costretto a tirarsi solo la porta alle spalle, senza poterla effettivamente chiudere a chiave. Cercammo di non allarmarci per niente, potevano essere finite distrattamente in qualche angolo della casa, o magari potevo averle prese io per sbaglio; in fondo da quando vivevamo insieme, disordinato com'ero, gli avevo scombinato un po' tutto. Ma Harry, si sapeva, non mi faceva pesare niente, né il fatto che fossi una frana in cucina, né tantomeno che non fossi di grande aiuto nelle faccende domestiche. Io cercavo di fare del mio meglio, ma prontamente lui si prendeva cura di me senza pretendere nulla in cambio, e capii che quello era anche uno dei suoi modi di dimostrarmi amore.
Erano le 18 passate quando uscii dal market. Arrivato sul pianerottolo di casa, mentre mi avvicinavo alla porta, notai un foglietto di carta, abbandonato vicino allo zerbino d'ingresso. Sembrava essere scivolato dalla tasca di qualcuno, magari che saliva le scale lì vicino. Ma per la posizione in cui si trovava, non poteva passare di certo inosservato a noi che abitavamo lì. Così raccolsi il pezzo di carta piegato, lo aprii e lo esaminai, aggrottando le sopracciglia.
Era colorato, con qualche disegnino stampato, un po' sgualcito ma con le scritte che si leggevano chiaramente, come se fossero state scritte da poco. Lessi attentamente ciò che vi riportava.
LA FIAMMA
Io sono la fiamma,
di rosso vestita
che fischia e scoppietta,
che sibila ardita
che lesta serpeggia,
che alzandosi fugge
io sono la fiamma,
che tutto distrugge.Io sono la fiamma,
che sprizza faville
che aspira, s'innalza,
che schizza scintille
che scalda, che cuoce,
che splende, che fuma
io sono la fiamma,
che tutto consuma.Sembrava una filastrocca per bambini, e anche per la carta su cui era stata scritta, ne dava l'impressione. Rigirai il foglietto tra le mani, dubbioso se lasciarlo lì in modo che chi l'avesse perso lo potesse ritrovare. Poi noncurante me lo infilai in tasca, aprendo la porta di casa. L'avrei fatto vedere ad Harry, anche se non sembrava decisamente qualcosa di importante, e non ci diedi alcun peso.
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IL MIO SOLO DESTINO ~ Larry Stylinson
FanfictionLouis è un normale ragazzo di 22 anni, un po' disincantato nei confronti dell'amore. Una sera, alla chiusura di un Luna Park, fa un incontro particolare: una chiromante gli svela una parte del suo futuro, che sembra proprio vederlo felice con la su...