Capitolo 3 - Di nuovo insieme

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"Ectiù!" Starnutii rumorosamente.

"Louis.. Ma possibile che riesci sempre ad ammalarti? Eppure avevi anche l'ombrello ieri, come hai fatto a tornare a casa bagnato dalla testa ai piedi, solo Dio lo sa." mi disse scuotendo la testa mia madre.

Io, in tutta risposta, tirai su col naso e me lo soffiai, sentendo anche un leggero bruciore invadermi la gola. Cosa le dovevo rispondere? "Sai com'è mamma, ho prestato l'ombrello ad un perfetto sconosciuto che però.. Ehi, avresti dovuto vedere quanto era bello mamma. Moro, occhi verdi, sexy ma allo stesso tempo buffo e tenero.." Non mi sembrava il caso. Le sarei sembrato un pervertito. Però, cavoli, Harry.

Harry.

Continuavo a chiedermi se l'avrei rivisto, e non per riavere l'ombrello ovviamente. Passò qualche giorno ma di lui, in negozio, nessuna traccia. Mi dispiacque un pò, dovevo ammetterlo. Poi però cominciai a non pensarci più. Finchè un giorno, come un raggio di sole, rientrò nel negozio e illuminò una delle mie noiose giornate.

Era bello come lo ricordavo, con una semplice maglietta a maniche corte bianca e i soliti pantaloni attillati. Ai piedi, sorrisi quando li vidi, aveva un altro modello di stivaletti, ancora più orrendi e colorati dell'ultima volta, se fosse stato possibile. Ma quel suo essere così.. unico, mi piaceva un sacco.

Una signora in coda alla cassa rovesciò il suo sacchetto di mele, e lui prontamente si chinò a raccoglierle tutte. Glie le rimise nella busta e le sorrise dolcemente, mentre la donna lo ringraziava, mangiandolo con gli occhi.

Non so bene perchè, in fondo non lo conoscevo nemmeno, ma sentii una punta di gelosia dentro. Harry aveva fascino, quel modo di fare che decisamente poteva piacere alle donne. E anche ai maschi come me, purtroppo. Il problema stava nel capire cosa avrebbe preferito lui. Mi guardò e mi fece un cenno con la testa, scuotendo poi l'ombrello che teneva in una mano.

Ah, già, l'ombrello. Doveva essere venuto solo per quello..

Mi si avvicinò, timido.

"Ehm, ciao Louis. Ti ho riportato l'ombrello, non me ne ero dimenticato. Anzi, scusa se passo solo oggi.."

"Ehi Harry. Grazie.." Ripresi l'ombrello e lo posai nel portaombrelli.

Lo vidi sfregarsi le mani, imbarazzato.

"Allora.. come stai? Stai ancora sistemando le tue cose qui in città?" Gli chiesi.

"Si, si.. Sono ancora un pò in alto mare, ma piano piano finirò. Spero."

Così mi venne spontaneo chiedergli: "Se hai bisogno di una mano per qualche lavoretto in casa.. Posso aiutarti!" Lo dissi con un tale entusiasmo che sorprese anche me. Insomma, non sapevo fare quasi niente in casa, io. Mi arrangiavo come meglio potevo, ecco. Evidentemente questa mia uscita lo colpì, perchè sembrò veramente felice della mia proposta.

"Oh, dici davvero? Ammetto che avrei proprio bisogno di qualcuno che mi aiuti nel verniciare una stanza.. Ma non voglio approffittare ancora della tua gentilezza!"

"Ma figurati! Io oggi ho il pomeriggio libero.. Se vuoi.."

I suoi occhioni verdi mi guardavano in un modo così dolce e riconoscente che mi fecero sciogliere.

"Ti ringrazio davvero Louis. Tieni, questo è il mio indirizzo." E scrisse su un pezzo di carta la sua via.

"Vieni quando vuoi, ti aspetto lì!"

Neanche a dirlo, quel pomeriggio trangugiai un panino veloce per strada e mi fiondai a casa sua. Ero un pò emozionato e teso, ma ero felice di essere riuscito a creare un'altra occasione per rivederlo. "Magari, nella peggiore delle ipotesi, diventiamo migliori amici ed io passo il resto della mia vita nella friendzone, disperato.." Pensai.

IL MIO SOLO DESTINO ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora