Non sprecare le lacrime per vecchi dolori
Euripide
Aria's pov
La luce del sole proveniente dalla finestra mi risveglia.
Prendo il telefono per guardare l'orario.
7.30 am.
Un attimo, 7.30?
Mi catapulto giù dal letto e corro verso il bagno inciampando sui miei stessi passi.
«Merda, merda, merda»dico tra me e me sottovoce.
Mi butto l'acqua in faccia e mi lavo i denti con forza, tanto da far uscire il sangue.
Mi precipito verso l'armadio e prendo le prime cose che trovo, un pantalone della tuta e una felpa, e cerco di indossarli il più in fretta possibile. Nel farlo rimango intrappolata nella felpa e annaspo alla ricerca di aria.
«Fanculo»dico quando finalmente riesco ad indossarla.
Guardo di nuovo l'orario, le 7.40. Mi guardo di sfuggita allo specchio, ho i capelli che sembrano usciti da un campo di guerra.
Sbuffo e mi metto alla ricerca di un elastico, nel farlo noto che c'è qualcosa di strano. Fuori dalla finestra c'è un barattolo.
Mi avvicino per guardarlo meglio e mi accorgo che è pieno d'acqua e contiene un fiore.
Un tulipano rosa.
Ma che cazzo?
Apro la finestra e prendo in mano il barattolo, lo osservo girandomelo tra le mani e mi accorgo che dietro è stato attaccato un post-it.
You're enough.
Sei abbastanza.
Sorrido. Questa è sicuramente opera di mio fratello, lui è l'unico che sa quanto mi piacciano i tulipani, soprattutto quelli rosa.
Mio padre che mi urla che è tardi mi ridesta dai miei pensieri.
D'accordo, ringrazierò dopo mio fratello.
Scendo in salotto, ma mi accorgo troppo tardi che non ho preso lo zaino. Sbuffo rumorosamente e risalgo correndo in camera mia, prendo lo zaino e, sempre correndo, riscendo in salotto.
«Sono pronta»dico guardando mio padre con il fiatone.
Ci raggiunge anche Andrea e ovviamente non perde l'occasione per prendermi in giro.
«Hai fatto la maratona?»chiede ridendo.
«Spiritoso»rispondo sorridendo falsamente. Non è colpa mia se anche fare dieci scale mi stanca.
«Oggi non vi posso accompagnare, ho una riunione importante e non posso fare tardi»ci avverte nostro padre.
«Fa nulla, prendiamo i mezzi»lo rassicuro.
Quando io e mio fratello usciamo di casa, approfitto del momento per ringraziarlo.
«Grazie per il tulipano. Vorrei dirti che non dovevi, ma in realtà c'era proprio bisogno di un regalo per farti perdonare»faccio spallucce.
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Heal
RomanceAria Ross ha 7 anni quando la sua vita va in frantumi e con il passare degli anni cova dentro un dolore che non riuscirà a mandare via facilmente. A scuola viene bullizzata da quando ne ha memoria e al liceo il primo a farlo è stato Elia Insley. Eli...