Brett - Capitolo 4

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Salve ragazzi! Innanzitutto grazie mille per aver letto i capitoli precedenti, lo apprezzo molto :)
Ad ogni modo, ho deciso di mettere una o più canzoni per ogni capitolo, come una colonna sonora , ma il fatto è che non so metterle, quindi un aiutino (?)
Nel frattempo lascerò i titoli qui sotto. Buona lettura!
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Canzone: Faded
Mi rigiro nel letto per l'ennesima volta, ma poi mi rassegno e mi alzo. Vado in bagno e osservo il mio riflesso nello specchio. Ho il volto stanco ma gli occhi vispi, come se fossero in cerca di avventure. Beh, in effetti lo sono. Mi accorgo che sono ancora le due di notte, quindi decido di uscire. Mi vesto subito e mi teletrasporto nel bagno di un pub molto lontano da casa mia. Prendo una birra e mi siedo in disparte, mentre guardo gli altri che si divertono. Individuo un gruppo di ragazze che mi fissano di sottecchi e sghignazzano. 3, 2, 1.. ed ecco che una di loro si alza e viene nella mia direzione. È molto carina, ha un caschetto castano e gli occhi verdi di chi è in cerca di guai. "Ciao" mi dice e si mette comoda affianco a me, con un sorriso malizioso che le increspa le labbra. "Ciao" le rispondo ricambiando il sorriso. Mentre beve un sorso della sua vodka le leggo la mente: è così bello. Sorrido di nuovo. "Cosa ci fa una ragazza così bella da queste parti?" Il pub si trova in una zona malfamata, quindi la domanda non è del tutto fuori luogo. "Potrei dire lo stesso di te" Si avvicina, riducendo la nostra distanza a pochi centimetri. "Non sapevo di essere una bella ragazza" replico suscitando una risatina. "Mi chiamo Karen" Le nostre bocche sono così vicine che sento il suo fiato sulle mie. "Brett" sussurro. Ci baciamo. È così che funziona per me da qualche mese. Vado in un pub o in una discoteca e rimorchio qualche ragazza per passare con lei la notte e il giorno dopo la scarico. Sembrerà insensibile, ma per me non c'è posto per nessuna nel mio cuore. Non dopo Maya. Faccio correre la mia mano sulle cosce scoperte di Karen e lei me le passa tra i capelli. Le sto quasi per proporre di trovarci una stanza, quando sento un fruscio provenire da dietro al divanetto.
Canzone: Wild
Mi stacco da Karen e vedo Alisia con addosso solo una camicia da notte che non le arriva nemmeno a metà coscia. Mi guarda sconvolta e spaventata. "Alisia? Che ci fai qui?" le dico preoccupato. "Io.. non lo so, pensavo.." E poi inizio a capire. Saluto frettolosamente Karen che guarda Alisia con invidia e poi la porto con me in bagno. "Ricordi quello che ti ho detto?" le dico. Lei annuisce e guardandola negli occhi mi accorgo che ha pianto. "Bene, devi fidarti di me adesso. Non aver paura, è successo anche a me all'inizio. Ora chiudi gli occhi" Lo fa e le afferro le mani tremanti. E poi ci teletrasporto nel rifugio. Ora è deserto, sono tutti a dormire quindi non faranno domande. Alisia si guarda intorno sconvolta, ora sta seriamente tremando. Mi sforzo di non guardare dove finisce la sua camicia da notte. Concentrati Brett. Non è il momento. "Benvenuta nel nostro rifugio. Qui vivono quelli della mia specie e della tua. Siamo un bel gruppetto! Domani mattina ti presenterò tutti" Cerco di metterla a suo agio ma peggioro la situazione. "La tua e la mia specie?" I suoi grandi occhi azzurri mi scrutano. "Perché non ci sediamo un po'?" Ci sediamo su due poltrone. "Io non so nemmeno cosa ci faccio qui, pensavo fosse un incubo ma sono sveglia.." E inizia a singhiozzare. Le mie mani vorrebbero stringerla, accarezzarla, dirle che andrà tutto bene. Ma resto al mio posto perché ho paura di terrorizzarla. Mi ricorda tanto.. me. "Ero a casa mia, nel mio letto ma all'improvviso mi sono ritrovata.. nel laboratorio di chimica a scuola.." dice tra un singhiozzo e l'altro. Capisco di cosa sta parlando: teletrasporto notturno. Succedeva anche a me. "Poi quando il custode mi ha vista, io.. Desideravo solo andarmene da lì e di trovarti" Spalanco gli occhi. "Trovare me?" "Sì. Volevo delle risposte. Ho cominciato a pensarti e mi sono ritrovata lì davanti a te" Resto impressionato. Di solito i Tomorrow People principianti non sono in grado di teletrasportarsi dove vogliono. "Perché io? E cosa significa essere Tomorrow People?" Mi chiede asciugandosi le lacrime. "Vedi, alcune persone.. si evolvono. Ecco cosa siamo noi Tomorrow People. L'evoluzione umana. Possiamo fare quello che nessun altro umano può fare. Abbiamo dei poteri" Alisia mi guarda ancora impaurita, mentre continuo. "I nostri poteri sono le tre T: teletrasporto, telecinesi e telepatia. Penso tu sappia cosa significano" "Non è possibile" Le chiedo se vuole una dimostrazione e annuisce poco convinta. Il mio sguardo si sofferma su un libro su un tavolo più avanti. Mi concentro e lo attiro verso di me con la mente. Il libro si solleva e fluttua verso di me, fino ad arrivare nelle mie mani. Alisia sgrana gli occhi e si alza indietreggiando. La raggiungo teletrasportandomi dietro di lei e le dico con la telepatia Mi credi ora? Sento il suo battito accelerare. "Come hai fatto?" Mi avvicino di qualche centimetro. "È nel mio DNA. E anche nel tuo. Ma tu sei ancora una principiante ed è strano che i tuoi poteri si stiano manifestando solo ora. Ma imparerai a controllarli. Ci vuole molto allenamento" "E se non volessi imparare? Se non volessi tutto questo?" Resto sorpreso. Tutti i Tomorrow People che ho accolto all'inizio erano elettrizzati dall'idea di essere superiori e di avere dei poteri. "Ascolta Brett. Ti ringrazio per avermi spiegato tutto, ma io.. non sono pronta per tutto questo, voglio solo tornare a casa" È troppo sconvolta e non voglio contraddirla. So che tra qualche giorno cambierà idea. Ma devo avvertirla di un altro pericolo. "Rispetto la tua decisione. Ma devo dirti una cosa, anche se so che ti metterà un po' di paura: noi non viviamo felici scorazzando per le vie della città a usare i nostri poteri. Noi siamo cacciati" Ora Alisia non sembra impaurita. Strano. "C'è un'organizzazione chiamata Ultra che va in giro a cercare Tomorrow People per portarli alla base e togliergli i poteri o reclutarli come soldati. O peggio, ucciderli" Alisia guarda prima me, poi si guarda intorno. "Sai, forse non mi dispiacerebbe restare qui per stanotte. Non credo sia opportuno andare gironzolando con questi poteri-lo dice con riluttanza- fuori controllo" Sorrido e ci incamminiamo verso il dormitorio.

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