Skylight -tradotta-

diciotto

Mentre passavano i giorni e gli studenti si allenavano, Hana non pensò molto ai suoi sentimenti e a quelli di Bakugo. Tutto ciò su cui riusciva a concentrarsi era migliorare per il festival.

"Su cosa lavorerai per prima, Hana?" chiese Kirishima mentre si dirigevano verso l'area di allenamento.

"Beh, dal momento che il mio quirk sta acquisendo nuove abilità, stavo pensando di lavorare su quelle più nuove e deboli, dato che cose come esplosioni, campi di forza e gradini ora mi riescono meglio", rispose, tirandosi indietro i capelli.

"Tipo cosa?"

"Beh, sono riuscita a creare campi di forza più grandi e a spostare oggetti sopra di essi", spiegò, gesticolando con le mani mentre si avvicinavano alla zona.

"Ehi, forse potremmo aiutarci a vicenda", suggerì Kirishima.

"Tipo come?"

"Beh, perché non mi lanci delle grosse pietre, mentre ti alleni con il tuo quirk, mentre io le rompo o le schivo, mentre mi alleno con il mio quirk?" suggerì, indurendo il braccio come esempio.

" è un idea niente male"

"Di cosa state parlando, voi due idioti?" chiese Bakugo, avvicinandosi a loro due,

"Ci stiamo aiutando a vicenda a mettere in pratica i nostri quirk", ha detto a Bakugo. "Sto usando il mio quirk per lanciare pietre a Kirishima mentre lui le rompe o le schiva con il suo quirk".

"Il festival non è basato sul lavoro di squadra, ma ci troveremo contro altre persone, quindi non è una cattiva idea", ha affermato Bakugo, infilando le mani nelle tasche dell'uniforme.

"Wow, che bello", disse Kirishima, con le lacrime agli occhi mentre stringeva il pugno. "Così virile".

Hana roteò gli occhi e guardò Bakugo. "Sai, potrei anche tirarti delle pietre e tu potresti farle esplodere."

"No grazie," ringhiò leggermente Bakugo. "Sono bravo ad allenarmi da solo."

Dopo alcuni giorni di pratica, arrivò il giorno del festival. Hana prese la sua piccola borsa di elastici per capelli, assicurandosi di portarne molti per non dimenticarsene, e un paio di barrette energetiche.

"Buona fortuna, tesoro", disse suo padre mentre usciva dalla porta. "Ti guarderemo. Siamo così orgogliosi di te!"

"Grazie, papà!" Lo salutò con la mano mentre usciva di casa, dirigendosi verso la scuola dove si sarebbe incontrata con i suoi compagni per poi andare all'arena principale.

Dopo essere arrivata a scuola e allo spogliatoio,  afferrò il suo vestito e chiuse la porta, vide Uraraka proprio lì e si mise a gridare.

"Oh mio dio, Uraraka. Mi hai spaventato," ansimò.

"Mi dispiace", rispose. "Sono così eccitata per oggi!"

"Anch'io, amica", disse , afferrando un elastico e tirandosi indietro i capelli.

"Anche se sono un po' nervosa."

"Perché potresti dover combattere contro Bakugo?"

"Cosa? No," negò, scuotendo la testa. "È solo che, da quando ho battuto la testa durante il combattimento con USJ, il mio quirk è diventato super forte ultimamente. Tipo, i livelli che di solito non uso sono molto più facili."

"Cosa c'è che non va?"

"Ho paura di raggiungere il massimo del mio quirk troppo in fretta o che il mio quirk si evolva a metà partita."

"Cosa intendi con 'evolversi'?" chiese Uraraka, leggermente spaventata dalla risposta che avrebbe potuto ricevere.

"Il mio quirk è così versatile che non ho idea dei limiti. Voglio dire, sai come brillano le mie mani e i miei occhi?"

Uraraka annuì, sapendo come funzionavano.

"Beh, a volte diventa più luminoso o viaggia di più lungo le mie braccia", ha continuato a spiegare. "Non so cosa succederà dopo nel mio quirk".

"Hana, penso che potresti acquisire nuove abilità", rispose Uraraka.

"Ma non preoccupiamoci di questo adesso, concentriamoci solo sul festival e vinciamo!"

"Sì!"  urlò mentre seguiva Uraraka nella sala d'attesa 1-A.

Le due ragazze entrarono nella stanza e, mentre Hana si guardava intorno, Uraraka le fece l'occhiolino mentre la spingeva verso Bakugo. Le lanciò un'occhiata fulminante e poi andò a sedersi accanto a lui.

"Ehi", lo salutò.

"Ehi, questa volta ti sei ricordata di mettere un elastico per capelli", disse Bakugo, indicando i capelli.

"Non sono completamente inutile." Scrollò le spalle mentre la guardava. "Sei pronto per qu--"

"Tutti voi mettetevi la faccia da gioco!" urlò lida, entrando nella stanza mentre lui spalancava la porta. "Tra poco entreremo nell'arena!"

"Midoriya," disse Todoroki avvicinandosi a lui.

"Ehi Todoroki," rispose Midoriya. "Che succede?"

Bakugo aveva guardato i due, il che aveva fatto sì che Hana seguisse il suo sguardo, notando l'interazione.

"Da un punto di vista oggettivo, penso che sia abbastanza chiaro che sono più forte di te", affermò Todoroki, facendo sì che lei socchiudesse gli occhi, nervosa per quello che sarebbe potuto succedere.

"Sì," concordò Midoriya.

"Tuttavia," continuò Todoroki. "Hai All Might al tuo angolo che ti aiuta. Non sono qui per ficcare il naso su cosa sta succedendo tra voi due, ma sappi che ti batterò."

"Cosa sono tutte queste dichiarazioni di guerra?" Kaminari ridacchiò nervosamente, facendo sì che Kirishima si alzasse e mettesse una mano sulla spalla di Todoroki.

"Sì, qual è il problema?" chiese Kirishima. "Perché stai attaccando così all'improvviso, proprio prima che iniziamo?"

Todoroki scosse la mano di Kirishima: "Non siamo qui come amici, non dimenticare che questo non è un lavoro di squadra".

"Sì, ma qual è il problema?" chiese Hana, premendo le mani contro il tavolo.

"Aspetta un attimo, Todoroki," disse Midoriya, fermando Todoroki mentre si allontanava. "Non so cosa ti passi per la testa, o perché pensi di dover dirmi che mi batterai, e sì, certo che sei meglio di me. Infatti, potresti avere più potenziale di chiunque altro nel corso per eroi. Ecco perché sei entrato così facilmente."

"Izuku, non dire così, siamo tutti buoni a modo nostro."

"Sì, forse sei un po' duro con te stesso e con noi, amico", ha aggiunto Kirishima.

"No, ha ragione, ragazzi", ha continuato Midoriya. "Tutti gli altri corsi, ci stanno attaccando con tutto quello che hanno. Dovremo tutti combattere per resistere. E anch'io punterò alla vetta".

"Bene allora..." disse Hana appoggiandosi al tavolo.