Capitolo 27

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Per tutto il tragitto fino all'ospedale Jen e Miles non mi hanno voluto dire niente su Ika e si sono divertiti a fare l'interrogatorio a Theo.
"No davvero tu leggi?" Chiede Jenna per la miliardesima volta.
"Si, potresti cambiare domanda?" Risponde Theo in imbarazzo.
"Allora ti sei trovato la ragazza giusta. È la ragazza ideale. Bella, brava, intelligente, simpatica ..."
"Jen smettila" dico guardando fuori dal finestrino per non far vedere le guance rosse. Theo mette la sua mano sopra la mia.
"Ei tutto ok?" Mi chiede Theo a bassa voce per farsi sentire solo da me.
"Mi dispiace per.... questo" indico Jenna.
"No dai è divertente, l'importante è che i complimenti non te li faccia Miles" sorride spostandomi una ciocca dal viso.
"Piccioncini siamo arrivati" dice Jen. Miles non ha parlato molto duramente il viaggio e non faceva altro che mandare occhiatacce a me e a Theo dallo specchietto.
"Theo vai con loro o mi vuoi accompagnare?" Chiedo sperando che mi faccia compagnia.
"Che domande! È ovvio che vengo con te" mi sorride.
"Ok allora io e Les portiamo i bagagli a casa tua, ci vediamo dopo" jen mi saluta con un bacio sulla guancia e Les fa un cenno con la testa. Ma che ha?
Theo mi prende la mano e insieme ci dirigiamo dentro l'ospedale. Un'infermiera ci passa davanti e io la blocco.
"Mi scusi sa dirmi dove posso trovare Marika Martin?"
"Tu sei....?"
"Sua cugina" mento.
"Stanza 124" dall'espressione della donna bionda e paffuta davanti a me capisco che non crede molto alle nie parole e per questo la ringrazio mentalmente per avermi detto ugualmente il numero della stanza.
Io e Theo dopo aver fermato almrno tre persone per chiedere indicazioni, finalmente arriviamo davanti alla stanza.
"Theo se vuoi...."
"Io aspetto qui fuori non ti preoccupare" mi stringe forte a sé e mi bacia la fronte "aspetto qui".
Gli sorrido e mi dirigo verso Ika. Ho il cuore a mille. Sono felice di rivedere Ika ma sono preoccupatissima per quello che mi dirà. Busso alla porta.
"HO DETTO CHE NON LE MANGIO LE VOSTRE SCHIFEZZE PER VECCHI! VOGLIO UN HAMBURGER!!" .
Si è decisamente la stanza di Ika.
"Ma se lo sappiamo tutti che adori mangiare gli omogeneizzati!" Sorrido.
"Lucy!!!" Ika si alza dal lettino trasciandosi dietro la flebo, attaccata al suo braccio, e mi stringe in un abbraccio.
"Ika rimettiti subito a letto!" La sgrido sorridendole. Lei fa come le ho detto e si sdraia, mentre io mi accomodo su una poltroncina vicino al letto.
"Raccontami tutto" le dico incoraggiandola.
"Si. Ah comunque com'è andata alla festa? Theo? Vi siete messi insieme? Voglio sapere tutto in ogni minimo dettaglio"
"Perché secondo te io sono nata ieri no? Non cambiare discorso oppure chiamo un'infermiera e le dico di farti fare un'iniezione" la minaccio.
"Okok ho capito stai calma. Da dove inizio..." tamburella le dita sul mento come se ci stesse pensando veramente anche se so che lo sta facendo per perdere tempo.
"Ok chiamo l'infermiera. INFER..."
"Ok ok. Sta zitta. Ti racconto tutto" si mette comoda e inizia a parlare "esattamente cinque minuti che tu eri partita per Campofiore ho ricevuto un messaggio da John"
"Cosa diceva?"
"Se mi lasciassi continuare forse?! E poi dici a me!" Rido e lei si unisce a me.
"Ti stavo dicendo. Nel messaggio c'era scritto che era tornato e che voleva parlarmi di noi, del bambino, di tutto" continua a non guardarmi negli occhi, e io ho in brutto, bruttissimo presentimento.
"Ho detto a Jenna e Miles che uscivo con delle mie amiche e che sarei tornata la sera. Sapevo che se gli avessi detto la verità te lo avrebbero riferito. Comunque ci siamo incontrati in un parco e siamo andati in un pub. Mi ha iniziato a fare dei complimenti e ho pensato che forse voleva tornare con me. Poi mentre bevevo un drink , lui ha detto una frase che mi ha fatto capire tutto" la voce si spezza e una lacrima le scivola sul viso. Mi alzo e mi sdraio accanto a lei per stringerle la mano e incoraggiarla a continuare.
"Cosa ti ha detto?" Le chiedo sapendo già che non sarà una cosa positiva.
"Quel bambino mi ha rovinato la vita ed è tutta colpa sua. Poi ha indicato il drink e mi ricordo solo di essere corsa a casa tua e di essere svenuta" dice ormai tra le lacrime. Rimango senza parole. Non pensavo esistessero persone così di merda. Se mi fanno del male mi arrabbio, ma se mi toccano la mia migliore amica li uccido.
"Ika... dove si trova adesso John? "
"Non lo so e non lo voglio sapere"
"Io si, deve avere una bella lezione per quello che ha fatto!"
Ika si asciuga il volto con le mani e mi fissa "ti prego Lucy non fare niente potresti solo peggiorare le cose" beh non mi sta chiedendo di prometterlo, un innocua bugia non cambierà le cose no?
"Ok ika hai ragione scusa" mi alzo e prendo la mia borsa da terra, quando noto il telefono di Ika sul comodino.
"Devo andare Ika, Theo è qui fuori che mi aspetta"
"O mio Dio voglio vederlo!" E si alza di nuovo per andare verso la porta. Si sente un "THEO!!" ma non la risposta del mio ragazzo. Li raggiungo e trovo Theo in un abbraccio mortale di Ika.
"Ika dovresti lasciarlo andare sai abbiamo degli impegni" Theo mi guarda in modo interrogativo ma poi annuisce. Siamo telepatici.
"Oh avete ragione scusate, Lucy domani pomeriggio esco mi vieni a predere tu?" Mi chiede la mia migliore amica.
"Em si certo. Solo che dobbiamo correre adesso, ci sentiamo!" La saluto in fretta e prendo Theo per un braccio dirigendoci verso l'ascensore.
"Ehi come mai tutta questa fretta?" Mi chiede Theo quando siamo dentro l'ascensore.
"Ho un piano" dico sorridendo.
"Finalmente ti è tornato il sorriso, mi iniziava a mancare" mi sorride, poi mi bacia proprio mentre le porte si aprono. Usciamo mano nella mano poi Theo si ferma.
"Aspetta, dove andiamo?" Mi chiede.
"Da John"

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