Icer pov's
La mattina mi sveglio presto, verso le sette e mezza circa. Scendo le scale pian pianino per non svegliare Arkew e faccio una doccia, poi vado in cucina e bevo del caffelatte e del succo di frutta. Vado in camera, metto un vestito azzurro e bianco, torno giù, metto le All Stars, afferro il cellulare e mi avvio verso la palestra. Mi guardo intorno: il sole è sorto da un po', le giornate si stanno allungando. L'aria non è ancora stata inquinata dallo smog cittadino ed è pura e fresca. C'è poca gente in giro, ma sono tutti indaffarati e frettolosi. Guardo l'ora: sono le otto e mezza e la palestra è ancora lontana. Accelero il passo; mentre cammino rifletto su chi potrebbe essere: Torch no, Gazelle neanche, le ragazze nemmeno, Jor e Xav neppure, men che meno Arkew... a questo punto o è un ex compagno della Alius o della Chaos o è uno sconosciuto. Sono un po' spaventata all'idea. Arrivo puntuale, ma davanti all'ingresso non c'è nessuno. Giro intorno all'enorme edificio; ancora niente. Che fosse solo uno stupido scherzo? Poi noto una figura scura sul campo da calcio: ha una palla sotto ad un piede ed è di fronte alla porta. Mi avvicino rimanendo nascosta. Dopo un po' di palleggi il personaggio prende in mano la palla al volo, poi pronuncia delle parole:
???-" Non si spiano le persone, non sta bene, Icer."-
Rabbrividisco. Come fa a sapere che sono qui e come mi chiamo?
Icer-" S-Sei tu la persona del messaggio?"-
???-" Tsé, certo che sono io."-
Si gira e noto che ha un ghigno sul viso: cerco di vedere il colore degli occhi, ma il cappuccio copre la maggior parte del viso e della testa:
???-" Avvicinati. Non aver paura..."-
Sudo freddo. Tremo. Che faccio? Beh, lo ribadisco, io non ho paura! Apro il cancello:
Icer-" Non so chi tu sia, ma sappi che non mi spaventi."-
???-" Tanto so che menti."-
Icer-" NON È VERO!"-
Tira un calcio al pallone che mi sfiora la testa e si conficca (letteralmente) nella rete che fa da limite al campo. Ha un tiro potentissimo!
???-" Paura, eh?"-
Icer-" N-No... L-Lo so fare anch'io!"-
Mi passa il pallone:
???-" Allora fammi vedere, forza!"-
Icer-" Ma, ma io..."-
???-" Ti rovini i vestitini e le scarpette nuove, vero?"-
Icer-" Non prenderti gioco di me."-
???-" Tanto lo so che non ci riesci. L'attacco non è il tuo forte."-
Fa uno scatto e mi ruba la palla:
???-" Prova a rubarmela."-
Icer-" Non mi fai paura!"-
Inizio a correre, eseguo un piccolo salto ed una scivolata:
Icer-" Scivolata di ghiaccio!"-
Ma l'individuo salta sopra di me con il pallone e atterra dietro di me:
???-" Tutto qui? Mi fai quasi pena..."-
Icer-" COME TI PERMETTI???"-
???-" Ti do un'altra chance. Provaci, ti aspetto..."-
Eseguo, ma anche stavolta non funziona. Dopo una decina di tentativi non riesco più ad eseguire la mia tecnica micidiale e sono costretta a provarci con delle scivolate normali. Continuo a scivolare: cinque, dieci, venti tentativi. Superato il quarantesimo cado a terra: le All Stars si sono praticamente consumate e il vestito è passato dal bianco e azzurro al marrone e blu. Sto sudando tantissimo, sono sfinita:
???-" Che hai, sei già stanca?"-
Icer-" I-Io n-non sono... s-stanca..."-
???-" Non dire fandonie. Si vede che sei stanca morta."-
Mi alzo in piedi: noto che ho le gambe piene di graffi. Avrei proprio bisogno di lavarmi, ora:
???-" Poverina, si è fatta la bua..."-
Icer-" Taci brutto st****o"!"-
???-" Seguimi."-
Icer-" MAI!"-
???-" Ma come, non volevi dell'acqua?"-
Mi arrendo e lo seguo fino ad un piccolo edificio: sono dei bagni. Entro in quello delle ragazze e mi lavo faccia e gambe. Esco e lui è appoggiato al muro:
Icer-" Posso sapere chi sei?"-
???-" Tsé, non l'hai ancora capito?"-
Icer-" N-No... il tuo numero non corrisponde a nessuno dei miei amici..."-
???-" Ti dico solo che ti conosco da molto tempo."-
Icer-" Cosa? Quindi tu saresti un mio... ex-compagno di squadra?"-
???-" Sei perspicace, ragazzina."-
Rifletto: chi è questo tizio che mi trovo davanti?
Icer-" Beh, di sicuro te la cavi bene con il calcio..."-
???-" Ero un capo-cannoniere."-
Adesso però perdo la pazienza!
Icer-" DIMMI CHI SEI!"-
Gli salto addosso facendolo barcollare e cadere, poi gli tengo fermi i polsi:
Icer-" Adesso sveliamo il mistero..."-
Lui resta immobile, come se avesse voluto che lo facessi fin dall'inizio. Allungo una mano e afferro il cappuccio: il mio polso è sopra al suo naso. Il petto gli si gonfia:
???-" Hai un buon profumo, sai?"-
Arrossisco violentemente, non so se per la rabbia o per l'imbarazzo. Ma questa frase mi fa incuriosire ancora di più. Stringo con decisione il cappuccio grigio scuro, lo alzo e...
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Icerdan
FanficEccoci qua con il sequel di "Bellavier". Spero vi piaccia, comunque sono le avventure della Alius Academy e della Inazuma Japan.