Erano passate due settimane.
In quel periodo Claude aveva tentato il possibile per sfuggire a quella realtà del passato, ma senza avere alcun successo. Il sonno lo aveva ogni volta accolto con un diffuso nulla, intervallato solo di quando in quando da incubi sul presente che aveva lasciato.
L'unica cosa che non aveva portato a termine era stata... il morire. Era stato più volte alla scogliera, ritenendo che quello sarebbe stato il metodo più diretto e meno sporco, ma il suo istinto di autoconservazione aveva sempre vinto.
Le sue giornate erano quindi trascorse tra i libri, in compagnia di una confusa Primavera che non capiva come mai di colpo il principe si fosse tanto appassionato alle storie e ai misteri. Claude si era infatti concentrato sulle leggende di quel mondo, posti misteriosi e creature altrettanto misteriose, sperando che il soprannaturale potesse dargli qualche indizio su come tornare a casa.
Aveva creduto di trovare nei libri traccia di una qualche creatura che potesse somigliare a Gold, ma fino ad allora non aveva avuto alcun successo.
In compenso aveva imparato diverse cose su quel mondo.
Il posto in cui viveva nel presente era composto da sette terre, e lui abitava una delle due nazioni più prospere: Eden, nella sua omonima capitale. Quel mondo del passato era invece composto unicamente da tre immensi regni: Fiori, Sabbie e Ghiacci.
Lui era il principe ereditario del prospero Regno dei Fiori, sul quale regnava il re Waren Aliferius. Nel loro regno i terreni fertili, e il clima mite, permettevano di crescere a ogni tipo di pianta.
Vi era poi il Regno delle Sabbie, sul quale regnava un certo re Elion. Dalle mappe il regno sembrava composto da oasi più o meno grandi sparse per l'immenso deserto che ricopriva buona parte di quel mondo.
Quanto al Regno dei Ghiacci...
Claude spostò lo sguardo su una pila di libri che Primavera aveva messo insieme per lui.
La ragazzina aveva saputo subito dove cercare quando Claude le aveva detto di voler sapere qualcosa anche sul Regno dei Ghiacci. Claude sapeva che, prima o poi, avrebbe dovuto indagare anche su quella terra...
Ma era restio.
Ogni volta che l'argomento veniva sollevato, persino quando si era limitato a chiedere a Primavera, Calon aveva minacciato di riprendere il controllo; Claude aveva fatto una bella fatica per tenerlo a bada. Era evidente che le forti emozioni lo riportassero a galla, ma non abbastanza da fargli rendere conto che c'era qualcun altro a occupare il suo posto nel corpo. O forse non aveva modo di rendersene conto, era difficile da dire.
Chiuso il libro sulle piccole popolazioni barbare escluse dai tre regni, Claude provò ad allungare una mano verso il primo tomo posto sulla pila creata da Seam.
Immediatamente una sensazione di nausea gli prese lo stomaco, che si strinse come per ribellarsi a quello che stava facendo. Il cuore di Calon accelerò abbastanza da far ritrarre la mano a Claude, ma prima di essere riuscito a calmarsi si ritrovò a sussultare a causa dell'improvviso e violento aprirsi delle porte della biblioteca.
«CALON!» urlò Primavera, di ritorno da una capatina all'aria aperta e pacata come sempre. «CALON, TUO PADRE STA TORNANDO!!!»
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Claude non sapeva cosa aspettarsi dal padre di Calon. Aveva provato da Primavera a capire se fosse effettivamente come suo padre nel presente, ma la ragazza era pessima nelle descrizioni, quindi era stato impossibile da dire.
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Il Desiderio dell'Osmanto
ParanormalneDopo innumerevoli vite in cui ha perso l'uomo che amava, per salvarlo Seam ha deciso di fare un patto con un misterioso essere che vede nei sogni. La sua impresa, però, potrebbe rivelarsi più difficile del previsto, dato che il destino di Seam è ind...