Capitolo 25

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Busso alla porta della camera di Theo.
"Posso entrare?" chiedo con un po di timore. Non sento risposta ma entro ugualmente.
Lo trovo seduto sul letto con la testa fra le mani.
"Ei" lo saluto
"Ei" dice guardandomi fisso negli occhi.
Mi avvicino a lui, e mi siedo sul suo letto.
"Tutto ok?" Dico mettendo una mano sulla sua spalla.
"No cazzo! No che non va bene!"
Si alza e inizia ad andare avanti e indietro per la stanza, passandosi in continuazione una mano tra i capelli.
"Theo, tua madre ha ragione ci potremo sentire sempre e..."

"E cosa Lucy? Ci vedremo ogni weekend e magari per le occasioni speciali o altre merdate del genere?" Sospira.

Non l'ho mai visto così tanto frustrato e arrabbiato.

"Si qual'è il problema? Siamo solo a tre ore e mezza di distanza. L'ho fatto io per te, lo puoi fare anche tu" cerco di avere la voce più calma possibile per cercare di tranquillizzarlo e anche di tranquillizzare me.

"Lucy...non poss..." in quel momento qualcosa sulla scrivania di Theo vibra. Mi alzo per andare a vedere se è il mio telefono ma Theo fa prima.

"Chi cazzo è Miles?" Dice stringendo forte il mio cellulare.

"La smetti di dire parolacce?"

"Non hai risposto alla mia domanda"

"Un mio amico che ho conosciuto nella nuova scuola" cerco di prendergli il cellulare dalle mani ma lui lo alza sopra la testa.

"Theo devo rispondere!"

"Ci ha mai provato con te?"

"Theo smettila adesso! No, non ci ha mai provato con me! È solo un amico, smettila di fare il bambino" continuo a saltare per prendere il telefono ma lui e troppo alto. Lo sento ridere e mi fermo.

"Cos' hai da ridere?" Chiedo con le braccia strette al petto.

"Sei troppo divertente mentre cerchi di prendere il telefono" continua a ridere.

"Me lo dai perfavore?".
Sul suo viso appare un sorriso malizioso.
Anche se voglio fare l'offesa non riesco a non scoppiare a ridere.

"Non mi ricordavo fossi alta quanto un'hobbit" dice Theo tra una risata e l'altra.

"Ah ah ah come rido" faccio per andarmene ma Theo mi afferra il braccio e mi consegna il telefono "tieni chiamalo ma non me ne vado dalla stanza per lasciarvi parlare" dice dandomi un bacio, che non mi aspettavo e mettendosi seduto sulla poltrona.

"E adesso come faccio a dichiarargli il mio amore se ci sei tu nella stanza?" rido componendo il numero di Les e mettendomi seduta sul letto con le gambe incrociate.

Dopo due squilli risponde.

"Lucy"

"Ei Les che succede?"

"Em... non credo sia normale ma non sapevamo chi chiamare"

"Les?"

"La tua amica... Marika... be..."

"Cavolo parla Miles!" guardo Theo che sembra preoccupato e mi mima un che succede? mentre posa il libro che stava facendo finta di leggere.

"Come dire.... passamela! Lucy sono Jen, Ika è svenuta e sta perdendo una sostanza da be sai da dove, ma è solo al terzo mese non credo sia normale"

"O mio dio avete chiamato l'ambulanza?" Theo ormai è seduto vicino a me e mi stringe le mani per farle smettere di tremare.

"Si hanno detto che arrivavano a momenti ma sono quindici minuti che aspettiamo per questo ti abbiamo chiamata, non sappiamo cosa fare" guardo dritto verso il muro "aspettate un secondo" dico ai miei amici. Copro il microfono con la mano e mi giro verso Theo.

"Tua madre ha fatto l'infermiera?"

"Si lo fa ancora quando serve". Mi alzo di scatto dal letto e dico a Theo di seguirmi mentre corro per le scale.

"Jen ti passo la mamma di Theo è un'infermiera ok?" non aspetto la risposta e vado alla ricerca di Lauren che fortunatamente trovo quasi subito, in cucina che lava i piatti.

Le spiego velocemente la situazione e dopo essersi asciugata le mani le passo il telefono.

"Jenna giusto? ok dimmi com'è successo e che cosa stava facendo prima di svenire" non riesco a sentire la risposta e sento le mani di Theo predermi i fianchi e portarmi nell'altra stanza.

"Theo voglio ascoltare, voglio essere d'aiuto... devo tornare a casa non posso lasciare Ika da sola, devo..." i singhiozzi mi impediscono di continuare e io mi appoggio al petto di Theo.

"Ei calmati piccola, sei diventata tutta rossa e tremi come una foglia, stai calma vedrai che andrà tutto bene" mi fa sedere sul divano.

Si siede vicino a me e mi accarezza la schiena, facendo dei leggeri cerchi che mi rilassano. Ogni tanto mi da dei baci sulla fronte.

Non so quanto tempo sia passato da quando ci siamo seduti, ma non appena vedo Lauren mi alzo subito in piedi e corro verso di lei. Solo dopo che mi ha accarezzato una guancia mi accorgo di star piangendo.
"Sta-sta bene?" Tiro su con il naso e indietreggo un po per guardare la madre di Theo negli occhi.
"Si il peggio è passato l'ambulanza è arrivata dopo qualche minuti e gli ho spiegato la situazione. Adesso Marika è in ospedale e sta bene" mi dice Lauren prendendomi per un braccio e stringendomi forte a sé.Non riesco a bloccarle e le lacrime mi inondano gli occhi nuovamente.

"Ma che é successo?" Chiede Theo al mio posto.

"Lucy io credo che... non so come dirtelo" mi dice Lauren guardando ovunque tranne me.

"Lauren ti prego" la supplico.

"Credo che la tua amica abbia preso qualcosa per cercare di perdere il bambino" dice torturandosi le mani e non riuscendo ancora a guardarmi.

"No. Non è possibile. Ika non è il tipo che farebbe una cosa del genere" ho il cuore a mille e penso che da un momento all'altro sverrò.

"L'ha perso?" Si intromette Theo, facendo questa domanda che io non avevo il coraggio di formulare.

"Stanno facendo di tutto per salvarlo..." dice Lauren finalmente alzando lo sguardo su di noi.

"Devo andare da lei" sussurro.

"La vedrai domani" mi dice Theo accarezzandomi una guancia.

"I-io la devo vedere a-adesso perfavore" quasi supplico.

"Vedrò a che ora è il prossimo treno. Theo ti andrebbe di accompagnarla?" Chiede Lauren mentre si dirige al computer che è nel salone.

"Certo, non la lascio da sola" dice prendendomi una mano e trascinandomi di sopra per preparare le valige.
Sono troppo scossa, vorrei aiutare Theo ma è come se avessi i piedi bloccati nel cemento che mi impediscono di arrivare a quei maledetti bagagli. Per fortuna arriva anche Callie ad aiutarlo.

Com'è possibile che Ika abbia fatto una cosa del genere?
Al terzo mese poi! Pensavo che l'idea di diventare presto madre ormai l'avesse accettata. Perché non me ne ha parlato?
Sento tutte le voci intorno a me ovattate e quella di Lauren che in teoria dovrebbe essere un grido io lo sento come un sussurro.
"Partite tra mezz'ora!"


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