Sono seduta al mio banchetto per la quinta puntata.
Oggi insieme alla maestra ho deciso di portare una coreografia di latini, così ho i tacchi, un gonna a frange e un top nero.
Quando Maria mi chiama scendo e velocemente poso l'archetto.
"Mi piaci molto, sei elegante ma allo stesso tempo energica" finito di ballare Virna Toppi si complimenta con me, dicendo anche che per essere così giovane sono molto brava.
Ritorno contenta al mio posto e per sedermi sono costretta a passare dietro Pietro. Involontariamente gli tocco la spalla, e lui si gira a guardarmi.
"Trigno scendi" lui viene chiamato così io mi siedo.
Finisce di cantare e mentre torna al posto, Maria non perde occasione per scherzare su quello sguardo di prima.
Come se non bastasse, c'è un altro video nostro, probabilmente di qualche giorno fa, dove ci lanciamo i cuscini. Poi noi che cuciniamo qualcosa che i ragazzi sputano successivamente, noi in giardino che ascoltiamo la mia playlist per cui il moro mi prende in giro e, per finire in bellezza, io che scivolo in sala relax con lui che ride.
Incrociamo il nostro sguardo, uno sguardo di intesa, uno di quelli che mi mancava. Dopo questo mi sento meglio, sperando che il nostro rapporto prima o poi torni come presentato nel video.
...
Anche questa settimana passa velocemente.
Il giorno dopo la puntata la maestra mi ha chiamata in sala, mi ha detto che è molto contenta del mio primo posto, ma dobbiamo alzare l'asticella. Ha ragione, devo sperimentare di più, anche se ho già portato altri due stili.
Le lezioni procedono tranquillamente, ma non posso dire la stessa cosa delle giornate in casetta.
Pietro e Chiara sono sempre più vicini e io e lui sempre più lontani. Non riesco a parlargli.
"La smetti" dice una voce alle mie spalle.
Mi giro e vedo Trigno che mi guarda."Di fa' che?" rispondo con un leggero tono di sfida, sono io quella che la deve smettere?
"Di fingere che non te ne freghi un cazzo" nel mentre si avvicina e ci ritroviamo a qualche centimetro di distanza.
"È così" alzo le spalle e lo guardo negli occhi.
"No, non lo è" un leggero sorriso gli appare in volto.
"Cazzo ridi" adesso anche io sorrido, ma è uno di quei sorrisi amari.
"Finiscila di mentire, si vede"
"E tu finiscila di comportarti in questo modo" vedo la sua faccia perplessa, bastardo. Sa a cosa mi riferisco
"Non fare così, sai cosa intendo. Pensi che andando da Chiara ti avrei sbavato dietro?" Illuso.Non sa più che dire, distoglie lo sguardo.
"Senti Piè, fai come te pare, ma sappi che io non ti andrò dietro, non mi strapperò i capelli pe te" detto questo prendo la borsa dal divanetto e vado verso l'uscita."Ho lezione" dico mentre esco.
Mi lascio alle spalle il moro, che non mi stacca gli occhi di dosso. Quanto è orgoglioso, mi desidera eppure finge di non farlo.
Il problema è che anche io lo desidero, ma ho una paura dentro che non vuole lasciarmi...
...
È divertente come ci ritroviamo sempre nel giardino del retro. Lui sta in piedi a fumare, io seduta. Ha dei pantaloni della tuta e le ciabatte, ma sta a letto nudo.
Lo guardo, ma appena si gira verso di me distolgo lo sguardo. Lui lo sa, se ne accorge, ma non mi importa. Non potrei reggere i suoi occhi in questo momento.
È stata una giornata difficile, mi sono allenata male ed è una cosa che non sopporto. Mi sentivo di non poter fare di più. Quando succede mi rode, perché è bruttissima la sensazione di sentirsi bloccati.
Tornata in casetta si vedeva che c'era qualcosa che non andava. Non ho neanche cenato e sono andata direttamente fuori. Sono rimasta da sola per un po', finché non è arrivato Trigno.
È venuto per fumare e quando mi ha vista è rimasto sorpreso, probabilmente pensava fossi in camera mia. Però non ha detto niente, si è acceso la sigaretta ed è rimasto in piedi.
Solo ora decide di sedersi accanto a me.
Però si è messo più distante possibile, in modo che i nostri corpi non si tocchino.Alle orecchie ho le airpods con sotto la mia playlist e mi vengono a mente le scene di noi che ascoltiamo insieme le mie canzoni preferite, con lui che fa la faccia schifata e io che gli lancio le cose.
Senza accorgermene sorrido involontariamente, vedendo quelle scene nella mia mente.
Trigno però se n'è accorto e mi guarda perplesso."Sto pensando a come eravamo prima che rovinassimo tutto" dico precedendo la sua domanda.
"Prima che tu rovinassi tutto" ribatte lui, mettendo l'attenzione sul 'tu'.
Come posso dargli torto? Se non mi fossi scansata adesso non stavamo in questa situazione. Ma ovviamente non glielo dirò.
"Come se fosse solo colpa mia" non te la darò vinta.
"Io non avrei mai fatto quello che ho fatto se tu non ti fossi spostata" Purtroppo continua ad avere ragione, ma io non mi arrendo.
"E io non mi sarei spostata se tu non avessi lasciato la tua ragazza per me"
"Ma che ti frega a te" Stronzo.
"Mi frega perché so cosa si prova ad ave' er ragazzo cojone" dico questa cosa senza pensarci.
Vedo il suo sguardo abbassarsi, ma non ritirerò mai quello che ho detto.
Così torniamo al silenzio, agli sguardi non sguardi e a ignorarci.
Mi alzo per andare via, ma mentre lo faccio anche lui si mette in piedi e mi prende per un braccio, trascinandomi a lui.
Ci ritroviamo vicini, vicinissimi. Posso sentire il suo respiro, il suo battito. Ci guardiamo negli occhi, quegli occhi azzurri come il cielo."Mi manchi" sussurra avvicinandosi ancora di più.
Il mio sguardo dai suoi occhi passa alle sue labbra, e mi bacia.Un bacio dolce, delicato, gentile.
Mi perdo in quei attimi in cui restiamo abbraci e in cui gli sussurro che anche a me è mancato, tanto.
Adesso tutto passa in secondo piano, ci siamo solo io e lui.
Spazio Autrice
Ciaooo
Grazie a tutti per le letture, sono veramente grata.
Poi vi volevo chiedere una cosa: preferite questi capitoli più lunghi oppure quelli corti, come all'inizio?Fatemi sapere nei commenti. Fortunatamente ora ho tante idee e riesco a scrivere tanto, ma vorrei sapere la vostra preferenza perché nel caso divido i capitoli in due parti.
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Tra Roma e Milano -Trigno Amici24-
Fanfiction"Ti ricordo che la cosa più bella de Milano è il treno pe Roma"