Aelita

GIUSEPPE E ANDREA

Dopo il 2011 le ragazze rimasero davvero single e senza aspettative sul futuro. Sarà stato probabilmente l'effetto Lyoko. Le ragazze nella seconda parte del 2012 crebbero d'età ancora e tale sarebbe rimasta invariata per sempre. Questo non solo per loro due ma anche per le cugine e successivamente per i partners con cui si sarebbero fidanzate.

Dunque in men che non si dica, si trovarono invecchiate di cinque anni ognuna: Aelita arrivò a 27, Sammy a 28, Lucia a 26. Anche Bambolina e Jade si ritrovarono con l'età che avanzava, l'una a 25 anni e l'altra a 24.
Già questa cosa fu parecchio traumatica.
Se ne aggiunsero varie, però.

Dovettero traslocare da Roma, vagando in varie zone dell'Italia, poi si fermarono a Napoli, ma poi ripartivano. Purtroppo non avevano più una casa in un unico luogo, ma in più luoghi, vivevano sempre insieme tutte e cinque insieme. Aelita lasciò il lavoro, ma comunque Jan e il suo capo trovarono dei sostituti a cui lasciare il Bar Roma, così facendo fu semplice almeno per una cugina avere un lavoro stabile. Ma ovviamente prima avrebbero dovuto trovare un bar i due colleghi della giovane.

Un'altra notizia orrida era all'orizzonte. Le sorelle maggiori Bella e al Fragolina non si sa perché, erano scappate di casa.  In realtà, dopo tantissimo tempo, si seppe che furono rapite dai Cattivi. Ovviamente fu una manovra poiché volevano distruggere Aelita e Sammy, essendo coscienti di non poterle avere mai. Avrebbero ceduto per il pagamento del riscatto, forse.

Le giovani dovettero reinventarsi anche con i turni per fare i lavori  in  casa. Si dividevano tra chi andava a comprare cibo e bevande e chi invece rassettava o dipingeva casa, Aelita e Sammy ad esempio dipingevano le pareti di casa e le altre cugine andavano a fare shopping per rifocillarsi. Ovviamente si alternavano nelle manzioni.
Tutto era diventato complicato e andava a svantaggio delle altre ragazze che dovevano trovare lavoro, anche uno saltuario se fosse servito.

A casa nuova non tutto era accessibile almeno i fornelli e l'elettricità funzionavano, le porte non c'erano, solo quella d'ingresso era presente, c'erano un sacco di aggiusti da fare, difficili ma molto  dispendiosi, soprattutto.

Di mattina come di consuetudine si alzarono presto, prima Aelita che fece prontamente il caffè a tutte, indossava una camicia da notte bianca, ornata con dei fiori piccoli blu. Questa lasciava intravedere le finali.
Di buon grado poi  si svegliarono tutte le cugine.
"Buongiorno dormiglione!" disse lei.
"Buongiorno a teee!" dissero tutte in coro, con qualche sbadiglio decisamente di troppo.
"Oggi cosa si fa?" Chiese Lucia.
"Oggi restiamo noi due a casa a tinteggiare e loro vanno ad acquistare i viveri. Dai è da una settimana che ci andiamo noi. Non pensi Aelita?" disse Sammy.
"Oh sisi va bene! Perfetto. Dipingere è stupendo, ti trasporta nel mondo dei pittori. In qualche modo voli con la fantasia, è bello ok, ci sto."

Si vestirono tutte e andarono a fare commissioni. Le due rimasero a casa, misero dei vestiti un pó vecchi e iniziarono a dipingere con dei pennelli scelti a loro gusto, Aelita aveva preso uno rosa, che poteva essere usato per fare anche la tinta ai capelli, era dunque largo, con quello era più difficile dipingere. Sammy invece ne prese uno bianco e marrone, più liscio e più piccolo, sicuramente solo adatto alla pittura.

Mentre dipingevano e parlavano si sentirono improvvisamente osservate.

Ecco che si voltarono, erano entrambe sporche di pittura e spettinate. Videro il paradiso all'improvviso. Giuseppe e Andrea quei ragazzi di tantissimi anni fa che conobbero a scuola, due ragazzi italiani.

Giuseppe sui 34 era un giovane percussionista, ballerino napoletano. Andava a scuola con Aelita quando era in America per un breve periodo. Era un bellissimo bambino che subito fece innamorare Aelita da piccola, da grande era ancora meglio. Aveva savoir-faire, sveltezza, intelligenza, era brillante, aveva la fama di donnaiolo ma per Aelita sarebbe sicuramente cambiato o almeno così si sperava.
Aveva un migliore amico, Francesco che suonava con lui.