Rientrando in casetta incrocio lo sguardo di Pietro. Dopo aver parlato con Maria ci siamo riavvicinati, ma come amici. C'è ancora in mezzo la storia di chiara e mi sono ripromessa di non fare casini o torti.
Non sembra né triste né arrabbiato, anzi, sorride e scherza.
Io dopo una cosa del genere sarei nera con me stessa e triste per aver deluso i prof e quelli che credevano in me.
Lui invece è tranquillissimo.Non gli nascondo che questo sul atteggiamento mi dia fastidio, infatti quando cerca di mettermi un braccio intorno alla spalla mi sposto.
"Perché?" chiede confuso.
"Come fai a essere così tranquillo? Sono la prima che vive nel chill, ma le situazioni importanti devono avere l'attenzione che meritano" gli dico questo più per incolparlo che come consiglio.Mi fa innervosire il fatto che si comporta così. Come se non gliene fregasse niente di qualsiasi cosa. Sempre fingere di fare il forte, quello sicuro.
In realtà dentro treme al pensiero che la Pettinelli non gli ridia la maglia, ma è più semplice fare lo spavaldo che aprirsi.
"Quanto sei pesante" dice allontanandosi.
"Non sono pesante, ma realista. Mica te meno se dici che stai a tremà" Lui continua a camminare verso le camere, ma so che ha sentito le mie parole, che gli sono entrate dentro più di quanto volesse.Lo capisco, è più facile dire che va tutto bene, ma non è la strada migliore. Non è quella che porta al benessere.
"Dovrei andare dì là a parlargli?" chiedo ad Alessia che sta qui accanto a me e che ha sentito la nostra piccola discussione.
"Si amo" dice lei annuendo con la testa "Si vede che ha bisogno di parlare"
"E allora parlasse, al posto di fare il forte" sono scocciata da questo sul atteggiamento.
"E allora perché ti sei domandata se andarci?" chiede con un sorriso di chi sa.
"Perché mi preoccupo per lui. Ma non dovrei, visto che secondo lui è tutto apposto e la Pettinelli gli darà subito la maglia" mi siedo accanto a lei, con i gomiti appoggiati al tavolo e le mani nei capelli.
Questa sicurezza nasconde paura, terrore e una fragilità che Pietro non ha mai mostrato a nessuno qui dentro.
Con me può farlo, lo sa, ma non posso costringerlo. Vorrei solo che si sentisse libero e non incatenato dall'immagine di perfezione e di forza.
Allora stesso tempo però è un deficiente, perché lui sa di aver sbagliato e ne era consapevole anche prima del richiamo.
Sfida le persone come se per la sua bellezza nessuno di dicesse niente, ma caro mio, non è sempre così.
Incredibile come qui dentro mi stia mettendo più difficoltà la vita 'sentimentale' che il ballo.
...
Sto preparando la mia valigia per andare ad Assen. Ho il campionato mondiale e la produzione mi ha dato la possibilità di poter gareggiare.
Metto dentro poca roba visto che starò solo tre giorni.
Ho tanta ansia, è il mio primo mondiale e non voglio deludere i miei insegnanti e tutte le persone che mi seguono da casa.
Porto il mio bagaglio fuori la casetta e rientro un attimo a salutare. Qualcuno sta a lezione, ma tanto li rivedrò tra qualche giorno.
La persona che voglio assolutamente abbracciare è Sienna. Non so se quando tornerò lei sarà ancora qua', visto che la puntata sarà registrata quando io non ci sarò, ma spero di sì.
"Ce la puoi fare" gli sussurro e sento il suo corpo avvicinarsi ancora di più al mio.
Abbraccio anche Alessia, che mi dice che mi seguirà da casa e farà il tifo per me. Lei più di tutti sa cosa vuol dire gareggiare ad una competizione così importante, e mi dispiace non possa venire con me.
Dopo aver salutato anche Nico e Gabri mi guardo intorno per cercare una persona, ma subito dopo mi ricordo che sta a lezione, così esco e vado nella macchina che mi porterà all'aeroporto.
Nel mentre penso a quel ragazzo con cui non parlo dal giorno prima, il nostro rapporto è un sali e scendi e proprio ora, che il suo supporto mi sarebbe stato d'aiuto, non ci guardiamo neanche.
Si è offeso per quello che gli ho detto dopo la puntata e per colpa del suo orgoglio non mi ha più parlato.
Ma so che farà il tifo per me, ne sono certa. Così gli invio un messaggio, dopo averci pensato molto, per fargli capire che oltretutto, il nostro rapporto non mi è indifferente.
"Se ce la farò, sarà anche merito tuo"
Spazio Autrice
Ciao, scusate per l'attesa ma non sto trovando tempo per scrivere, giuro che i prossimi capitoli saranno più lunghi.
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Tra Roma e Milano -Trigno Amici24-
Fanfiction"Ti ricordo che la cosa più bella de Milano è il treno pe Roma"