Capitolo VI

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Sono ancora le tre del pomeriggio e la yogurteria è ancora chiusa così entriamo da  Abercrombie & Fitch. Provo un vestito bellissimo, ha il corpetto nero in pizzo e un'ampia gonna corta bianca.
A mia sorella piace un casino perciò decido di comprarlo. Paghiamo e usciamo a prendere le scarpe. Ne prendo un paio nere con i brillantini con il tacco di otto centimetri.
Finito le commissioni, prendiamo finalmente i nostri yogurt.
Vedo una coppia entrare e sedersi su un tavolino dentro il negozio. Lui ha un'accnto ascolano, mentre lei c'è l'ha romano.
Quando lui fa la fila, noto degli occhioni verde smeraldo ed è lì che lo riconosco: è Mattia Destro, giocatore della Roma. Credo sia qua per firmare il contratto, ho sentito che il Milan gli ha offerto un contratto.
Do il piccolo bicchiere contente il dolce a mia sorella e prendo il mio. Andiamo a sederci ad un tavolo, quello vicino a Mattia.
'Ludovica, possiamo fare una foto?'
Lei mi guarda e annuisce. Prende il mio telefono e ci facciamo il selfie.
'Non so se ti ricordi di me, sono Camilla, la ragazza che ti scrive sempre'
'Ah si, certo che sei proprio bella'
'Grazie mille, tu sei uno splendore come sempre. Posso chiederti una cosa?'
'Certo'
'Beh, ecco siete qua per shopping o perché a Mattia ha offerto il contratto il Milan?'
'Se dovessero chiedertelo io non ti ho detto nulla, comunque siamo qua per trovare una casa perché Mattia verrà a vivere qua, per almeno i prossimi sei mesi.'
'Quindi è fatta?'
'In un certo senso'
Nel frattempo arriva Mattia e chiedo anche a lui di fare una foto.
Usciamo e torniamo a casa.
Sono, oramai, le sei e devo farmi una doccia veloce.
Prendo l'intimo con il vestito e li sistemo sul letto.
Entro e l'acqua è calda al punto giusto.
Prendo un po' di shampoo e mi massaggio la cute, sciacquo e ripeto la stessa cosa con il balsamo. Prendo il bagnoschiuma al cocco e mi strofino bene il corpo.
Esco e mi avvolgo nell'asciugamano.
Mi asciugo i capelli e li sistemo con una forcina, spingendoli da un lato.
Mi infilo l'intimo e mi metto il vestito. Metto le scarpe e scendo.
Trovo Stephan già dentro ed è accompagnato da una ragazza mora, occhi verdi ed è alta, ma si vede che è una poco di buono. È svestita, più che vestita, però vabbè. Contenta lei, contenti tutti.
Saluto e mi presento nonostante io conosco lui e lui conosce me. Ci sentiamo a tavola e iniziano a mangiare.

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora