Morgana non riusciva proprio a togliersi dalla faccia il viso e l'espressione della regina. Il suo cuore si era fatto piccolo piccolo davanti a quella sofferenza. Perché lei lo sapeva bene, d'altronde, il silenzio era il grido di dolore più acuto in certe circostanze.
Non era stata dentro molto, aveva fatto il suo lavoro, servito il pranzo, e via. Non una parola, non un secondo di più. Tuttavia aveva sentito lo sguardo del sovrano addosso, come se fosse messa sotto esame, ma era stata brava a non fare pasticci.
Il re non lo sapeva, certo, ma lei viveva lì, a palazzo, da quando era venuta al mondo. Subito dopo la morte della madre era stata la nonna materna a tenerla con sé. Padre? Non pervenuto. Morgana non aveva la più pallida idea di chi potesse essere. E alla fine, da adulta, aveva preso il posto della nonna.
Morgana tirò su un lungo respiro.
Provava una gran tenerezza per la regina.Il ricordo di lei, seppur erano trascorsi anni, non si era sbiadito. Era un vero peccato che avesse smesso di sorridere. Sua nonna glielo diceva sempre: il sorriso è l'arma più potente al mondo. Può suscitare allegria, dolcezza, rabbia e invidia. Con un sorriso puoi fare innamorare qualcuno tanto quanto puoi pugnalarlo alle spalle.
*
-Sono innamorata!
William non si premurò nemmeno di sollevare la testa dalla mole di documenti che aveva davanti e che doveva esaminare.
-Chi è lo sfortunato, stavolta?
La principessa Penelope camminò fino alla scrivania del fratello, ci arrivò proprio saltellando dalla felicità.
Lo abbracciò da dietro e gli disse: -Non prendermi in giro, Will. Non sei felice per me?Il re sospirò.
Questo era uno dei motivi per cui spesso si assentava da palazzo: tra sua sorella, Philip, Cassandra che gli stava attaccata come una cozza, il minimo era che si prendesse spesso una bella vacanza.-Certo che sono felice, Penny. Lo sarei di più se non ti innamorassi ogni secondo pure dell'aria che respiri.
La sorella non lo stette nemmeno a sentire.
Era molto bella, la principessa, aveva lunghi capelli castani, che gli scivolano ben oltre la schiena, lisci come fili d'erba, e due occhi verdi che brillavano come smeraldi.
Trent'anni portati meravigliosamente. A guardarla gliene avresti dati anche dodici o tredici.
Penelope aggirò la scrivania e si sedette sul divano.
-È argentino. Un ballerino argentino.
-Mmh. Interessante. Un ballerino eh? Sempre meglio di quello che acchiappava fantasmi in giro per il mondo.
-Non scherzare! Guarda che gli spiriti esistono.
-Anche i bravi dottori esistono e quel tipo ne aveva un bisogno disperato.
Penny trattenne a stento una risata.
In effetti suo fratello non aveva poi tutti i torti.-Voglio fartelo conoscere.
-No, grazie.
-William?- lo riprese. Era sempre così quando utilizzava il suo nome per intero.
-Penelope?
-Eddai, fammi felice. Non ti costa nulla.
-Mi costa invece. Mi costa la mia sanità mentale.
-Sei cattivo.
-E tu sembri avere cinque anni.
-Ti prego...ti prego, ti prego, ti prego.
Il re era esasperato.
-Va bene.
In pochi secondi la sorella lo raggiunse e gli saltò al collo.
-Grazie, grazie, grazie!
-Sì, ok. Ora piantala.
Lei si staccò e soddisfatta tornò a sedersi.
-Chi è la nuova cameriera della mamma?
-Boh.
-Mi sembra molto carina. Pensa che volevo passare da lei a salutarla prima ma quando sono arrivata la cameriera era seduta sul bordo della finestra, con un libro in mano e stava leggendo qualcosa alla mamma. Non ho voluto disturbare.
William la guardò.
-Di che stai parlando?
-Della ragazza/cameriera che sostituisce Margaret. Sei sordo?
-No, non quello. Intendevo dire: che cosa faceva?
-Stava leggendo un libro alla mamma. Ha una bella voce.
William non la stette più a sentire.
Si precipitò fuori dall'ufficio diretto agli appartamenti della madre.Non avrebbe saputo dire che cosa si sarebbe aspettato da quella corsa folle, certo era che non si aspettava quello che poi si trovò davanti.
"L'ultima novità della cucina: la nuova friggitrice ad aria della Kowton. Sapevate, regina, che potesse contenere persino un pollo intero? Se lo sentisse Kiki me la tirebbe contro."
E poi rise. Quella stramba ragazza aveva una risata contagiosa.
Il re restò a bocca aperta. Cos'era una specie di candid camera?
Chi, sano di mente, si mette a leggere un ricettario a una regina?
Nessuno, semplice.
E proprio per questo, William, la trovò incredibile.
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Il contratto: Un Amore...Reale
ChickLitAbbiamo un re che sfugge a un matrimonio combinato. Una cameriera che sta per diventare regina. Un patto. Bugie. Inganni. Amici folli e sconsiderati. Risate. E amore...un amore Reale.