L'isola era in fermento.
John B non si trovava da nessuna parte e gli era stata messa addosso dalla polizia una taglia da ben venticinquemila dollari.
La caccia al ragazzo era infermabile.
Dai piú ricchi ai piú poveri, nessuno escluso.
Tutti lo cercavano, eppure nessuno riusciva a trovarlo.I porti erano tutti controllati, come l'unico aeroporto dell'isola e la piccola stazione di treni e bus.
Non c'era via di fuga.
Io, seppur in modo meno ecclatante, ero priva della via di fuga allo stesso modo.
Dalla sera prima, infatti, mia madre non mi aveva ancora aperto la porta, se non per portarmi del cibo, che avevo a stento toccato, e dell'acqua.Sapevo delle ricerche senza fine poichè avevo origliato una chiamata di mia madre mentre si trovava in corridoio.
Fortunatamente i muri della casa, seppur molto spessi, non erano molto isolanti, poichè risalenti a qualche secolo prima, e le voci si potevano sentire chiaramente da una stanza all'altra.
Pensavo ancora alla conversazione avuta il giorno prima con Maybank e mi sentivo terribilmente in colpa.
Alla fine se il suo amico era privo di libertà, in parte era anche colpa mia.
Fatto sta che la vita nella mia stanza stava diventando insostenibile.
Certamente non mancavano comfort come aria condizionata o televisione, d'altronde l'essere una kook aveva i suoi vantaggi; eppure la sensazione di essere in prigione non mi abbandonava.
Puntualmente mi trovavo ogni paio di ore a bussare alla porta della mia stessa camera pregando mia madre di farmi uscire.
Eppure la risposta era sempre la stessa: un fastidiosissimo silenzio assordante.Sbuffai, buttandomi di peso sul materasso, al termine dell'ennesimo tentativo fallito di farmi aprire la porta.
Mia madre era decisamente un osso duro.
Chissà come stava Sarah, mi chiesi guardando la finestra dal mio letto.
Successivamente pensai alla visita inaspettata della sera prima.
E poi, l'illuminazione arrivó.Com'era entrato Jj Maybank nella mia stanza?
Arrampicandosi sull'albero che dava sul lato della casa dove si trovava camera mia.
Come se n'era andato Jj Maybank dalla mia stanza?
Arrampicandosi sull'albero che dava sul lato della casa dove si trovava camera mia.
La risposta era cosí semplice che quasi mi sorpresi dal fatto che non ci avessi ancora pensato.
Erano circa le tre del pomeriggio quando decisi di fare la pazzia che non sapevo mi avrebbe cambiato la vita per sempre.
Mi cambiai e, con tutto il coraggio che avevo in corpo, aprii la finestra e uscii dalla stanza.
Fortunatamente avevo abbastanza spazio per appoggiare i piedi.
Sfortunatamente il ramo più vicino dell'albero stava a mezzo metro da me.Una caduta da un'altezza di tre piani? Mi do una possibilità su tre di sopravvivere.
Ma potrebbe andare peggio.Cercando di non guardare giú, dopo svariati minuti di riflessione, decisi di saltare.
Pregai tutte le divinità che conoscessi e, probabilmente con una grandissima botta di fortuna, riuscii ad atterrare al ramo, sostenendomi con le braccia tenendone un altro.Maybank l'aveva fatto sembrare fin troppo semplice la sera prima, anche se cosí non era.
Scesi velocemente dall'arbusto e, dopo essere atterrata con ben poca grazia , corsi il più velocemente possibile verso una meta designata: lo sprofondo.
Infondo mia madre lí non mi sarebbe mai venuta a cercare.

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Rain || JJ MAYBANK
Fanfiction"Sai Maybank, le mie unghie e la mia piega sono il mio ultimo pensiero in questo momento" ✰ CONTENUTI ESPLICITI, LINGUAGGIO FORTE ✰ 𝙹𝙹 𝙼𝙰𝚈𝙱𝙰𝙽𝙺 𝚡 𝙵𝙴𝙼!𝙾𝙲 𝙾𝚞𝚝𝚎𝚛 𝙱𝚊𝚗𝚔𝚜 𝚜𝚎𝚊𝚜𝚘𝚗 𝟷 𝚂𝚝𝚊𝚛𝚝𝚎𝚍 : 𝟷 𝚜𝚎𝚙𝚝𝚎𝚖𝚋𝚎𝚛 𝟸...