Marcia verso la rovina

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"IO SONO FATTO DI PIETRA, DAMERINI DEL CAZZO! E LA PIETRA! NON! BRUCIAAAAAAA!"

L'urlo risuonò in tutto il regno celeste e gli armigeri sparsi in ogni dove capirono che dovevano prepararsi a ciò che sarebbe seguito all'urlo. Alcuni erano ancora ammaccati dalle precedenti battaglie combattute con chi aveva urlato in quel modo così sguaiato... ma non potevano tirarsi indietro.

Erano guerrieri del Regno di Giada, incaricati di difendere il palazzo dell'Imperatore ad ogni costo! Reagirono con coraggio, senza che nessuno dei loro comandanti corresse a dar loro ordini... anche perché i Quattro Re Celesti si erano dileguati nel nulla e di lì alle prossime ore nessuno avrebbe saputo che fine avessero fatto.

Il coraggio, tuttavia, scomparve nel nulla quando, in una nuvola di fiamme e cenere, il Grande Saggio Pari al cielo piombò di fronte a loro, il corpo ancora brillante per l'estremo calore sopportato e gli occhi che emettevano sinistri bagliori dorati.

"Solo centomila, oggi?! Cos'è, tutti gli altri non sono ancora guariti e sono rimasti a leccarsi le ferite? O, forse forse, hanno paura di me?!" disse, ridacchiando, Sun Wukong. Estrasse da dietro l'orecchio quello che sembrava uno spillo ma che presto riassunse le forme del prodigioso bastone del Bellissimo Re delle Scimmie; il Ruhi Jingu Bang roteò a velocità folle tra le mani del suo proprietario prescelto e l'esercito del Regno di Giada tremò a sentire il suono che quel movimento così semplice riusciva a produrre... eppure non si tirò indietro e rispose alla provocazione dello Scimmiotto con un urlo di guerra.

Urlo che non riuscì a coprire il crepitare delle gambe di centomila guerrieri che tremavano.

"D'accordo allora – disse, ancora ridendo, Sun Wukong, mentre lanciava la sua arma verso il cielo con così tanta forza da farla scomparire nel nulla, quasi come se ne fosse voluto liberare, per poi strapparsi quattro peli dal petto – direi che cinque di me basteranno per insegnarvi la lezione!" quindi il Grande Saggio saltò in alto, urlando la sua gioia selvaggia, e lanciò i peli contro l'esercito.

In uno scoppio leggero di fumo, ben presto ci furono cinque Sun Wukong che piombavano sull'esercito e i soldati, coraggiosi come mai nessun altro prima di loro, cominciarono a volare via, sbaragliati dalla forza inarrestabile del Grande Saggio Pari al cielo.

Sun Wukong e i suoi cloni saltavano e roteavano tra le file dell'armata celeste sferrando colpi talmente devastanti da scagliare decine di nemici via quasi come fossero foglie secche smosse da un freddo vento invernale e a nulla servirono addestramento, esperienza ed armi divine: i Wukong schivavano, deviavano e respingevano ogni singolo colpo diretto a loro e lo rimandavano al mittente con potenza centuplicata. Il tutto senza smettere, neanche per un attimo, di ridere.

Compreso quanto fosse inutile cercare di rivaleggiare con lo Scimmiotto sul piano della forza fisica e dell'abilità marziale, in cui senza dubbio il loro avversario era infinitamente superiore, gli esperti di arti magiche tra le fila dell'esercito cominciarono a cantare i loro incantesimi, protetti dai martiri della prima linea che si facevano massacrare di pugni, calci e colpi di coda per permettere loro di lanciare le offensive magiche.

Così, dopo aver rotto tutte le ossa nel corpo di un paio di decine di migliaia di soldati, i cinque Sun Wukong furono bersagliati da una pioggia di palle di fuoco, da affilate folate di vento e schegge di ghiaccio veloci come frecce; era risaputo che il Grande Saggio non potesse combattere liberamente mentre utilizzava delle arti magiche per difendersi proprio da quel tipo di attacchi... ma i soldati non avevano calcolato che in quel momento c'erano abbastanza Grandi Saggi da utilizzare ogni arte magica possibile e permettere comunque ad uno o due di loro di seminare ancora distruzione e caos.

Cosa che effettivamente accadde, tra palle di fuoco deviate e soldati che continuavano ancora a volare per metri e metri su quello che sembrava un campo di battaglia ma che era invece la strada che partiva dalla Sala della Penetrazione Illuminante e giungeva a quella delle Nuvole Misteriose, sempre più vicini ormai al trono dell'Imperatore di Giada.

Mitovembre 2024 - SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora