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"Ma se non me lo ricordo che devo fa" urlo alzandomi dalla sedia.
Sto studiando storia con Pietro, ma non sta andando proprio bene. Visto che faccio il quarto i professori mi hanno detto che devo comunque fare tutti i compiti, e ormai è diventata abitudine farli con il moro.
"Magari finiscila di cantare" purtroppo ha ragione, ma io non ce la faccio a pensare allo studio mentre sto qui dentro.

"O magari levo tutto e vado a dormire" dico mettendo a posto l'astuccio.
"Fai come ti pare" si alza e va verso la cucina.
"Mi aspettavo la ramanzina da persona grande e laureata" ma che sto a dì, la laurea gliel'hanno data per sbaglio probabilmente.
"E invece ti ritrovi uno che ti dice che sono cazzi tuoi se prendi 2" ecco perché penso che si sono sbagliati.
"Ci sta" alzo le spalle e vado anch'io verso la cucina, entrambi scoppiamo a ridere quando ci guardiamo. Siamo proprio dei deficienti a volte.

"Mi accompagni a fumare" dice facendo cenno con la testa, con una frase che sembra più un'affermazione che una domanda.
Prendo la felpa appoggiata sulla sedia e ci dirigiamo verso il giardino sul retro. Nel tragitto sono costretta a spingerlo quando si trova davanti agli specchi, ha proprio un'ossessione.

"Ei" sentiamo la voce di Maria.
"Ciao Mary" dice Pietro facendo il gesto anche con la mano.
"Guarda che non ci vede è" dico spostandogli la manina.
"E invece guarda che vi vedo" ribatte Maria dall'alto. Scoppiamo tutti e tre a ridere per questa mia figuraccia.

"Allora" inizia lei "vedo che vi siete legati molto" chissà perché mi aspettavo questo discorso.
Ma tanto sappiamo che è solo un'amicizia. Lui è fidanzato e io non ho nessuna intenzione di fidanzarmi qui dentro, e poi lo vedo come un amico o addirittura un fratello.

"Eccola" dico sentendo le sue parole.
"Ma no, volevo solo dirvi che siete molto carini da vedere"  so già cosa pensa Maria.

"Hai visto, siamo molto carini" gli dico scherzando, una volta chiusa la chiamata.
"E di certo non l'ha detto grazie a te, sei più stronza di..." non fa in tempo a finire la frase che gli dò una gomitata in pancia.

"Potresti anche smetterla di fumare comunque" cerco di mandare via il fumo che ho in faccia. "Te finisci un pacchetto al giorno"
"Ma che dici" sbuffa spegnendo la sigaretta. Mi esce un sorriso spontaneo quando si gira verso di me e ci guardiamo negli occhi. Quei bellissimi occhi.

...

"Ma con Trigno?" mi dice Alessia, dandomi una piccola spallata, con un furbo sorriso.
"Cosa?" so a cosa si riferisce, ma non saprei cosa rispondere.
"Come cosaaa" scoppio a ridere vedendo la sua reazione "state molto bene insieme" La guardo perplessa.
"Insieme?" a quanto pare la cosa sta un po' sfuggendo di mano "se non si fosse capito, semo amici, e basta"
"Si si, lo vedo" e si mette a elencare tutte le cose che facciamo insieme, cose che secondo lei fanno due fidanzati, non due semplici amici.
"Cioè stare fuori insieme e prendersi a parolacce so cose da fidanzati?" chiedo, sapendo già la sua risposta ovviamente.
"E poi lui è fidanzato" a questa mia affermazione mi blocco, perché?

Non avevo mai dato peso a questa cosa. Quando l'ho scoperto, dal video del latte e biscotti, non mi aveva colpito per niente. Ma ripeterlo ora, come se fosse scontato per me, mi faceva uno strano effetto.
Non che io provassi qualcosa, per carità, non voglio fare casini con la ragazza, ma tra noi c'era un'intesa. Un qualcosa che non so spiegare, dopo due giorni era come se ci conoscessimo da una vita.
Con lui non mi preoccupavo di cosa dire, di come apparire, di avere dei freni. Scherzavamo, ci prendevamo per il culo, stavamo bene.

Ma come ho già detto, è amicizia. Ma forse continuo a ripeterlo per convincere me, non gli altri.

Spazio Autrice
Cominciano i primi pensieri e le prime consapevolezze. Chi dei due si renderà per primo conto che tra di loro non è solo amicizia?
Io vi ringrazio tantissimo per tutte le letture, sono contenta che la mia storia vi piaccia🎀

Tra Roma e Milano -Trigno Amici24-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora