Notte

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Hermione si sveglió improvvisamente nel cuore della notte. Erano le due e mezza del 31 agosto. Mancava soltanto un giorno per la partenza verso Hogwarts. Era sudata e tremava per il freddo. Si guardò intorno, cercando di rimettere insieme i pensieri confusi nella sua testa. Era sdraita su un letto in una delle stanza della Tana. Condivideva la camera con Ginny, infatti alzando di poco il busto intravide la sua chioma rossa e il suo volto sereno. Si rassicuró nel vederla dormire tranquilla. Lei invece aveva avuto un altro incubo, per fortuna non aveva gridato svegliando tutti. Doveva respirare aria fresca, rilassarsi di nuovo, così prese la bacchetta e si smaterializzò nel primo luogo che le venne in mente. Si ritrovò a Londra, nel quartiere dove aveva vissuto con i suoi genitori, davanti alla sua vecchia casa. Il vento settembrino iniziava a farsi strada tra le vie della capitale inglese, e fece rabbrividire Hermione. Solo in quel momento si rese conto in che condizioni si trovava. Indossava una lunga camicia da notte bianca a fiorellini, era scalza e i suoi capelli avevano la forma di un cespuglio. Un tempo si sarebbe vergognata per quel suo abbigliamento, ma aveva bisogno di camminare e schiarirsi le idee, e non le importava il suo aspetto. Inolte era notte fonda, nessuno l'avrebbe vista. Vagó per le piccole stradine del suo quartiere, fino all'entrata di un gran parco pubblico. Quando aveva 9 anni il padre la portava a pattinare in quel giardino. Avrebbe voluto rivederlo ma purtroppo era chiuso, i suoi cancelli erano serrati e incatenati. Con la magia avrebbe potuto entrare lo stesso ma non voleva infrangere le regole, o forse perchè non avrebbe avuto la forza neanche di pronunciare un banalissimo incantesimo. Voleva solamente ritornare nello stesso punto in cui si era smaterilizzata per rivedere di nuovo la sua antica dimora dove aveva passato una felice infanzia con i suoi fantastici genitori. Attraversó le strisce pedonali, senza guardarsi intorno, e tutt'a un tratto, le sfrecciò davanti una moto completamente nera, tagliandole la strada. Nei pochi secondi in cui puntó gli occhi sul pazzo guidatore le sembró di riconoscere un volto famigliare. Ma chi poteva essere? Non poteva restare in mezzo alla strada a chiedersi chi fosse, doveva ritornare alla Tana, la mattina  avrebbe festeggiato con la famiglia Weasley al completo il ritorno ad Hogwarts. Senza pensarci corse via, lasciandosi tutto alle spalle.

Draco stava facendo il suo solito giro per la cittá, per combattere la costante insonnia, quando si imbatté in una donna dall'aspetto trasandato che stava attraversando le strisce. Non la degnò della più misera attenzione e attraverso senza fermarsi. Tuttavia quando vide il suo viso alzarsi verso di lui, notò che la pazza che girava alle tre di notte con solo una camicia da notte era una giovane ragazza dall'aspetto e dal volto famigliare. Non la riconobbe, ma ebbe la sensazione di averla giá conusciuta. Gli ritornò alla mente di un incontro simile con un'anziana signora, sicuramente con qualche rotella fuori posto.

Era un freddo pomeriggio di gennaio, Draco camminava per le vie della cittá per combattere la noia e la solitudine che lo perseguitavano. Stava attraversando un piccolo parco in stile inglese quando notò seduta su una panchina una signora anziana con una vestaglia rosa e un cappello di lana verde in testa. Quando passava vicino a lei un uomo o una donna, questa gli gridava un nome per farli voltare verso di lei. Tuttavia tutti i passanti non le prestavano attenzione. Draco, non si preoccupò minimamente dell'atteggiamente della strana donna. Tuttavia quando le passò accanto, lei non disse nessun nome ma iniziò a canticchiare una melodia. Il ragazzo si fermò all'istante, il leggero suono che produceva la voce dell'anziana gli era famigliare. La sua mente vagò a un'immagine ben precisa. Una festa a casa Malfoy, mentre sua madre Narcissa suonava la stessa melodia. Era un notturno di Chopin. Una musica così bella e cosi malinconica. A quel ricordo ne seguì un'altra, due giorni dopo la caduta di Voldemort quando insieme alla sua famiglia era ritornato a Malfoy Manor e l'aveva trovata completamente bruciata. Sua madre era sconvolta da ciò che avevano fatto alla sua casa e si era buttata a terra gridando e piangendo. Ritornó alla realtá pochi istanti dopo, si girò per vedere in volto della signora ma quest'ultima era sparita nel nulla.

Un suoni assordante lo riscosse da quel momento di ricordi, era il rumore di un sirena di uno dei tanti passaggi a livello di Londra. Era quasi rientrato a casa. Non doveva rievocare simili reminescenze, lo ferivano solamente. Avvelenavano sempre di più la sua anima consumata. Senza pensarci un attimo, dimenticò lo strano incontro sulle strisce di quella sera e rientrò al proprio appartamento. Quando il sole sarebbe sorto, doveva andare a trovare una persona cara per salutarla prima di partire per Hogwarts.

Solo nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora