Chloe🪩
"CHLOE!CHLOE!"
Aprì gli occhi e la prima cosa che vidi erano gli occhi lacrimanti di Anstasia e la mano di Nadia che mi stringeva la mia
«CHLOE PER FAVORE!»
girai la testa e notai che eravamo in mezzo al corridoio e Nadia tremava,lo sapevo è successo di nuovo
«Sono svenuta vero?»
Domandi sapendo già la risposta,silenzio,ne avevo avuto la conferma.
Mi misi seduta a sedere e asciugai le lacrime che minacciavano di uscire ad Anastasia e le lacrime ormai senza stop di Nadia
«tranquilla tranquilla è stato solo unaltro calo di zuccheri niente di che»
mi sforzai di sorridere e mi rimisi in piedi tirandole su ad una a una
«lo sapete come funziona ormai,non ho mangiato per alcuni giorni dai»
Anstasia mi guardava dall'alto in basso sforzandosi di non piangere di nuovo,sono pelle e ossa lo so.
«Chloe te l'ho detto ti prego devi mangiare qualcosa almeno a colazione per favore»
mi supplico Nadia con gli occhi verdi lucidi dal pianto
«ti prego..»
mi si afferrò al braccio come se avesse paura che scomparissi da un momento all'altro,sinceramente?avevo paura anch'io di poter scomparire da un momento all'altro,evitai il suo sguardo perché sapevo che se avrei guardato quegli occhi che ti leggono nell'anima sarei scoppiata a piangere .
«Eddai Nadia tranquilla non fa niente»
Nadia mollò la presa e si asciugò gli occhi,sapeva che non serviva a niente continuare e gliene ero grata perché mi avrebbe fatto solo più male.
Anstasia non era delllo stesso parere invece.«No!No!ti ho detto no!Nom voglio!»
Iniziò a sbattere il piede a terra come una bambina a cui gli si era detto di no a comprare un giocattolo.
«ho detto no!Tu non puoi continuare così Chloe»
Mi guardò con la fronte corrucciata guardandomi fissa negli occhi,i suoi occhi azzurri mi facevano paura in queste situazioni.
«Devi mangiare cavolo!Non voglio vivere con l'ansia che un'altra persona scompaia dalla mia vita!»
Lo sapevo a che si riferiva.I suoi genitori.
«Anastasia ti giuro non voglio farti preoccupare ma sto cercando di smettere ti prego credimi..»
mi avvicinai prendendogli le mani e stringendogliele in una richiesta silenziosa di smettere,smise subito,lo sapevo che per lei era difficile accettarlo ma neanche per me era facile smettere da un giorno all'altro.
Raccolsi il mio zaino da terra e sistemandomi il rossetto mi iniziai a incamminare con Anastasia e Nadia verso la nostra classe.
«ABBIAMO BIOLOGIA ALLA PRIMA ORA!NON HO PORTATO IL LIBRO!»Grido Nadia nel panico
«Nadia ma fai sul serio?Quello sicuro sarà assente lo sanno tutti che in prof di biologia non vengono mai»
gli rispose Anstasia cercando di tranquillizzarla.
«Anastasia te lo sei appena inventata!»
Gli rispose l'altra,mentre continuavano a blaterare su biologia io intanto guardavo il telefono,non mi era arrivata nessuna nuova notifica dall'accademia di pattinaggio per cui avevo fatto domanda,ci ero andata mia madre e non volendo deluderla mi ci sono iscritta anch'io,certo non che fosse quello che volevo,io volevo fare ginnastica artistica,ma lei non parlava di altro tutto i giorni e ora dopo quasi una settimana ancora non mi era arrivata nessuna risposta.
Continuai camminando per arrivare in classe fino a quando mi scontrai con qualcuno che mi fece cadere il telefono.
«Ma guarda dove vai Stron**!»
Lo guardai negli occhi anche se dovetti alzare la testa per colpa della differenza di altezz,aveva capelli neri come quelli di Anastasia e occhi color cacao che si sforzavano sempre di non piangere,non che io lo sapessi eh l'avevo dedotto perché anche i miei occhi avevano lo stesso problema.
«Senti Carotina»
la sua voce mi scosse dai miei pensieri.
«innanzitutto eri te a guardare il telefono io ero qua con i miei amici a farmi i beati caz** miei ok?"»
Era strano..mi sembrava di averlo già visto..
«prontoooo terra chiama carotina ci sei?Non dirmi che sei già cascata ai miei piedi»
Mi scosse il braccio e io mi sfilai dalla sua presa in un attimo
«Ci sono eccome e poi se mi avevi vista ti potei scostare»
mi misi una mano sul fianco e lo guardai fritto agli occhi«E cadere ai tuoi piedi?Pff guarda bene dove cammini potresti cadere tu ai miei»
«penso che invece sia tu quella che non dovrebbe stare col telefono in mano mentre cammina e guardare dove mette i piedi»
Roteai gli occhi e mettendomi Nadia e Anstasia davanti e le trascinai dentro la classe ma girandomi un ultima volta per vederlo,era di spalle..strano..mi sembrava di conoscerlo ma la mente era tutta offuscata come se non volessi ricordare.
E aveva ragione,non volevo ricordare se si veramente conoscevo un maleducato come lui.
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UNDER THEIR SCARS
De TodoÈ mattina a Manhattan ed è ora per 6 ragazzi di alzarsi e iniziare il loro percorso per diventare degli adulti,3 ragazzi uniti e altre tre ragazze unite proseguendo le proprie vite niente di strano? Beh a quanto pare il destino ha deciso che siamo t...