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Il giorno successivo, dopo che Bakugo aveva scoperto il suo quirk, i tre erano andati a scuola. Gli insegnanti e gli altri studenti lo adulavano, mentre lui  aveva questo grande sorriso orgoglioso sul viso. Hana e Midoriya stavano cercando di convincerlo a parlargli, ma lui li ha semplicemente ignorati.

Quel giorno, durante la ricreazione, i due stavano cercando di giocare con Bakugo, ma  tutti gli stavano intorno, cercando di vedere la sua nuova stranezza.

"Katsuki," ha iniziato Hana dopo essersi finalmente fatta strada tra la folla. "Vuoi giocare con me e Izuku?"

Lui la guardò per un momento, poi le disse: "Non ora, queste persone vogliono vedere il futuro eroe numero uno!"

La ragazza poi lo rimase a fissare per un momento, allontanandosi tristemente e superando Midoriya, che stava cercando di attirare l'attenzione di Bakugo, e si sedette sull'altalena.

*Perché non vuole giocare con me?*

Pensò mentre dondolava lentamente avanti e indietro.

*Forse è per il quirk, piace a tutti molto di più per questo. Se mai scoprissi il mio quirk...

...Non voglio essere come lui.*

dieci anni dopo...

Era solo un altro giorno all'Aldera Junior High, l'insegnante parlava di futuro. Fu allora che Bakugo saltò sulla scrivania dopo che la classe aveva causato un putiferio con i loro quirk.
Tutti tranne Midoriya e Hana.
Midoriya non aveva un quirk, quando lo scoprì aveva quattro anni, ovvero quando Bakugo aveva scoperto il suo.
Hana aveva iniziato a diventare distante quando scoprì che non ne avrebbe mai avuto uno..

Hana d'altra parte, aveva un quirk. Ma il suo era diverso da quello di Bakugo e da quelli della classe: non lo mostrava a loro. Aveva paura di diventare come lui se lo avesse mostrato.

Semplicemente non lo mostrava e si esercitò in segreto, decidendo di voler entrare alla U.A. Ma nessun altro lo sapeva.

"Oh sì, Midoriya e Hana", iniziò l'insegnante. "Volete andare lì anche voi, giusto?"

Midoriya sprofondò nella scrivania mentre Bakugo si immobilizzava, si voltò lentamente verso il povero ragazzo con rabbia. Hana si limitò ad annuire in silenzio. La classe rise di Midoriya all'idea ridicola di un ragazzino senza quirk che frequentava una scuola di eroi d'élite

"Non entrerai mai Deku," sputò Bakugo. "Non hai un quirk. Proprio come te laggiù."
Indicando Hana.

Divenne rossa e borbottò a bassa voce di averlo.

"Aspetta cosa?" Bakugo si bloccò, guardando la ragazza. "Da quando ne hai uno?!"

L'insegnante poi disse loro di calmarsi e di continuare con il resto della giornata di lezione.
Dopo le lezioni, Hana rimase indietro, quando ad un tratto vide Bakugo e la sua banda malmenare Midoriya, poiché Bakugo aveva tra le mani il tredicesimo taccuino di Midoriya.

"Katsuki, lascialo in pace--" cominciò mentre lui fece volare il quaderno, buttandolo dalla finestra.

La ignorò mentre lei guardava fuori dalla finestra, osservando il taccuino caduto nella fontana del cortile.

"Ecco un consiglio, nerd," iniziò Bakugo mettendo la mano sulla spalla di Midoriya. "Non pensare nemmeno a fare domanda. Altrimenti."

"Vai via," Hana digrignò tra i denti.

"Questo vale anche per te, cara", iniziò Bakugo girandosi verso di lei.

"Non succ..."

La ragazza poi lo guardò, i suoi occhi cominciarono a diventare luminosi, di una brillante tonalità di blu. "Uscite."

Bakugo si fermò, vedendo i suoi occhi e si rivolse alla sua banda. "Andiamo."

"Sai, se vuoi essere un eroe, potrebbe esserci un altro modo," ricominciò Bakugo, rivolgendosi a Midoriya. "Prega solo di nascere con un quirk nella tua prossima vita, e fai un tuffo a cigno dal tetto dell'edificio."

Midoriya poi si voltò verso Bakugo, sembrando arrabbiato. Ma quando vide le piccole esplosioni si bloccò .

Hana poi alzò la mano, che stava iniziando a diventare di una tonalità blu, come quella dei suoi occhi. "Ho detto: vattene, Katsuki,"

Poi se ne andarono finalmente; lasciando Midoriya e Hana da soli. "Tutto bene?" chiese, rivolgendosi a Midoriya.

"Più o meno," iniziò, alzando le spalle e guardando la sua mano ormai normale.

"Io non sapevo che avessi un quirk."
"Sì, non lo mostro mai." Alzò le spalle. "Ho sempre avuto paura di diventare come Katsuki."

"Quando l'hai ottenuto?" chiese, mentre cominciavano a camminare verso il cortile per recuperare il quaderno.

"Non molto tempo dopo che Katsuki ottenne il suo"

"Beh, è bello che il tuo quirk sia..." iniziò, senza rendersi conto di cosa fosse in realtà. "Aspetta, cosa è?"

"La chiamo Energia," Hana iniziò, guardando la mano di prima. "Fondamentalmente, posso manipolare l'energia proveniente dal mio corpo o dalla luce esterna. È più forte durante il giorno a causa del sole e una volta che è notte, di solito utilizzo la luce della luna, se ce n'è, l'energia del mio corpo, o una combinazione di entrambi."

"Wow, è così bello!" Midoriya sorrise raggiante, sembrando dimenticare quello che gli era appena successo. Fu allora che arrivarono alla fontana e videro i pesci sgranocchiando il quaderno. "Bene, ecco i miei sogni, come cibo per pesci."

"Mi dispiace," disse , massaggiandosi la nuca. "Non so perché lui è così."

"Va tutto bene", rispose Midoriya. "Ci vediamo in giro, Nana."

"Sì, ci vediamo", disse, voltandosi nella direzione opposta rispetto a Midoriya.

Lei cominciò a camminare verso il cancello d'ingresso, verso il minimarket in modo da poter prendere un paio di articoli per la sua famiglia. Aveva superato uno degli angoli quando all'improvviso qualcuno la afferrò per il braccio, trascinandola nell'angolo vicino.

Lei urlò, e subito una mano le coprì la bocca. I suoi occhi si concentrarono rapidamente non appena vide che la persona che l'aveva afferrata era proprio Bakugo.

"Perché non mi hai detto che avevi un quirk?" chiese sottovoce, togliendogli la mano dalla bocca mentre Hana era con le spalle al muro.

"Perché sembra che non ti importi di nessuno tranne che di te stesso,"
ragionò in tono brusco.

Aprì la bocca per rispondere, chiudendola velocemente. Lei continuò a dirgli: "Il giorno dopo che hai ottenuto il tuo quirk sembravi essere il migliore di tutti gli altri. Non voglio essere così."

"Beh, brillare cosi non andrai da nessuna parte." Lui alzò le spalle, indietreggiando un po'. "Quindi sei un manipolatore di energia"

"Come hai--"
"Ti ho sentito con Deku," le disse, mettendo le mani nelle sue tasche. "Perché non me l'hai mai detto, e nemmeno a lui?"

Hana rimase lì, in silenzio. Bakugo poi si rese conto di quanto gli mancava averla intorno, "Nana sono-"

"Katsuki, andiamo amico!" Ben presto i suoi due scagnozzi arrivarono di corsa vedendo Hana lì. "Perché è qui?"

"Volevo solo chiederle una cosa," sbottò Bakugo mentre camminava via con loro subito dopo, lasciandola sola.

Quello è stato l'ultimo momento che lei ha avuto prima di usare il suo quirk di fronte agli altri.

Skylight -tradotta-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora