Una inaspettata decisione

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2 settembre 1999, ore 2.30 Hogwarts
Hermione si svegliò improvvisamente nel cuore della notte. Il suo viso era rigato di lacrime, e il suo corpo tremava. Aveva sognato i suoi genitori torturati da Bellatrix, i loro corpi insanguinati pieni di tagli e i muscoli che si contraevano dal dolore. Un dilaniante senso di paura la attraversò. Stava per alzarsi dal divano, quando sentì un leggero sospiro. Si girò e vide Giada, ancora immersa nel sonno. Per un attimo si era scordata di lei. Dormiva cosi beatemente che Hermione non se la sentì di svegliarla. La prese in braccio e la porto nella sua stanza, cercando di essere silenziosa. La adagiò sul letto, e la coprì con la coperta rossa e oro come i colori dei Grifondoro.
Prima di uscire le diede un bacio sulla fronte per ringraziarla di essere stata sincera con lei. Uscì e ritornò nel suo dormitorio. Appena entrata, però, la paura di ricadere in una altro incubo la terrorizzò.
Cosi si diresse a passi svelti nell'ala dei dormitori maschili, arrivata davanti alla stanza 1A bussò con forza. Si sentirono dei rumori provenire dalla camera e dopo pochi istanti si aprì la porta, mostrandole un Ron assonnato e un po' irritato. Senza pensarci Hermione lo baciò, aveva bisogno di stargli vicino per superare quella sensazione di vuoto provocata dall'incubo di quella notte. Lui in un primo momento non reagì, poi ricambiò l'affetuoso gesto della fidanzata. Si staccaronp dopo pochi secondi, e lui l'abbracciò forte, sussurandole all'orecchio:
"Hai avuto un altro incubo?"
Lei annuì con la testa, e abbassò lo sguardo, nascondendo l'espressione triste del suo viso.
Harry che era ancora sdraito supino sul letto, si alzò e li raggiunse stringendoli forte a sè.
"Non ti preoccupare Herm, noi siamo qui con te, e insieme supereremo tutti. Nessuno ci dividerá."
Hermione li fissò entrambi per alcuni secondi, poi sorrise, ringraziandoli di tutto ciò che facevano per lei. Tutte e tre si misero davanti al caminetto e iniziarono a chiacchierare. Le ore passarono in fretta, spensierate e apparentemente felici. Quando i raggi del sole colpirono la finestra della camera di Harry e Ron, Hermione decise di ritornare nella sua stanza per prepararsi per il secondo giorno ad Hogwarts. Li salutò e uscì. Passando per la Sala Comune guardò l'orologio, erano le 7.15, la colazione era prevista per le 8 in punto. L'orologio le fece rammentare che Ginny le aveva chiesto di svegliarla alle 7.20, nonostante fossero in due camere diversi. Era una loro abitudine, e la Weasley ci teneva a mantenerla. Cosi entrò nella stanza della rossa. La condivideva con una ragazza del sesto anno, Verity Grif. Si avvicinò piano piano al suo letto e quando solo pochi centimetri le separarono esclamò a gran voce:
"Sveglia Ginny, siamo in ritardo!"
La ragazza aprì gli occhi di colpo.
"Ehy Herm non strillare!" disse stropicciandosi gli occhi.
L'amica sorrise.
"Non ti saresti mai svegliata se non avessi urlato" le rispose
Ginny si alzò, facendole la linguaccia. Poi l'abbracciò. Rimasero in questa posizione per alcuni minuti, unite l'un l'atre in un gesto protettivo e rassicurante, necessario ad entrambe per iniziare la giornata.
"Ore però se non ci sbrighiamo facciamo tardi davvero!" disse
Hermione, guardando l'orologio.
Si staccarono dall'abbraccio, e si diedero l'appuntamento in Sala Grande per la colazione.

Sala Grande, ore 8.00, colazione
"Per favore un po' di silenzio"disse la Mc Granitt agli studenti di Hogwarts, impegnati nella colazione. Draco e Blaise stavano chiacchierando tra loro, ma il giovane serpeverde dai capelli platino concluse la conversazione, alzando la testa in direzione della preside. Non gli interessava particolarmente il discorso della Mc Granitt ma voleva riscattare la propria reputazione con l'anziana maga, e ascoltarla era giá un inizio.
"Allora ragazzi, gli studenti dal primo al terzo anno durante il periodo di studi svolgeranno sia lavori individuali sia in gruppo. Le coppie verranno decise dai professori, possono essere tra alunni della stessa casa o delle altre." disse la preside con tono calmo e tranquillo.
"Per quanto riguarda i maghi dal quinto al settimo anno, i lavori saranno solamente in coppia. Gli studenti svolgeranno a due a due i compiti sia in classe che quelli dopo le lezioni ." si fermò un attimo, trasse un respiro profondo e continuò.
"Ho deciso di organizzare l'orario delle lezioni, dividendo le materie in due gruppi: le principali cioè quelle con maggiore ore, e le secondarie, attivitá pomeridiane, alcune sono anche facoltative. Le coppie delle lezioni principali saranno tra membri della stessa casa, mentre quelle delle secondarie sono tra studenti di diverse casa, i Tassorosso con i Corvonero, e i Grifondoro con i Serpeverdi."
Borbottii di disapprovazione salirono da tutti i quattro tavoli, ma la preside li fece subito cessare urlando:
"Non voglio nessuna obiezione. Io e i professori abbiamo preso la decisione di creare le coppie casualmente, per estrazione. Tutti i ragazzi di ogni casa dal quinto al settimo anno si alzino e si avvicinino a me. Dovranno pescare due bigliettini, i nomi estratti saranno le vostre compagne."
Harry estrasse per le materie con maggiori ore Ginny. La rossa gli sorrise appena nominò il suo nome. Non si sarebbero mai separati. Per quelle pomeridiane estrasse il nome di una giovane serpeverde del quinto anno, era alta e slanciata, scura di capelli ma con due bellissimi occhi verdi. Si chiamava Conny Gyre. Sembrava simpatica, o almeno cordiale. Aveva pescato bene. Subito dopo Harry, arrivò il turno di Ron. Hermione incrociò le dita e desiderò con tutto il cuore di essere estratta. La fortuna l'accontentò. Il suo fidanzato aprì il bigliettino piegato a metá, e lesse il suo nome. La grifondoro con un grande sorriso sulle labbra, appena lui le puntò lo sguardo, gli fece l'occhiolino, facendolo vagamente arrossire. Ma si sa che i bei momenti durano poco. Infatti il Weasley, prendendo il secondo foglietto, estrasse il nome di una bellissima ragazza serpeverde del settimo corso, dall'aria vanitosa e altezzosa. Si chiamava Nora Broaddy. Subito Hermione provò una fitta di piccante gelosia, quella ragazza oltre ad apparire molto carina, sembrava maligna e subdola. Si sentì subito meglio, però, quando Ron squadrò la serpeverde con aria disgustata e tornò a sedersi nel tavolo dei grifondori senza rivolgerle la parola.

Era il turno della casa verde e argento. Draco aveva visto l'estrazione di tutte gli altri studenti, e ora attendeva in fila il suo turno. Davanti a lui c'era Blaise impaziente come al solito, infatti borbottava tra sè parole senza fondamento, e apriva e chiudeva le mani in continuazione. Quandò l'amico terminò il suo turno, lui raggiunse la boccia di vetro contenente dei piccoli involucri di carta bianca, ripiegata perfettamente, intento a estrarre le possibilità migliori. Stava per estrarre il nome della ragazza serpeverde con cui avrebbe passato gran parte dell'anno ad Hogwarts quando la Mc Granitt lo interruppe.
"Signor Malfoy, essendo lei un alunno speciale, intendo invertire solo per lei le coppie di lavoro. Per le lezioni principali lavorerá con una Grifondoro, mentre per le altre con una Serpeverde." disse la preside a tutta la Sala Grande con tono severo o di sfida. Gran parte degli studenti sprigionarono reazioni di stupore, soprattutto nel tavolo della casa rossa e oro.
Il serpeverde la guardò freddo per qualche secondo, poi senza oppore resistenza, acconsentì alla sua richiesta. Sapeva che tutto quello che li imponeva di fare la Mc Grannit era parte del debito, contratto verso Hogwarts. Prese un fogliettino e lo aprì leggendone il nome. Verity Huntim. Era del quinto anno, lunghi capelli castani dorati, con occhi marroni. Timida ed insicura, per poco non svenne. Impallidì all'istante e i suoi occhi iniziarono a luccicare. Si alzò dal tavolo e corse via piangendo, era disperata. Draco non potè non provare un senso di rammarico verso quella povera ragazza, ma cosa poteva fare per salvarla da lui stesso? Estrasse velocemente il nome dell'alunna serpeverde. Era Lizzy Griant, del sesto anno. Ragazza molto intelligente, e grande studiosa. Dopo di che il Draco ritornò al suo tavolo, pensando a come trovare una soluzione per convincere la Mc Granitt a cambiare tipo di coppia.
Mentre si spremeva le meningi, una ragazza dai folti capelli castani, e dagli occhi nocciola, lo osservava curiosa. Aver estratto una ragazza grifondoro più giovane di loro, per altro timida come Verity, sicuramente svantaggiava Malfoy, avrebbe dovuto passare con lei molte ore, temendo ogni volta di spaventarla. Per questo probabilmete il suo sguardo di ghiaccio si era fatto pensieroso.
Il ragazzo dai capelli color platino  voleva trovare una soluzione, sembrava come se tenesse all'incolumità mentale di quella maghetta che aveva estratto. Appariva come se stesse cercando di cambiare, di migliorare, per trovare la felicità o almeno la tranquillità. Ma era realmente la veritá, o una mera illusione di Hermione? Avrebbe dovuto parlargli per capirlo, tante domande senza risposta le si accumulavano in testa e voleva liberarsene. Il giorno dopo, di pomeriggio si sarebbe svolta la riunione dei caposcuola, e di sera la prima ronda notturna. Probabilmente proprio in quell'occasione avrebbe tentato di avvicinarsi a lui. La voce di Ron la riportò alla realtá, e si accorse di star ancora osservando Malfoy. Abbassò lo sguardo, arrosendo leggermente, ma nessuno per fortuna lo notò.
" Ti andrebbe di andare al Lago insieme a me, Harry, Ginny, Neville e Luna?" le disse il suo ragazzo.
"Ma non abbiamo lezione? Vuoi giá saltarla?" rispose la diligente grifondoro con tono di rimprovero
"Dove avevi la testa quando la Mc Granitt stava parlando? Non hai sentito che ci ha lasciato la giornata libera." le disse incuriosito e divertito Ron.
Hermione rimase di stucco, non era neanche stata attenta ai discorsi della preside per osservare Malfoy. Si era completamente persa nei suoi mille pensieri. Cosa le stava succedendo? Balbettando mentì:
" ehm..penso di non essere stata molto attenta, ripassavo alcuni nuovi argomenti di trasfigurazione...a proposito della domanda di prima...sicuro che voglia venire".
Ron sorrise, e quando finirono, tutta la combriccola si avviò verso il Lago, per divertirsi e passare serenamente la giornata.

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