Capitolo 24

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Appendo l'asciugamano ad un gancio ed entro nella doccia. L'acqua ci mette un po per riscaldarsi ma quando diventa calda al punto giusto, i muscoli si rilassano immediatamente. Non riesco a trattenermi dal cantare, è un'abitudine che ho fin da quando ero piccolissima. Mia mamma quando mi lavava nella vasca mi cantava sempre delle canzoni allegre e io adoravo ascoltarla e imitarla. Crescendo ho imparato e da circa dieci anni canto sempre le solite canzoni. Esclusivamente sotto la doccia però.
Sulla tendina di plastica ci sono disegnate della anatre dolcissime.
Quando arrivo al ritornello di Titanium di David Guetta, sento una porta sbattere, ma non ci faccio molto caso e continuo a cantare facendo finta di avere un microfono in mano "I'm bulletproof....nothing to lose.... fire away...fire away...ricochet... you take your aim....fire away....fire away...you shoot me down but I won't fall... i am titanium"
"è vecchissima questa canzone... non ne sai di più nuove?" ma che cazz...? Mi affaccio dalla doccia, nascondendomi con la tendina.

"Theo esci subito!" gli dico mentre lo guardo stiracchiarsi.

"Su questo piano c'è solo un bagno e io devo pisciare" dice guardandomi con gli occhi ancora assonnati.
"Sei la delicatezza fatta persona... sicuramente i tuoi avranno il bagno nella loro stanza oppure potresti scendere al piano di sotto... tua madre non ti ha detto che il bagno era occupato?" è fin troppo imbarazzante essere nuda sapendo che Theo con una semplice mossa potrebbe vedere tutto.

"Potrebbe avermelo accennato ... ci metto tre secondi" "Non ci prov..." troppo tardi. Chiudo la tendina e cerco di dimenticarmi che lui è qui.
"Ho sempre trovato queste anatre molto inquietanti" dice con voce rauca.
"Non dirmi che hai paura delle anatre?!" rido "No certo che no. Non sono mica Jace, anche se sono figo come lui, simpatico, intelligente..."
"Modesto soprattutto" sorrido e mi insapono i capelli "hai fatto? Te ne vai adesso?"
"Perchè? Ti do forse fastidio?" dice mentre scarica. O no. Che razza di idiota.
"Ma sei scemo?!?! Porca Umbridge è ghiacciata!!" dico cercando di allontanarmi il più possibile dal getto d'acqua. Theo intanto se la ride. Devo vendicarmi. Idea!
"Theo...." dico con voce sensuale. "Si Lucy?" mi affaccio e vedo la sua faccia diventare improvvisamente seria.
"Sai... questa doccia è abbastanza grande da poterci entrare in due"

Mi sto sforzando il più possibile per non ridere. Theo sembra come paralizzato, lo vedo deglutire e grattarsi il collo, sembra nervoso. Perfetto.
"E-e... q-quindi?"

Sto torturando la mia guancia per sembrare seria e sensuale, e non scoppiare a ridergli in faccia. Con un gesto gli faccio segno di venire verso di me. Dio quant'è bello quand'è imbarazzato e nervoso. Quando arriva esattamente davanti a me, con un gesto svelto prendo il soffione della doccia e, facendo attenzione a coprirmi con la tendina, spruzzo l'acqua addosso a Theo. Dovrei fargli una foto perchè la sua faccia è epica.
"Cazzo Lucy! È ghiacciata! SPEGNILA!" dice Theo mentre cerca di sfuggire alla doccia fredda che gli sto facendo.
"Ma non mi dire?!" rido mentre lo guardo che cerca di prendermi di mano il soffione.
"Lucinda Parker!" Mi rimprovera.
Dovrei smetterla forse. È una tortura per lui, ma soprattutto per me. I suoi capelli bagnati che ricadono sul suo viso perfetto, i suoi addominali... non ne parliamo.
"Vattene o ricomincio!" dico chiudendo l'acqua. "ok ok ho capito! Vado" dice Theo passandosi la mano tra i capelli bagnati e abbassando la maniglia della porta per uscire.

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