Speciale 3k

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Spazio autrice:
Ecco a voi il capitolo speciale per dei lettori speciali, che mi hanno fatta arrivare a questo risultato. Vi ringrazio tutti, siete mitici! Buona lettura!

Prendo lo skateboard e lo zaino ed esco di casa per andare a scuola. Durante il percorso cerco di non fare le mie solite acrobazie, ma non ci riesco: d'altronde, non posso separarmi da esso e amo quella sensazione di libertà e l'adrenalina che scorre nelle vene. Arrivo a scuola. Prendo in mano lo skate e faccio per metterlo nello zaino, ma mi bloccao: Kiburn e Pandora stanno attaccando una del primo anno. Quelle due brutte figlie di... è incredibile che frequentino già la terza superiore! Afferro veloce lo skate, lo appoggio a terra e inizio a sfrecciare, evitando i miei compagni di scuola. Sguscio veloce accanto a Pandora, sfiorando il muro dell'edificio, e mi piazzo davanti alla ragazzina, sempre sullo skate, allargando le braccia:
Icer-" Lasciatela stare."-
La leader inizia a fare la stronza:
Kiburn-" Oh, guardate, è arrivata l'orfanella..."-
Si blocca per un attimo:
Kiburn-" Deve essere gravemente malata se osa sfidarci..."-
Pandora-" Poveretta, chiamate un'ambulanza!"-
Un ghigno compare sul volto di Kiburn, che mi mette bruscamente una mano sulla spalla, stringendola come una morsa. Poi mi spinge a terra. Guardo dietro di me: la ragazzina è riuscita a scappare. Almeno sono riuscita nel mio intento. Poi Kiburn afferra velocemente il mio skate e Pandora estrae un pallone da dietro la schiena con un ghigno:
Pandora-" Ora ci divertiamo..."-
Lancia il pallone in aria ed entrambe iniziarono a colpirmi violentemente. D'altronde è così che funziona: nel loro gruppo, il calcio viene usato per fare del male. Mi trattano così da quando le ho lasciate, perché capii che ciò che stavo facendo non era giusto. Le pallonate si fanno sempre più violente e agguerrite: non riesco a proteggermi e nemmeno a reagire. Cerco di alzarmi in piedi, ma un potente tiro di Pandora mi fa cadere, girando la faccia dall'altra parte. Mi alzo ancora, e ancora; Kiburn mi tira una pallonata in pancia, e io mi accascio a terra dolorante, respiro a fatica. I colpi cessano ed io alzo lo sguardo:
Kiburn-" Lascia che ponga fine alle tue sofferenze..."-
Dice con quel ghigno orribile. Lascia cadere la palla a terra, poi con un colpo del piede la fa roteare sempre di più, ed essa venne accerchiata da energia negativa:
Kiburn-" Cometa Astrale!"-
Mi copro la faccia tirando giù il cappello di lana che ho in testa e aspettao che la palla arrivi. Ma non arriva. Sentio uno strano rumore, come se la palla non si fosse fermata, ma continuasse a ruotare a velocità impressionante. Alzao la testa e lo vedo: è un ragazzo con una felpa nera e dei pantaloni grigi. Sta usando la sua gamba destra per respingere il tiro, e ci riesce. La palla gli rimbalza sopra la testa e lui la lascia cadere, poi carica un colpo:
???-" Cometa..."-
Le due capiscono e, terrorizzate, fuggono. Il ragazzo si ferma e prende la palla sottobraccio. Mi porge la mano:
???-" Tutto bene?"-
La afferro un po' insicura e mi alzo:
Icer-" Abbastanza..."-
Non riesci a vedergli la testa, perché indossa un cappello con visiera e un cappuccio, ma intuisco che mi stava guardando:
???-" Ma guarda come ti hanno ridotta... sicura di non voler passare in infermeria?"-
Per la prima volta provo una sensazione di puro imbarazzo; prendo il braccio destro all'altezza della spalla e me lo massaggio:
Icer-" No, grazie, sto bene."-
???-" Ok, se lo dici tu..."-
Si gira di spalle mettendosi le mani in tasca:
???-" Allora ciao..."-
Inizia ad allontanarsi, ma cerco di fermarlo:
Icer-" Aspetta! Chi sei tu?"-
Si ferma, ma non dice niente. Dopo pochi minuti pronuncia tre sole parole:
???-" Lo scoprirai presto."-
Quelle parole... Non capisco il perché, ma nel profondo non vedo l'ora di scoprire chi è. Forse perché mi ha salvata. Forse perché è una delle poche persone che si sia preoccupata per me. O forse, chissà...

IcerdanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora