•Separazione•
Gio guidava come un pazzo mentre tornavamo a casa. Ho mandato un messaggio a Morana un paio di volte dopo che lei e Kieran se ne erano andati, ma non ha risposto.
Gio non avrebbe dovuto urlarle contro.
"Rallenta." Milo sbottò a Gio. Il nostro fratello maggiore non ascoltò. "Gio, fermati, cazzo-"
"Stai zitto, cazzo-"
"Non avresti dovuto urlarle contro!" esclamò Milo.
"Stai zitto, cazzo!"
"Gio, non lo pensava davvero! Lo sai che non lo pensava!" sbottai.
"Ancora una parola e giuro di fotterti, te ne pentirai."
"Fanculo a te e alle tue minacce!" sbuffò Milo. "Non ti andrei mai contro, ma quando si tratta di Morana, non me ne frega niente, Giovanni!"
Gio, per la prima volta in assoluto, non ha risposto. E dopo un po' di guida silenziosa, ho notato che questa non è la strada per casa nostra.
"Giovanni? Dove stiamo andando?" chiese Milo ma Gio lo ignorò e lo scoprimmo comunque presto perché ci stavamo dirigendo verso la casa del nonno.
"Io..." mormorò Gio prima di schiarirsi la gola. "Le ho urlato contro non perché fossi arrabbiato per quello che aveva detto, ma perché quegli stronzi l'hanno presa... hanno fatto del male alla mia sorellina davanti ai miei occhi e io non ho fatto niente..."
"Lei se ne farà una ragione." Lo interruppi. "Ma devi scusarti con lei, Morana dimenticherà quello che le hanno detto quegli stronzi entro domani, ma se le urli contro la ferirai per molto tempo, a meno che-"
"Mi scuso." disse Gio. Se mi avessi detto che un giorno avrei sentito Gio pronunciare quelle parole, non ti avrei creduto.
Ho sospirato prima di mandare un messaggio agli altri tre idioti con cui sono imparentato, dicendo che ci serve un rinvio da Amato. Abbiamo parcheggiato lì davanti e Gio è uscito subito sparando a tutti.
Poi siamo entrati per trovare nostro nonno e i nostri zii. Abbiamo lasciato cadere le armi e abbiamo preso i coltelli.
Ecco fatto. O ne usciremo vivi o non ne usciremo mai.
Nessuno fa del male a nostra sorella e la fa franca, nemmeno la famiglia.
M O R A N A
"Abbiamo ucciso tutta la nostra famiglia." Elio disse sbalordito mentre camminava tra i corpi senza vita a terra, i suoi vestiti gocciolanti di sangue proprio come tutti noi. "In realtà li abbiamo uccisi tutti perché erano cattivi con la nostra sorellina." Ridacchiò.
"Andiamo a casa." disse Gio. "Bruceremo tutta la casa, ci sono troppi cadaveri di cui occuparsi."
"Sì." Milo acconsentì. "Andiamo a casa, da Rana."
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Morana di "is_it_true_love"
AkcjaMorana, una tredicenne assassina, una leggenda. È nata in Francia ed è stata cresciuta dalla mafia francese. Viene mandata ad uccidere uno dei fratelli Cortello, ma non ci riesce e viene colpita, portata in ospedale e interviene la polizia che scopr...