Cimitero

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Londra, 31 agosto 1999, prime luci dell'alba.
Draco era seduto sul divano di casa e osservava la sua bacchetta. Non la usava da 6 mesi, non aveva mai pronunciato un incantesimo da quando si era trasferito nel mondo babbano. In quella circostanza però non poteva non farne a meno, si doveva smaterializzare in un determinato luogo, irrangiungibile con i mezzi babbani. Doveva assolutamente salutare una persona, la più importante della sua vita. Impugnò la bacchetta, e svanì improvvisamente dall'appartamento di Londra.

Cimitero di Mopolino, Abbruzzo, Italia, 31 agosto 1999 ore 6.30

Draco atterrò in posizione eretta davanti agli imponenti cancelli del cimitero di quella piccola cittadina nel cuore dei monti del Gran Sasso. Il paesaggio era un concentrato di verdi colline con folti boschi di faggi e di minuscoli paesini sparsi tra la natura. Il clima era tremendamente rigido, nonostante fosse ancora estate.
Draco si avvolse nel grande mantello nero e con una mano andò ad aprire uno dei pesanti cancelli di ferro, arrugginiti dal tempo e dall'usura. Il cimitero era abbastanza grande, costeggiato da imponenti tombe di famiglie e corridoi interi dove vi erano centinaio di fornetti, tutto all'aria aperta.Si incamminó lungo il sentiero che portava a una piccola area di tombe antiche, alcune risalivano a prima della seconda guerra del mondo babbano. Il terreno era morbido, e ci cresceva sopra un lieve strato di erbetta unita a fiori e ortiche. Arrivato, si fermò davanti ad una lapide, che sembrava fosse risalente agli anni 20'. Era sporca di nero, ai lati cresceva del muschio verde, e le scritte non si leggevano bene, appariva vecchia e abbandonata. Purtroppo però non era così. Quella tomba era stata costruita soltanto 6 mesi prima e ci era sepolta sua madra, Narcissa Malfoy. Una lacrima solitaria rigò il viso del ragazzo, ripensando alla morte dell'unica persona a cui aveva sempre voluto bene. La sola. Se ne era andata anche lei, lo aveva abbandonato in una notte di luna piena. Mentre Draco e Lucius dormivano, si era immersa in una lago ghiacciato ed era morta affogata. Non ce la faceva più a vivere. La ritrovarono la mattina dopo ancora nelle acque gelide del lago. Decisero di seppellirla in un luogo lontano da tutto, e crearono una lapide antica per camuffarla in mezzo alle altre. Ogni volta che Draco pensava alla madre, provava un senso di colpa verso sè stesso, avrebbe potuto salvarla, standole più accanto, trasmettendole l'infinito amore che provava per lei, l'unica persona che avrebbe sacrificato la vita per lui perchè gli voleva bene come solo una madre poteva farlo. Invece si era comportato come al solito da freddo e insensibile ragazzo. Anche in quel occasione aveva fatto la scelta sbagliata. Dopo la morte di Narcissa, Draco non ne voleva piú sapere di magia, di mangiamorte e soprattuto di suo padre. Così la mattina dopo fuggì per mischiarsi nella caotica folla del mondo babbano, senza avvertire Lucius Malfoy. Suscitandone sicuramente l'ira. Era rischioso per lui essere in quel cimitero, ma non poteva non salutare sua madre. Doveva annunciarle la bella notizia della riamissione ad Hogwarts, lei ci aveva sempre sperato. Trasfigurò un filo d'erba in una sedia e si mise a sedere. Parlò davanti la tomba di Narcissa per ore, raccontandole dei giorni della fuga e della vita nel mondo babbano. Gli mancava molto la sua presenza ma sua madre sarebbe stata sicuramente fiera delle sua decisione, e l'avrebbo seguito per sempre con la sua anima. Quando alle 9.00, sentì dei passi di un gruppo di persone, fece per andarsene, si alzó dalla sedia, ma improvvisamente gli si annebbiarono i sensi, la vista gli si oscurò, e con neanche un briciolo di energia nel corpo, cadde a terra sbattendo la testa sulla lapide della madre, e svenne.

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