Capitolo 6

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Esco dalla stanza e vado verso quella dei miei genitori. Busso e mia madre mi apre con l'accappatoio addosso "tesoro ti serve qualcosa?"
"Si mi serve un accappatoio uno shampoo e un balsamo , devo farmi la doccia"
"È già tutto in bagno". Mi saluta e io faccio lo stesso. Sembra di essere in un hotel. Vado verso il bagno che divido con tutti i "giovani". Busso e non sentendo risposta, apro.
Per fortuna non c'è nessuno. Prendo il mio accappatoio (quello che usavo sempre) e le infradito. Entro nella doccia e mi lavo i capelli. Dopo circa tre minuti, sento bussare alla porta "Occupato!!" Grido.
Poi sento "ti pareva che non ci fosse quella in bagno!". È indubbiamente la voce di Theo.
"Guarda che ti ho sentito!" . Che nervoso!
"Vuol dire che non sei sorda!" Risponde Theo. Quel ragazzo è proprio un stronzo. Ma cosa gli ho fatto di male?! Neanche mi conosce!
****

Dieci minuti dopo esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e con l'accappatoio addosso, corro verso la mia stanza. Chiudo la porta a chiave e intanto sento Theo uscire dalla sua stanza. Come ha detto Callie, forse dopo una doccia si sentirà meglio. Mentre ero di là qualcuno ha messo i miei vestiti nell'armadio. Sicuramente mia madre.

È una cena in un ristorante così decido di mettermi un vestitino bianco che mi avevano regalato i miei per la promozione dello scorso anno. Mi arriva un po più sopra della metà coscia, la gonna è morbita, quando giro si apre. Non ha le maniche, ha una scollatura a cuore ed è fatto di fiorellini ricamati. Lo adoro. Prendo le mie converce nere, noto però non ci stanno bene. Così mi metto i sandali di cuoio che sono infradito. Molto meglio.
Prendo il telefono e scatto una foto. La invio a Ika per vedere cosa ne pensa.
Risponde dopo un minuto "dove vai così sexy? Theo ti ha chiesto di uscire? *-* " . Quale parte di io e Theo non andiamo d'accordo non ha capito?

Le rispondo "Se Theo mi chiedesse di uscire a quest'ora nevicherebbe. E sappiamo tutti che fuori fanno trenta gradi all'ombra". Infatti stasera fa molto caldo così apro sia la finestra che la porta. Per aspettare che tutti siano pronti mi metto sul letto e inizio a leggere l'ultimo libro di The Maze runner che ancora non avevo finito. Ad un certo punto sento la chiave di una porta girare e un buonissimo profumo di colonia maschile provenire dall'altra parte del corridoio. Theo passa davanti alla mia porta e mi guarda quasi sbalordito. Qualcosa in lui è cambiato perché per la prima volta mi parla, senza acidità.
"Bel vestito"
Bel vestito? Mi ha appena fatto un complimento?? Forse la doccia fa miracoli. Mi siedo sul letto e rispondo "grazie anche tu sei vestito molto bene". Indossava una camicia bianca dei jeans blu e delle scarpe bianche da ginnastica. Entra nella sua stanza e io rimango a fissare la sua porta come se guardandola luo potesse uscire da un momento all'altro. Cosa sto dicendo?!
Mi alzo e mi sistemo i capelli che ho deciso di lascire sciolti. Non mi trucco perché quelle poche volte che lo faccio metto solo il correttore per le occhiaie e stranamente oggi non ne ho. Torno in bagno perché per la prima volta ho deciso di mettermi le lenti a contatto. L'idea di non portare più gli occhiali mi entusiasma. Qualcuno bussa alla porta e io rispondo "avanti". Si apre ed entra mia madre
" Lucy!!! Alleluja, finalmente hai deciso di metterti le lenti. Erano li da giorni ormai. Da quando te le abbiamo comprate. Sei bellissima! "
"Grazie mamma anche tu non scherzi" aveva un vestito rosso metà gamba, lei se lo può permettere ha un fisico bellissimo. Si è perfino truccata e messa i tacchi.
"Senti puoi fare il giro delle camere dei ragazzi e avvertire tutti che dovete scendere?"
"Certo lo faccio subito"
"Ok" mamma richiude la porta e la sento scendere le scale.
Esco dal bagno anch'io e mi diriggo verso la camera del piccolo Jj che lasciano sempre aperta. "Jj dobbiamo scendere giù. Si va al ristorante!". Si alza dal tappeto su cui stava giocando e corre di sotto. Vado avanti e busso alla porta di Callie "Callie sono Lucy. Dobbiamo scendere giù". Callie apre la porta. È bellissima. Ha un vestitino blu che richiama i suo grandi occhi. Indossa anche i tacchi e adesso è più alta di me "come mai non hai i tacchi? Vuoi che te li presti?"
"Em no grazie non ci so camminare"
"Okay allora io scendo". Se ne va e la vedo scendere le scale in maniere molto elegante. Sembra che indossi i tacchi da tutta la vita. È arrivato il momento di bussare a Theo. Ho quasi paura ha farlo. Lo sento parlare "Clarisse non puoi venire a questa cena! È una cosa tra amici.....si.... no....si si....ok allora lo chiedo ai miei se proprio devi venire.... ok.. si sto meglio...ciao... anch'io". Da quello che ho capito Clarisse è la sua ragazza. Comunque lo devo avvertire quindi busso "Theo sono Lucy. Prima di urlarmi in faccia volevo solo dirti che dobbiamo scendere, ci stanno aspettando". La porta di colpo si apre e Theo sta... sta... sorridendo. Che bel sorriso. Concentrati Lucy!
"Grazie mille! Ei senti scusami per come mi sono comportato..."
"Non fa niente. Tutto risolto" mi da una pacca sulla spalla e scende giù. La porta della sua camera è aperta e decido di dargli una sbirciatina. È uguale alla mia solo senza qualla bellissima finestra e quell'asse su cui leggere. C'è un letto, una scrivania, una foto con tutta la sua famiglia, una con Clarisse che non si riesce a vedere perché si stanno baciando e poi una libreria. Una libreria piena di libri. Libri che io ho letto.
Hunger Games,
Percy Jackson,
Divergent,
Shadowhunters perfino the Maze Runner.
Sul letto c'è un libro aperto. Leggo la pagina per provare a vedere se riesco ad indovinare di quale libro si tratta "Piton scrutò per un attimo Silente e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio".
Harry potter. È arrivato alla morte di Silente. Queste pagine sembrano consumate.
"Ehi che ci fai ancora qui?" Mi volto e vedo Theo che mi sta fissando. Mi alzo subito dal letto e gli rispondo "scusa volevo vedere la stanza che hai dovuto prendere e poi ho visto questo" indico il libro e continuo "tu... tu eri triste perché... perché un tuo amico è morto... il tuo amico è...."
"È..?" Dice lui alzando il sopracciglio
"Tu sei... sei un..."
"Parla! Sono un... cosa?"
"Sei un fanboy"

Un fanboy. Solo questo♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora