Morana, una tredicenne assassina, una leggenda. È nata in Francia ed è stata cresciuta dalla mafia francese.
Viene mandata ad uccidere uno dei fratelli Cortello, ma non ci riesce e viene colpita, portata in ospedale e interviene la polizia che scopr...
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Mi sveglio perché qualcuno bussa alla porta. "Stavolta ho bussato. " Elio disse entrando nella mia stanza.
Mi siedo e guardo l'orologio accanto al mio letto, è l'una del pomeriggio. Probabilmente è qui per darmi il pranzo. La maggior parte delle volte sono sveglio a quest'ora, quindi indosso le lenti a contatto, ma in questo momento non le indosso.
"Sì, hai bussato, ma sei comunque entrato di soppiatto e questo vanifica lo scopo del bussare." Alzai gli occhi al cielo e andai in bagno per mettere le lenti a contatto.
"Merito un 'Bravo' però." Disse sedendosi sul bordo del letto. "Vuoi andare a prendere qualcosa da McDonald's o qualcosa del genere?"
Che cosa?
Uscii dal bagno e mi fermai davanti a lui, guardandolo confusa: perché mai avrebbe dovuto uscire con me se pensava che Gabriel mi stesse manipolando? Non avrebbe dovuto aver paura che potessi fargli del male?
"Perché?" gli ho chiesto.
"Per ballare." Roteò gli occhi. "Per andare a prendere il pranzo, idiota!"
Vorrei chiedergli perché vuole uscire con me, ma non voglio sembrare una solitaria. Anche se non c'è niente di male nell'essere una cattiva stronza indipendente.
"Bene." Ho detto comportandomi come se non fosse un gran problema, che la relazione tra me ed Elio non mi rende nervosa né mi spaventa perché può semplicemente cambiare completamente la mia mentalità. Ma niente di che...
"Sarò in cucina, sbrigati." Disse prima di andarsene.
Eseguo la mia routine mattutina, mi vesto, mi trucco un po', cioè applico mascara, correttore e balsamo per le labbra, sciolgo i capelli lisci e esco dalla mia stanza dirigendomi in cucina.
Non appena sono arrivata in fondo alle scale, le due guardie davanti hanno iniziato a lanciarmi occhiate minacciose, poi all'improvviso hanno tirato fuori le pistole per spararmi.
"Un topo francese che vaga in giro pensando che non ce ne saremmo accorti... Stupida ragazza stupida..." Le due guardie ridacchiarono.
Non ho tempo da perdere, quindi ne pugnalo rapidamente uno e poi inizio a correre verso la cucina, mentre l'altro mi spara da dietro mentre cerco di schivare i proiettili.
Raggiungo la cucina e mi nascondo dietro la porta, quello stupido guardiano è entrato in cucina e mentre mi cercava con gli occhi, sono uscita dal mio nascondiglio e l'ho pugnalato al collo, uccidendolo facilmente.
