This is a happy house..?

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Nadia⭐️

«Anastasia!oh mio Dio!»

Corsi incontro a lei sul palco,era in piedi,gli occhi gionfi dal pianto.

Quando arrivo sul palco la stringo a me in un abbraccio talmente forte che ho paura di starla strozzando

«dove sei stata?cosa è successo stai bene?non ti ho vista da nessuna parte»

lei mi accarezza i capelli e sorride,sta sorridendo..va tutto bene.

«Nadia tranquilla mi ero fermata qua a cantare..e..un ragazzo beh em si è messo a cantare con me quindi ho avuto un attacco di panico perché dopo...quello non ho più cantato e lui mi ha dato la sua tuta..e beh ora sto qua con la sua tuta..»

Le sorrido,lei sospira e le guance le si tingono di rosso o mia dolce Anastasia..sei sempre così fredda con te stessa,ti odi per tante cose e in fondo sei una bambina che vuole solamente riavere la sua infanzia.

«va tutto bene tranquilla dai..andiamo a casa..»

Raccato il mio zaino da terra,la strascino fuori sorridendo e raggiungo Chloe che era preoccupata poco fa quanto me.

In pochi minuti sto sul autobus da sola ascoltando "Die Whit a smile" di Lady Gaga e Bruno Mars.

Quando guardo fuori dal finestrino piove a dirotto.

cavolo...

Rovisto tra lo zaino cercando l'ombrello ma di esso non c'è ne è traccia.

«perfetto!Brava Nadia ora ti bagnerai tutta»borbottò tra me e me.

Alla mia fermata scendo dal autobus,mi alzo il cappuccio della felpa e mi metto lo zaino in mezzo ai vestiti in modo che non si possano bagnare i libri.

Mentre cammino sento una voce maschile che mi sussura all'orecchio.

«sono più importanti i libri che te stessa?»

Alzo la testa e vedo una chioma di capelli rossi come quelli di Chloe inclinata verso di me.

«non rispondi?mm forse non senti»

Inzia a gesticolare con le mani e io scoppio a ridere,le sue due iridi verdi si fissano su di me e le labbra si inclinano in un sorriso.

«n-no io..»continuo a ridere «non avevo un ombrello quindi...ho coperto lo zaino con l'unica cosa che avevo..»

lo guardo e noto che ha messo il suo ombrello sopra noi due.

«dove abiti?posso copriti fino a quando arrivi se vuoi» sorrido e sento le guance che mi si tingono di rosso.

«mm conosci la strada 158 ?Vivo la non dista molto ma sei sicuro di volermi accompagnare?Cioè vivo letteralmente nella parte più malfamata del Bronx non so se tu..»

lui mi sorride.

«tranquilla ci vivo anch'io in quella strada»

annuisco e inizio a camminare con lui di lato.

Dopo qualche minuto siamo arrivati nella 158 strada,nel Bronx.

Mi fermo davanti casa mia e le stesse immagini di sempre mi si mostrano davanti.

Due mani chiuse in due pugni.

Una bambina dai capelli biondi e occhi verdi.

Un adulto dai capelli castani e occhi verdi come quelli della bambina.

Lui la picchia.

Lei piange.

Lui non smette.

Un disegno a terra,con sopra disegnata lei,lui,la madre e il suo fratello minore.

UNDER THEIR SCARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora