Mattinata da incubo

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Icer pov's
Mi sveglio e vado in cucina, e, come ieri, trovo Torch:
Torch-" Buongiorno signorina, ha dormito bene questa notte?"-
Mi avvicino e gli tiro una pacca amichevole sulla spalla, e lui ride. Mi siedo a tavola:
Icer-" Allora... la sorpresa?"-
Torch-" Ah, sì, quella..."-
Appoggia la tazza di caffé sul tavolo e si siede di fianco a me:
Torch-" Sei mai stata in discoteca?"-
Icer-" No..."-
Torch-" Allora la sorpresa ti piacerà."-
Si alza in piedi e si avvicina alla finestra dietro di me:
Torch-" Domani sera ti porto lì!"-
Indica un locale un po' lontano con il muro colorato di nero:
Icer-" Lì?"-
Torch-" È la miglior discoteca dell'isola, cosa si può volere di più?"-
Icer-" Grazie mille."-
Si avvicina a me:
Torch-" Non sembri felice..."-
In effetti, non ci tengo neanche un po' ad andarci:
Icer-" Scusa, sono un po' stanca..."-
Mi allontano e mi siedo sul divano, ma lui continua a fissarmi:
Icer-" Che c'è?"-
Sbuffa e si siede sulla sedia demoralizzato:
Torch-" Ti porto in vacanza a Maiorca per farti rilassare e divertire un po' e tu sei stanca... Sono un po' deluso..."-
Sento una strana sensazione nel petto, una sensazione che non provavo da tempo; sento come un gran freddo nello stomaco, fin sopra al collo. Ora ricordo: è ghiaccio. Gelido ghiaccio che mi avvolge il cuore: e so anche il perché. A me, il fatto che Torch sia deluso, non importa niente. Non credo che sia lui la persona giusta. Anzi, ne sono quasi certa:
Torch-" Non rispondi?"-
Icer-" Scusa..."-
Mi alzo e passo dal divano al letto, voglio stare in pace. Mi sdraio e mi metto sotto le coperte, poi chiudo gli occhi e cerco di riaddormentarmi. Ci riesco, ma vengo svegliata da uno strano rumore, come di una chiave che gira nella serratura. Ho un orrendo presagio: mi alzo in piedi di scatto e mi guardo intorno. Non c'è nessuno. Controllo la maniglia della porta: chiusa. Sono chiusa a chiave nella mia stanza, ma almeno Torch mi lascerà in pace. Ultimamente non si stacca da me un secondo; sembra uno stalker, e la cosa mi spaventa. Pare che voglia qualcosa da me. Mi siedo sul morbido letto e metto le mani tra i capelli, i miei lunghi capelli viola. E penso; penso a ciò che ho fatto e non dovevo fare. Non dovevo intromettermi tra Torch e Gazelle, rovinando la loro amicizia. Non avrei dovuto lasciare Gazelle. Non avrei dovuto mettermi con Torch. Non dovrei essere qui, ora. Non con lui. Io non lo amo. Io non lo voglio. Questa storia deve finire. La chiave si muove nella serratura, aprendo la porta. Un fascio di luce taglia l'oscurità della camera e mi acceca. Riconosco la sagoma di Torch, il quale inizia a parlare:
Torch-" Sei ancora depressa?"-
Icer-" N... No, s-sto meglio..."-
Si gira di spalle e chiude la porta a chiave. Scatto in piedi e mi metto con le spalle al muro, terrorizzata:
Icer-" C-Che vuoi..."-
Dal tono che usa intuisco che sul suo viso è comparso un ghigno:
Torch-" Non ti preoccupare, lo capirai presto..."-
Si avvicina e mi prende il colletto della maglia, poi mi butta sul letto facendomi sbattere la testa. Avvicina la sua faccia alla mia, poi appoggia le labbra al mio orecchio sinistro e sussurra:
Torch-" Avevi un conto in sospeso con me..."-
Rabbrividisco: mi dimeno per togliermelo di dosso, ma lui è irremovibile. Mi bacia il collo. Inizio ad agitare le braccia e lui mi morde, facendomi gridare dal dolore:
Icer-" Perché lo hai fatto?!"-
Torch-" Sta' un po' ferma, ragazzina!"-
Mi prende i fianchi e sussurra ancora:
Torch-" Non aver paura..."-
Fa scorrere le mani sempre più in alto, fino a sfilarmi la maglietta. Cerco di scivolare via, ma lui pare prevedere ogni mia mossa. Sono in trappola. Sono finita. Continuo ad implorarlo, ma a lui non importa niente:
Torch-" Non posso più aspettare."-
Poi continua: si sfila la giacchetta nera e la maglia rossa e resta in canottiera. Poi sfila la mia, di canottiera, e mi immobilizza prendendomi i polsi con le mani. Sorridente, come se niente fosse, parla ancora:
Torch-" Sei troppo bella per scapparmi."-
Dice in tono possessivo. Io cerco di rispondere con quel filo di voce che mi resta:
Icer-" Perché... perché vuoi farmi del male..."-
Torch-" Non ti farò male."-
Icer-" IO NON VOGLIO!"-
Mette una mano sotto la mia schiena e mi accarezza con il dito la colonna vertebrale:
Torch-" Ma lo voglio io."-
Lo spingo via e mi siedo sul letto, poi mi metto sopra di lui:
Icer-" Non mi dovevi nemmeno toccare."-
Ridacchia. Pare che gli piaccia questa situazione:
Torch-" E invece l'ho fatto, che peccato..."-
Cerca di toccarmi il lato B, ma gli tiro uno schiaffo sulla mano:
Torch-" A furia di respingermi, ti lascerai sottomettere."-
Icer-" Neanche morta."-
Si arrabbia; si mette sopra di me, mi ritrovi a pancia in giù. Sento pizzicare la schiena, e capisco cosa sta facendo:
Icer-" LASCIAMI ANDARE!!!"-
Sgancia i ferretti e poi mi abbraccia da dietro:
Torch-" Sei mia, non hai via di scampo."-
Mi alza i capelli e mi bacia dietro il collo: questa sensazione mi piaceva, ma ora la odio e vorrei respingerla. Ma non posso. Il suo fiato caldo che soffia su di me, mi fa capire che, ormai, sono davvero sua...
Icer-" L... Lasciami andare..."-
Torch-" Ti amo..."-
Icer-" Il tuo non è amore. E non negarlo!"-
Si ferma per un attimo:
Torch-" Forse... ma tu sai bene vosa voglio da te."-
Icer-" Non ti sembra di correre troppo?"-
Torch-" Ma anche no..."-
Mi tocca il lato B e mi sento mancare l'aria:
Icer-" L... Lasciami..."-
Torch-" La senti? Questa è la sottomissione, dolcezza..."-
Icer-" Non... non lo voglio fare, Torch!"-
Mi gira a pancia in su (...) e mi guarda malizioso:
Torch-" E invece lo vuoi eccome..."-
Inizia a baciarmi tenendo le mani sui fianchi, poi scendendo e sfilandomi i pantaloncini corti del pigiama e tenendomi le cosce:
Icer-" Ti odio, Torch... sei solo un maniaco!"-
Torch-" E allora lascia che lo sia!"-
Icer-" Sai che se scappassi ti denuncerei, vero?"-
Si avvinghia a me:
Torch-" Il bello è che non puoi scappare, tesoro."-
Continua a baciarmi, poi cerca di sfilarmi l'unico indumento che mi è rimasto (...). Reagisco: gli tiro un calcio sullo stomaco e lui, dal dolore, rotola giù dal letto. Raccolgo in fretta i miei vestiti ed esco dalla stanza, non dopo aver afferrato la chiave ed averlo chiuso dentro. Mi rivesto e non sento nessun rumore provenire da quella stanza in cui stavo per lasciarci le penne. Ma, non appena mi sono infilata la maglietta, dei colpi violenti sbattono dall'interno:
Torch-" Apri immediatamente! APRI!!!"-
Soffoco un grido di terrore tappandomi la bocca:
Torch-" ICER, TU SEI MIA! NON MI SCAPPERAI MAI!!!"-
Esco di corsa dal nostro appartamento e busso furiosamente la porta di fronte alla nostra. Apre Bellatrix:
Bellatrix-" Icer?! Che ti succede? Perché piangi?"-
Icer-" Sapessi cosa mi è successo..."-
Mi fa entrare:
Bellatrix-" Ragazzi, venite tutti qui, presto!"-
Arrivano tutti quanti e mi guardano con gli occhi sgranati. Faccio cenno a Mercury di riportare a letto Kiwill e Scott, non vorrei sconvolgerli. Racconto loro tutto, piangendo:
Xavier-" Giravano voci che Torch fosse così... ma non credevo arrivasse a tanto."-
Bellatrix-" Sta' tranquilla Icy, d'ora in poi dormirai da noi!"-
Icer-" No, non serve, me ne torno a Tokyo!"-
Il verde scatta in piedi:
Jordan-" Scherzi?!"-
Si risiede subito:
Jordan-" Ehm, volevo dire, non puoi tornare da sola!"-
Icer-" Sono abbastanza..."-
Metron mi interrompe:
Metron-" È sempre meglio avere qualcuno al proprio fianco, Icer."-
Mercury-" Ha ragione."-
Icer-" Ma... non vorrei disturbarvi..."-
Xavier-" Scherzi? Dobbiamo proteggerti da quel maniaco di Torch!"-
Mi asciugo le lacrime e li abbraccio uno ad uno:
Icer-" Grazie ragazzi, siete i migliori!"-
L'ultimo che abbraccio è Jordan, il quale mi stringe più forte di tutti. La cosa mi fa arrossire di brutto, fortuna che non se ne accorge nessuno...

IcerdanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora