Un anno prima - Lara - Parte 5

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Erano dieci lunghi anni che suo zio Alfonso e la congrega preparavano quel rito, da quando era venuta al mondo una bambina capace di vedere il Mondo Specchio attraverso ogni superficie riflettente. Tutta la loro esistenza aveva preso a ruotare attorno a Lara, alla necessità di raggiungerla e istruirla. Erano passati dieci anni da quando si era trasferita nella villa in collina dello zio e in tutto quel tempo non aveva fatto altro che studiare, per recuperare gli anni di scuola perduti durante l'infanzia ma soprattutto per prepararsi a officiare il rito. Aveva studiato innumerevoli libri di alchimia e magia cerimoniale, aveva meditato e pregato per gran parte delle sue notti insonni, annullato se stessa per accogliere un'altra essenza nella sua. Aveva fatto tutto questo per poter officiare il rituale di quella notte.

Non ci furono cenni di saluto o istruzioni dell'ultimo momento. Tutto si svolse nel silenzio più assoluto. Marta e Lara scesero la scalinata lentamente, accolte dalle streghe e dal vecchio alchimista, imponente nelle vesti sacerdotali. Accanto a lui stava Nero, il giovane filosofo precettore di Lara, con le mani allacciate dietro la schiena che gli conferivano un aspetto formale. Le sorrideva, incoraggiante come sempre, e Lara si chiese cosa veramente pensasse di lei.

Poi la congrega iniziò a muoversi verso il bosco e la sua mente si svuotò. Percepiva il terreno freddo, l'aria carica di pioggia, l'odore resinoso dei pini e il nervosismo delle accolite, ma nulla di tutto questo la riguardava.

"Porta la carne al rito e la mente al fine", si ripeteva avanzando a occhi chiusi e piedi scalzi.

Quando la processione si fermò aprì gli occhi. Si trovavano nella piccola radura che si apriva al centro del bosco dietro la villa. Una nebbia chiara usciva dal folto degli alberi, resa traslucida dalla luce della luna. La stessa luce si rifletteva sul grande specchio, che saldamente ancorato al suolo si ergeva imponente nello spiazzo erboso. Dopo un attimo di muta contemplazione le novizie tracciarono un cerchio di sale attorno allo specchio e si allontanarono.

Lara avanzò lentamente, sicura, e vi s'inginocchio davanti. Accanto a lei brillava il contenitore d'argento che presto avrebbe grondato sangue. Il suo riflesso sorrideva, impaziente, dietro allo sciame di fate mosche che la fissavano incuriosite.

Lo zio prese a camminare lentamente in senso orario purificando il circolo, mentre le streghe guidate da Marta si disponevano all'interno dello spazio consacrato.

"Fuoco che vado creando, t'impongo questo comando, che nessun fantasma resti in tua presenza. Per l'acqua e per il fuoco io ti evoco, che né ostilità né pensiero avverso restino in questa coppa" disse gettando acqua e sale nel bacile.

Lara si alzò in piedi e afferrò il coltello rituale. Purificò la lama con acqua e incenso, poi tracciò nell'aria i simboli alchemici degli elementi. "Tu sia benedetto, coltello dell'Arte" bisbigliò baciando la lama affilata.

Quando il circolo fu consacrato Marta le consegnò un coniglio bianco dalle orecchie lunghe. Senza esitare Lara lo sollevò sopra il bacile d'argento e gli tagliò la gola. Non appena il sangue iniziò a sgorgare le fate mosche si agitarono, fameliche, brulicando ai margini dello specchio.

Lara s'inginocchiò tenendo l'animale esanime tra le braccia, lo baciò e lo consegnò alla seconda strega. Ripeté sette volte il sacrificio prima di alzarsi e pronunciare, stremata, la supplica.

"Io ti evoco e imploro, spirito dei due mondi, per i poteri che hanno generato i cieli, le terre e i mari; per le virtù degli astri che ruotano all'interno delle sfere celesti" si fermò e alzò lo sguardo. La luna, nitida nell'aria gelida, le sorrideva. "Per le virtù dei quattro elementi e dei quattro venti; qui, in questo luogo di sacrificio e di sangue, io ti evoco e imploro. Apri i portali dei mondi poiché è vero senza menzogna, certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso: per compiere il miracolo della Cosa Unica che è l'Ibrido."

Sentiva i tatuaggi farsi di fuoco sotto la pelle mentre tutto il suo essere era concentrato nel realizzare i gesti che la sua mente aveva percorso migliaia di volte. Sollevò il bacile colmo di sangue ancora caldo reggendolo in alto e le maniche della veste scivolarono scoprendo le braccia pallide bagnate di rosso cupo. Trattenne il fiato e rovesciò il sangue sullo specchio, che parve assorbirlo. Era un lago che rifletteva una luna di sangue.

La congrega iniziò a salmodiare, all'inizio con voce flebile ma più stentorea ogni momento. "Ibrido" sussurravano. "Ibrido" ripetevano con più forza, dando alla voce il potere della creazione.

Lara gridava con loro, senza staccare gli occhi dallo specchio. In principio era quieto, poi sembrò ribollire. Dal sangue emersero lentamente le fate mosche che sbattevano le ali fradice. Cozzavano l'una contro l'altra, cercando di uscire e allo stesso tempo di bere il più possibile.

Il coro aveva preso un tono concitato che divenne isterico quando la superficie di sangue si spezzò ed emerse il mostro. Gli occhi vitrei erano spalancati e vagavano sulla radura.

Lara era scossa dai brividi. Attorno a lei avvertiva solo un vorticare denso d'energia, non riusciva più a distinguere le forme dei corpi. Pensò di svenire e sentì che le gambe le venivano meno, ma non cadde. Rapido come un sogno il suo riflesso la prese tra le braccia, sostenendola.

Niente sembrava avere peso. Tutto era leggero e friabile. Un nugolo di fate l'avvolse in una nube nera e Dolore si unì a loro in una danza forsennata.

Prima di perdere conoscenza udì lo zio che proclamava: "È l'Ibrido, è stato creato. Aprite il circolo, mie dilette, e muovete i primi passi nel nostro nuovo mondo."



🕸️ Autrice a fine capitolo 🕸️

Questo è stato un capitolo dove la tensione della cerimonia si mescola con l'energia dei rituali antichi. 🌕 Le immagini del sangue, dello specchio e delle fate mosche rappresentano il culmine di un percorso decennale per Lara e la sua congrega. Ma quale prezzo dovrà pagare per aver creato l'Ibrido? 🩸

💀 Cosa pensate dello zio Alfonso? La sua calma è rassicurante o cela qualcosa di inquietante? E l'Ibrido... cosa vi aspettate da questa nuova presenza nel loro mondo? Condividete le vostre teorie, mi piacerebbe sapere cosa vedete oltre il Mondo Specchio.

- Isa T. Green
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