Capitolo 3

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Il cinguettio degli uccellini sulla mia finestra e i primi raggi del sole spuntare fanno si che il mio risveglio sia in perfetta sintonia con il mio umore. Mi affaccio e sul comodino l'orologio porta le 6, molto presto per svegliarsi di domenica, ma non sono una di quelle tipe a cui piace dormire fino a tardi. Sono una a cui piace assaporare i profumi mattutini e l'aria così fresca ancora non riscaldata dal sole. Scendo le scale e mi dirigo in cucina dove mi preparo un buon caffè e due crêpes e vado in giardino dove mi siedo sulla panchina. Ho una visione a dir poco meravigliosa, il sole raggiungere il suo apice e la luna tramontare per dare spazio al celeste del cielo. Rimango a guardare questo spettacolo ancora per un po', poi dopo un po' mi sono alzata e mi sono andata a vestire. Dormono ancora tutti e io mi chiedo com'è possibile che le persone possono dormire così tanto e perdersi tutte le bellezze della natura che la mattina ci porge, ma senza tanto importanza vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, mi vesto e riesco fuori. Sono appena le 7 e il sole è già così caldo, quasi che i suoi raggi mi riscaldano così tanto da non sentire più quella leggera brezza mattutina che ti fa accapponare un po' la pelle. Più in là vedo Alex che come vedo è mattiniero come me, decido di andare da lui a salutarlo. - buongiorno Alexander, come mai già sveglio? - gli chiedo curiosa - buongiorno a te Crystal, beh in realtà non mi piace molto dormire - mi sorride e continua - da come vedo neanche tu ami dormire -
- beh in effetti neanche a me piace molto dormire, ho avuto sempre quest'abitudine di svegliarmi presto e non è che me ne dispiaccia tanto -

- esatto, la penso anch'io così -.
È ora di tornare a casa anche perché i miei si sarebbero svegliati a breve e non vorrei fargli prendere un colpo non vedendomi li, perciò lo saluto e mi affretto a tornare sulla panchina e questa volta a leggere un bel libro. Per fortuna ancora nessuno si è svegliato, mi immergo nella lettura così fino a che non sento scendere qualcuno. È la mamma, poso il libro sulla panchina e le do il buongiorno, poco dopo si sveglia anche mio padre do il buongiorno anche a lui. Le ore passano molto veloci quando leggo e vengo distratta dal suono del campanello, mamma accorre ad aprire la porta ed è la signora Jessica
- ciao Sharon, sono venuta di nuovo a ringraziarti per il pensiero di ieri. Avevo pensato di invitarvi a pranzo da me -.
- oh Jessica ti ringrazio, è molto gentile da parte tua. Ci saremo sicuramente -

- perfetto allora, vi aspetto alle 13.00 -

- va benissimo -. Sento concludere la conversazione e mi affretto ad entrare e a chiedere a mia madre cosa le ha riferito la signora Jessica anche se in realtà avevo sentito tutto.
- tesoro la signora Jessica ci ha appena invitato da lei a pranzo, abbiamo meno di 2 ore per prepararci. Dopo tutto è domenica e dobbiamo essere almeno presentabili - si mette a ridere alludendo al fatto di come eravamo vestite. Io rido di conseguenza avendo capito a cosa si riferisce. Sono andata sopra alla scoperta di cosa mettere, scovando ho trovato un vestitino carino, non penso di averlo mai visto nel mio armadio ma forse sarà uno di quei regali che mi fa la mamma al mio compleanno. Comunque ho deciso di metterlo. È lungo fin sotto le ginocchia, a giro manica ed è di un rosso scuro. Ho messo delle ballerine nere e sono andata in bagno a legare i capelli in una coda. Non metto nessun tipo di trucco, non ne sono abituata e ho messo il mio burro cacao alla ciliegia. Sono pronta e con me anche tutti gli altri. Sono le 12.55, e noi siamo puntuali come sempre, mia madre ha suonato al campanello ad aprirci è stato Alexander - prego, mia madre sta ultimando le pietanze - ci accoglie con un grande sorriso
- è permesso? -
dice educatamente mia madre e dalla porta della cucina sentiamo la signora Jessica dire di andare in cucina
- eccovi qui, puntuali come vedo. Sto finendo di preparare, ma prego sedetevi - dice gentilmente,
- sei gentilissima, comunque volevo presentarti mio marito Andrew -

- piacere mio Andrew, io sono Jessica - si affretta a dire. Poco dopo scende anche il signore Louis e mio padre si presenta. Mangiamo poco dopo, la roba era deliziosa. Devo dire che oltre ad essere una donna dolcissima è una gran cuoca, mi sono complimentata subito dopo aver finito. Sono le 3 passate e continuiamo a parlare, ridere e mi piace ascoltare il signor Louis parlare di come mai questo trasferimento. È stato trasferito qui a Seattle per motivi di lavoro, è un agente immobiliare. Sono ormai le 8 e nessuno ha voglia di mangiare per quanta roba ha fatto oggi Jessica, salutiamo e ringraziamo per la bellissima giornata trascorsa insieme.

- domenica prossima da me eh, vi aspetto e non accetto un no come risposta - dice mia madre con un gran sorriso
- saremo molto felici di venire domenica da voi -
risponde la signora Jessica con anch'essa un grande sorriso. Quando torniamo a casa, mamma non può non fare commenti su quanto sono persone gentilissime e divertenti, ma sono d'accordo con lei, non ce niente da dire se non solo che sono persone davvero fantastiche. Dopo una doccia veloce mi preparo lo zaino pronto per domani e mi distendo sul letto fino ad addormentarmi.

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