Le alte mura erano come le ricordava quando il piccolo gruppo atterrò fuori dal Castello di Nocturnus, ma un sneso di inquietudine si insinuò lungo la schiena di Hermione, mentre fissava le massicce guglie. Non aveva senso sentirsi a casa, non quando avevano una missione. Il sole nascente stava appena rompendo l'orizzonte, tingendo il mondo di sfumature di arancione e oro, mentre il cielo era di un color lavanda sbiadito.
Avrebbe potuto togliere il fiato a Hermione se non fosse stata così fissata su ciò che dovevano fare. Le sue dita sfiorarono la copia della mappa di Hugo che teneva in tasca e, con una smorfia, incontrò lo sguardo di Draco.
"Abbiamo cinque guardie", annunciò Hugo, saltando subito al sodo, "e tre staranno con il Lunae Ortus e la Lunae Amor".
Facendo un respiro profondo, Hermione provò solo sollievo per non essere stata allontanata da Draco, soprattutto dopo aver visto l'espressione del suo volto quando Hugo aveva annunciato che avrebbero comunicato tramite Patronus. Era un argomento delicato, che non aveva voluto sollevare mentre tutto era nuovo e incerto tra loro, specialmente con tutto quello che stava succedendo, ma poteva solo supporre che lui non sapesse come produrne uno.
La maggior parte dei Mangiamorte non poteva, o almeno così le avevano detto. Ma Snape ci era riuscito.
Hermione aveva fiducia che anche Draco avrebbe potuto imparare. Ma non era né il momento né il luogo per affrontare l'argomento. Non quando la mascella di Draco era così serrata da tagliare il ghiaccio, con gli occhi che si muovevano rapidamente intorno a loro, mentre annuiva alle parole di Hugo.
"Gli altri due verranno con me, allora", concluse Hugo, interrompendosi quando nessuno parlò. Si ficcò le mani in tasca, con aria inquieta. Nonostante la missione fosse relativamente semplice, non sapevano esattamente contro chi si sarebbero scontrati e la loro ultima incursione in una fortezza di Alba non era andata particolarmente bene.
"Ci sono gruppi da tre e da cinque", interloquì Hermione nella tranquilla tensione del gruppo. "Non mi sembra affatto equilibrato".
"L'equilibrio non conta", disse Ben burbero, mentre stringeva la bacchetta in un pugno vigoroso.
Draco fissò Hugo per un lungo momento, con gli occhi stretti. "Noi abbiamo anche l'affiliazione. Hugo, prendi tre guardie". Per un fugace istante, Hermione credette di scorgere una velata preoccupazione sul suo volto e, suo malgrado e nonostante la situazione, contrasse le labbra.
Rilasciando un lungo respiro, gli occhi di Hugo risalirono verso l'attaccatura dei capelli in un facsimile di un'alzata di occhi al cielo, presumibilmente il più vicino possibile. Uno spasmo di preoccupazione le si insinuò nello stomaco: sembrava esausto. "Lunae, la tua vita e quella della Lunae Amor sono le cose più importanti in gioco. Più ancora del salvataggio della moglie e della figlia di Arcand".
Incrociando le braccia, Ben fece un cenno risoluto. "Tre di noi la accompagneranno, Lunae".
Alla fine Draco cedette con un brusco cenno del capo, ma continuò a fissare Hugo. "Non osare metterti in pericolo".
"Mai", disse Hugo con una punta di scherno nel tono, e le labbra di Draco si incurvarono in un sorrisetto. Ma poi Hugo batté le mani e Hermione si chiese con quanta facilità avesse preso il comando dell'operazione. Forse costringere Hugo ad assumersi la responsabilità della situazione gli aveva fatto bene. "Siamo pronti, allora?"
Tre delle guardie si affiancarono a Hermione, mentre le altre due si avvicinarono a Hugo che disegnava la sua mappa, indicando il luogo in cui avrebbero dovuto Materializzarsi. Sembrava che portasse a due ingressi lungo il lato dell'edificio dove il suo contatto aveva suggerito che era teneta la famiglia di Arcand.
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NOCTURNUS (traduzione - In_Dreams)
FanfictionQuando un potere clandestino si agita in Francia e minaccia il fragile equilibrio del dopoguerra in Inghilterra, Draco assume una posizione di potere di cui è l'erede per diritto di nascita, determinato a proteggere la sua famiglia. Intenzionata a f...